ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02594

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 717 del 13/11/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/14204
Abbinamenti
Atto 2/01687 abbinato in data 13/11/2012
Atto 3/02595 abbinato in data 13/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
BELTRANDI MARCOPARTITO DEMOCRATICO09/11/2012
BERNARDINI RITAPARTITO DEMOCRATICO09/11/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTAPARTITO DEMOCRATICO09/11/2012
MECACCI MATTEOPARTITO DEMOCRATICO09/11/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTAPARTITO DEMOCRATICO09/11/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/11/2012
Stato iter:
CONCLUSO il 13/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO13/11/2012
Resoconto MILONE FILIPPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO DIFESA
 
REPLICA13/11/2012
Resoconto TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/11/2012
DISCUSSIONE IL 13/11/2012
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 13/11/2012
SVOLTO IL 13/11/2012
CONCLUSO IL 13/11/2012
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02594
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 13 novembre 2012, seduta n.717

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

l'associazione Vittime uranio ha di recente denunciato nuovi casi di malattia tra i militari per possibile contaminazione da uranio impoverito, come si apprende dall'agenzia di stampa ANSA del 29 novembre 2011;

un caso riguarda un ex militare che aveva prestato servizio presso il poligono di Salto di Quirra, in Sardegna, poligono già al centro dell'inchiesta avviata dalla procura di Lanusei;

il Ministro della difesa pro tempore il 30 luglio 2010, rispondendo all'interrogazione n. 4-05710 aveva affermato che: «circa il numero delle persone che potrebbero aver contratto "patologie connesse all'uranio impoverito sul territorio italiano", allo stato, risultano 13 casi di neoplasie tra il personale impiegato nei poligoni di tiro, dei quali 4 deceduti per le conseguenze di patologie neoplastiche (da tener presente che tale dato potrebbe essere condizionato dal fatto che il personale congedato viene poi perso dal flusso informativo sanitario militare)»;

lo stesso Ministro, il 12 settembre 2011, rispondendo all'interrogazione n. 4-11666 presentata dagli interroganti aveva affermato che: «per quanto concerne, in particolare, i dati relativi al personale che ha operato presso il poligono di Salto di Quirra, i casi di neoplasie comunicati all'osservatorio, relativamente al periodo 1992-2010, risultano in totale 21»;

l'Associazione vittime uranio ha anche denunciato il rischio che siano persi oltre 24 milioni sui 30 destinati alle vittime dalle leggi finanziarie del 2008 e 2009, fondi che potrebbero essere persi se non impegnati entro la fine dell'anno;

da fonti di stampa si è appreso che la procura di Lanusei sta indagando anche sul fenomeno delle malformazioni alla nascita che riguardano i bambini di militari che hanno operato nel poligono di Quirra e gli animali che hanno pascolato nelle vicinanze;

da analisi effettuate dal professor Massimo Zucchetti del politecnico di Torino è stata riscontrata traccia di uranio impoverito nelle ossa di un agnello nato con due teste in una zona vicina al poligono di Quirra, circostanza ampiamente riportata dalla stampa;

nel rapporto di Carla Goffi (Mouvement Chrétien pour la Paix) e Ria Werjauw (International Coalition to Ban Uranion Weapons), dell'ottobre 2011, pubblicato su alcuni siti internet, si legge che: «nel corso di un interrogatorio, il Capitano Giancarlo Carrusci, responsabile del PISQ tra 1977 e 1992, ha confermato il lancio di missili Cormoran-2 (da aerei tedeschi) con testata in uranio» -:

se il Ministro non intenda fare chiarezza sul numero di casi, riferiti al personale militare, di gravi patologie o di morte registrati in seguito o durante il servizio presso il poligono di Salto di Quirra e in tutti gli altri poligoni presenti sul territorio nazionale, tra cui quelli di Capo Teulada e Capo Frasca, sempre in Sardegna e Torre Veneri, in provincia di Lecce;

se il Ministro non intenda fare chiarezza sul numero di morti e gravi patologie registrate anche nel personale impiegato nel corso di missioni all'estero svoltesi dal 1980 ad oggi;

se il Ministro non intenda intraprendere iniziative per scongiurare il rischio che i fondi per le vittime dell'uranio impoverito vadano persi e non intenda quindi snellire i procedimenti burocratici per il riconoscimento degli indennizzi alle vittime;

se non intenda avviare un'indagine ministeriale sul fenomeno delle malformazioni alla nascita;

se non intenda fare chiarezza anche sull'utilizzo di armamenti all'uranio impoverito nei poligoni italiani e a anche in relazione a quanto riportato nel rapporto suindicato di Carla Goffi e Ria Werjauw. (3-02594)