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2003-04-29_gay

GAY/ONU
RADICALI "DECISIONE DI RINVIO DELLA DISCUSSIONE SULLA RISOLUZIONE SULL'ORIENTAMENTO SESSUALE E' LA MISURA DI COME L'ONU ED I SUOI STATI MEMBRI PROTEGGONO I DIRITTI UMANI"

Bruxelles, 29 Aprile 2003 La Commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso venerdi' scorso di rinviare all'anno prossimo la discussione ed il voto sulla risoluzione proposta dal Brasile ed appoggiata dall'Unione Europea su diritti umani e orientamento sessuale. A seguito di una animata discussione - nel corso della quale Arabia Saudita, Egitto, Libia e Malesia sono arrrivati fino a proporre di eliminare le parole "orientamento sessuale" dal testo - la decisione di rinvio è stata approvata con 24 voti a favore, 17 contro e 10 astensioni. La proposta di risoluzione esprimeva preoccupazione sulle violazioni dei diritti dell'uomo basate sull'orientamento sessuale e chiedeva il rispetto e la promozione di diritti e libertà fondamentali a prescindere dall'orientamento sessuale.

Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato europeo, e Ottavio Marzocchi, collaboratore Radicale al Parlamento europeo:

"La decisione della Commissione per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite di rinviare la discussione della risoluzione su diritti umani e orientamento sessuale è la misura di come l'ONU ed i suoi Stati membri rispettano diritti e libertà fondamentali e li promuovono nel mondo. Le persecuzioni contro le persone omosessuali - torture, incarcerazioni, discriminazioni, condanne a morte - possono continuare per un altro anno insomma, con buona pace dell'ONU e della "Santa alleanza" formata da Stati intolleranti, fondamentalisti e regimi dittatoriali. Anche il Vaticano, sebbene sia solo un paese osservatore, ha dato il suo contributo per evitare l'approvazione della risoluzione."

Nota:
Hanno votato contro la discussione della risoluzione: Algeria, Argentina, Bahrain, Burkina Faso, Camerun, Cina, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, India, Kenya, Libia, Malaisia, Pakistan, Arabia Saudita, Senegal, Sierra Leone, Sri Lanka, Sudan, Siria, Tailandia, Togo, Uganda, Viet Nam, Zimbabwe.
Hanno votato a favore della discussione della risoluzione: Austria, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Guatemala, Giappone, Messico, Polonia, Repubblia di Corea, Svezia, Ucraina, Gran Bretagna, Uruguay, e Venezuela.
Si sono astenuti: Armenia, Australia, Cile, Costa Rica, Irlanda, Paraguay, Peru, Federazione Russa, Sud Africa, e Stati Uniti.