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1984 07 14 * La Repubblica * Rizzoli è stato Ciampi a 'fermare' le banche.

MILANO (a. r.) - L'inversione di rotta avvenuta l'altro ieri sera nelle decisioni assunte dal consiglio di amministrazione della Rizzoli sul progetto di aumento di capitale della capogruppo e che ha portato alla decisione di effettuare un aumento di capitale a pagamento, seppur limitato a 60,7 miliardi di lire, è stata determinata da una netta presa di posizione della Banca d'Italia. E'stato lo stesso Governatore, Carlo Azeglio Ciampi, a "stoppare" il progetto di un aumento di capitale effettuato dalle banche creditrici tramite la conversione di parte dei crediti in azioni. A Giovanni Bazoli e Piero Schlesinger, andati in Banca d'Italia per annunciare i contenuti di questo progetto e preparare il terreno per una deroga alle disposizioni vigenti poche ore prima della seduta del consiglio Rizzoli, Ciampi ha risposto che l'operazione in quei termini non poteva essere fatta. Di qui il ripiegamento sull'ipotesi alternativa che verrà proposta alla prossima assemblea degli azionisti in programma il 29 luglio. Sino a quella data, ma anche dopo, dato che la delibera potrà essere votata senza per questo impegnare immediatamente gli attuali azionisti nella sottoscrizione del nuovo aumento di capitale, gli attuali azionisti possono cedere i loro diritti di opzione. Scaduti i termini di legge sarà il consiglio di amministrazione a collocare le azioni inoptate. Il tutto dovrà quindi avvenire privilegiando una soluzione imprenditoriale esterna, che dia garanzia alle banche creditrici ma che non coinvolga assolutamente le stesse banche nel capitale della società editoriale.