"Il vicesegretario dell'ONU Giuseppe Arlacchi sostiene di
aver appreso da "fonti ufficiali" che l'inchiesta sulle dichiarazioni di un
ex collaboratore si è conclusa a suo favore e che pur di danneggiarlo
si è arrivati anche a falsificare una serie di documenti.
Premesso
* che l'ex collaboratore era uno dei direttori dell'ufficio diretto da Arlacchi;
* che sostiene di aver ricoperto quell'incarico su richiesta dello stesso
Arlacchi;
* che non ha fatto delle dichiarazioni, quasi fosse un infame, ma ha semplicemente
inviato allo stesso Arlacchi una lettera di dimissioni.
Siccome abbiamo
evidentemente fonti di informazione diverse prima che le dichiarazioni di
Arlacchi vengano prese per buone,lo stesso deve una risposta chiara ai seguenti
quesiti :
- le fonti ufficiali sono anche pubbliche?
- le informazioni le ha ottenute in quanto parte "lesa" o in quanto vicesegretario dell'ONU?
- l'inchiesta di cui parla è quella dell'OIOS (l'ufficio di controllo interno dell'ONU)? Di questa inchiesta ha letto la versione originale? La può produrre oppure è stata secretata?
- visto che l'Olanda ha deciso di bloccare i fondi destinati all'agenzia diretta da Arlacchi in attesa dei risultati dell'inchiesta menzionata, con grave danno all'immagine e alla credibilità dell'ONU, ha idea di quando le NU intendano dare ufficialmente la notizia che l'inchiesta si è conclusa favorevolmente?
- Può menzionare la serie di documenti falsificati?
Quando Arlacchi avrà risposto a tutti questi quesiti risulterà chiaro o che l'ONU va urgentemente e radicalmente riformata o che Arlacchi va rimosso da vicesegretario dell'ONU; nonostante l'aiuto che può venirgli a livello internazionale da Caselli o le difficoltà di Kofi Annan ad ammettere che un'agenzia dell'ONU possa essere gestita così come descritto nella lettera di dimissioni dell'"ex collaboratore". "