MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della pubblica istruzione, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
dal 31 maggio 2006, in Vallo della Lucania, trentasei bambini di età compresa fra i tre ed cinque anni denunciano pesanti molestie sessuali ad opera di una novizia all'interno della scuola materna «Paolo VI» gestita dalle suore dell'Ordine delle Ancelle di Santa Teresa del Bambino Gesù;
detti bambini raccontano circostanze che lasciano trasparire come probabile il coinvolgimento di altre suore nonché di persone estranee all'ambito scolastico;
in una lettera inviata il 31 ottobre 2006 al Papa e al Vescovo di Vallo della Lucania, i genitori di una delle bambine coinvolte scrivevano tra l'altro:
«Il massimo rappresentante della Chiesa Diocesana non ha ritenuto di dover esprimere alcuna parola di conforto nei confronti dei bambini e delle loro famiglie, limitandosi a poche e scarne dichiarazioni ufficiali dagli inequivocabili connotati pilateschi cui ha fatto seguito un silenzio assordante. I vertici della citata scuola e del citato Ordine non hanno ritenuto di dover manifestare alcuna forma di vicinanza o di solidarietà ai bambini coinvolti ed alle loro famiglie, preoccupandosi di negare ogni accadimento e di tacciare di isteria i genitori dei bambini stessi. Non pochi rappresentanti del Presbiterio, nel totale silenzio e nella generale indifferenza degli altri, hanno esplicitamente dimostrato e dimostrano aperta ostilità nei confronti dei genitori dei bambini coinvolti, ancorché cattolici praticanti.» Di fronte al silenzio assordante degli interlocutori, i genitori scrivevano nuovamente il 6 febbraio 2007, lettera che a tutt'oggi non ha ricevuto alcuna risposta;
in una lettera inviata il 15 gennaio 2007 al Direttore Generale della ASL SA3 di Vallo della Lucania, i genitori di detti bambini, si richiamavano alla nota del 13 dicembre 2006 - alla quale non era stata data risposta - con la quale avevano già richiesto la necessaria collaborazione per predisporre adeguati e necessari presidi terapeutici volti a porre rimedio ai disturbi comportamentali dei loro figli. È infatti accaduto che la dott.ssa Giuseppina Pustorino, neuropsichiatra infantile dipendente dalla ASL SA3, presso il poliambulatorio di Sapri aveva avviato percorsi osservazionali sui bambini al fine di valutare le loro condizioni e di accertare la necessità di cure. Per taluni dei bambini il percorso osservazionale si era già concluso ed aveva evidenziato la necessità di procedere ad urgenti terapie da affidare a psicoterapeuti specializzati ed esperti; per taluni altri bambini il percorso osservazionale sebbene avviato non si è concluso. Nel frattempo la dott.ssa Pustorino nonostante fosse andata ad espletare la sua attività professionale in Foggia si era dichiarata disponibile a completare i percorsi osservazionali avviati, senza aggravio di costi per alcuno, recandosi in Vallo della Lucania o Sapri ed utilizzando all'uopo le proprie ferie. Nelle more taluni genitori avevano esposto le problematiche inerenti le condizioni dei loro figli al Dipartimento per la Tutela della Salute Mentale - unità operativa di neuropsichiatria dell'infanzia e della adolescenza dell'ASL di Cava dei Tirreni (dotato di personale adeguatamente specializzato) raccogliendo il pressante invito ad avviare con urgenza le opportune cure per i piccoli pazienti e che il personale informalmente contattato aveva dichiarato la disponibilità ad avviare programmi di collaborazioni con l'ASL SA3 e ad espletare in Vallo della Lucania ogni attività terapeutica, previ indispensabili accordi istituzionali fra le due Aziende. In detta nota viene altresì rilevato che «relativamente alla istanza del 13 dicembre 2006, le uniche notizie a noi pervenute, peraltro per canali del tutto informali ed assolutamente inadeguati alla delicatezza del caso, riferiscono di assunzione di informazioni presso la dott.ssa Pustorino mercè metodologie poco ortodosse e non consone alla complessità ed alla problematicità di una vicenda in cui i profili sanitari si intrecciano inevitabilmente e strettamente con quelli giudiziari, imponendo estrema attenzione e rigorosa prudenza a chiunque entri in contatto con essa». Nota con al quale, infine, tra l'altro si chiedeva di autorizzare la utilizzazione da parte della dott.ssa Giuseppina Pustorino degli ambulatori di detta ASL in Vallo della Lucania o in Sapri allo scopo di ultimare i percorsi osservazionali già avviati e di monitorare i percorsi terapeutici cui saranno sottoposti i nostri figli;
secondo l'interrogazione il comportamento della ASL è quantomeno anomalo -:
se siano a conoscenza di detti fatti e se siano state avviate indagini al riguardo;
se siano a conoscenza di fatti simili accaduti in istituti scolastici di ogni ordine e grado e, in caso affermativo, quali;
se la scuola materna «Paolo VI» gestita dalle suore dell'Ordine delle Ancelle di Santa Teresa del Bambino Gesù goda di finanziamenti pubblici;
quali iniziative intenda prendere per garantire un sostegno adeguato alle vittime, tenendo conto sia dell'età delle stesse che della gravità delle violenze subite;
quali iniziative intenda assumere affinché episodi di questo genere non abbiano più a ripetersi in luoghi deputati alla formazione e all'equilibrato sviluppo della personalità degli alunni, quali le scuole. (4-00041)