ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00035

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 1 del 29/04/2008
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/04/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
BELTRANDI MARCOPARTITO DEMOCRATICO29/04/2008
MECACCI MATTEOPARTITO DEMOCRATICO29/04/2008
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTAPARTITO DEMOCRATICO29/04/2008
BERNARDINI RITAPARTITO DEMOCRATICO29/04/2008
ZAMPARUTTI ELISABETTAPARTITO DEMOCRATICO29/04/2008
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondereData delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/04/2008
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/01/2009
Stato iter:
CONCLUSO il 15/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO15/01/2009
SCAJOLA CLAUDIO MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO
Fasi iter:
SOLLECITO IL 29/05/2008
SOLLECITO IL 09/07/2008
SOLLECITO IL 31/07/2008
SOLLECITO IL 08/09/2008
SOLLECITO IL 25/09/2008
SOLLECITO IL 17/11/2008
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/01/2009
RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2009
CONCLUSO IL 15/01/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00035
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 29 aprile 2008 nella seduta n.001

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, MECACCI, FARINA COSCIONI, BERNARDINI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il 28 febbraio 2008 la Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte europea di Giustizia per le restrizioni nazionali in materia di apertura delle stazioni di servizio di carburanti;

lo stesso giorno il Ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha commentato la decisione dichiarando, secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, che «il Governo aveva previsto per tempo misure idonee a rispondere adeguatamente alle contestazioni di Bruxelles ritenendo fra l'altro di contribuire ad elevare a standard europei la rete nazionale di distribuzione dei carburanti. Il provvedimento rimasto fermo al palo contiene infatti, tra l'altro, l'ammodernamento della rete e la piena liberalizzazione del settore e avrebbe potuto realizzare qualcosa di utile anche dal lato del prezzo della benzina -:

quali provvedimenti il Governo intenda prendere in tempo utile per evitare il deferimento;

se intenda ricorrere - come in altri casi - alla decretazione d'urgenza, ricorrendone - nell'imminenza del deferimento, peraltro previsto - tutti i presupposti ad avviso degli interroganti.
(4-00035)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 15 gennaio 2009
nell'allegato B della seduta n. 115
All'Interrogazione 4-00035 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - La Commissione europea, nell'ambito della procedura di infrazione n. 2004/4365, ex articolo 226 trattato CE, ha notificato, con nota n. C(2007) 2878 del 27 giugno 2007, un parere motivato nei confronti della Repubblica italiana, rilevando che le disposizioni italiane in materia di distribuzione dei carburanti, sia a livello statale che a livello regionale, sono da ritenersi restrittive ai fini dell'ingresso sul mercato italiano di nuovi concorrenti anche provenienti da altri Stati membri dell'Unione europea.
A seguito di tale parere, lo Stato italiano si è impegnato a promuovere le necessarie iniziative legislative per venire incontro alle obiezioni sollevate dalla Commissione europea.
In data 28 febbraio 2008, la Commissione europea, passando alla fase successiva del procedimento di infrazione, ha deferito l'Italia alla Corte europea di Giustizia, concedendo un termine dilatorio di quattro mesi, avente scadenza 28 giugno 2008, per verificare le possibilità di rilanciare una riforma del settore, prima di procedere all'esecuzione della propria decisione di adire la Corte di Giustizia.
Con decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modifiche in legge n. 133 del 6 agosto 2008, il Governo ha approvato delle misure che, oltre a rimuovere tutti i profili di incompatibilità della normativa statale e regionale con la libertà di stabilimento, prevista dall'articolo 43 del Trattato CE, hanno previsto:

a) l'eliminazione del contingentamento numerico delle stazioni di servizio;

b) l'abolizione degli obblighi di superficie minima;

c) l'eliminazione del vincolo delle distanze minime tra gli impianti;

d) l'abrogazione delle restrizioni relative all'orario di apertura.
Tali provvedimenti, comportando benefici per il sistema distributivo nazionale di carburanti e la riduzione del livello dei prezzi petroliferi, sono in grado di soddisfare, pienamente, i rilevi posti dalla Commissione europea.

Il Ministro dello sviluppo economico: Claudio Scajola.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
carburante, Commissione CE, impresa commerciale, liberalizzazione del mercato, sviluppo economico