ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00715

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 205 del 17/09/2007
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: LA ROSA NEL PUGNO
Data firma: 17/09/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
D'ELIA SERGIOLA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
BELTRANDI MARCOLA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
MELLANO BRUNOLA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
PORETTI DONATELLALA ROSA NEL PUGNO17/09/2007
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 17/09/2007
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
SOLLECITO IL 01/10/2007
SOLLECITO IL 22/10/2007
SOLLECITO IL 12/11/2007
SOLLECITO IL 03/12/2007
SOLLECITO IL 04/01/2008
SOLLECITO IL 28/01/2008
SOLLECITO IL 13/02/2008
SOLLECITO IL 19/03/2008

Atto Camera

Interpellanza 2-00715
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 17 settembre 2007 nella seduta n.205

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, per sapere - premesso che:

secondo i dati forniti dall'UNCTAD l'Unione Europea (a 15) nel 2006 assorbe 510.7 miliardi di dollari Usa di investimenti stranieri pari al 41.5 per cento del totale mondiale. L'Italia riesce a canalizzare un modesto 2.4 per cento che rappresenta appena un terzo del volume attratto dalla Francia e meno di un quinto di quello del Regno Unito;

lo stock degli investimenti esteri in rapporto al PIL rappresenta per l'Europa il 33.5 per cento. Il Regno Unito ha un rapporto del 37.1 per cento, la Spagna del 32.6 per cento, la Francia il 28.5 per cento e l'Italia, con un modesto 12.4 per cento si colloca a quasi un terzo della media europea;

secondo l'OCSE nel periodo 2003-2007 gli investimenti privati nazionali rispetto al PIL hanno registrato una media OCSE del 2.88 per cento, con la Danimarca al 6.70 per cento, la Spagna al 5.76 per cento, il Regno Unito al 4.14 per cento, la Francia al 3.12 per cento e l'Italia al penultimo posto - trentesimo su 31 paesi - con un modestissimo 1.52 per cento;

alla luce dei dati sopraesposti appare di vitale importanza per lo sviluppo del nostro paese investire questa tendenza e allinearsi ai livelli del nostro partner europei;

sono state date assicurazioni dal Presidente Prodi nell'aprile scorso, in occasione delle polemiche scaturite dalla vicenda Telecom Italia -:

quali azioni siano state intraprese ovvero programmate per attivare una politica attiva di attrazione degli investimenti di capitali esteri in Italia, attraverso anche la rimozione di tutte quelle diseconomie esterne quali - tra le altre - la pesantezza degli iter burocratici e la forte pressione fiscale sui redditi d'impresa.

(2-00715)
«Turco, D'Elia, Beltrandi, Mellano, Poretti».
Classificazione TESEO:
CONCETTUALE:
AGEVOLAZIONI FISCALI, IMPRESE STRANIERE, INVESTIMENTI PRIVATI