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2008 01 28 * caso italia * La  RAI paga a Endemol, ossia al concorrente Berlusconi, decine di milioni di euro l'anno nonostante la RAI...

Questo non è conflitto di interessi? E il contratto, che scade a fine anno, verrà rinnovato?Interrogazione parlamentare dei deputati radicali.

Abbiamo depositato quest’oggi, come deputati radicali della Rosa nel Pugno, una interrogazione parlamentare che chiede di fare chiarezza sui rapporti tra la Rai e Endemol e sulle implicazioni degli stessi.

Come è noto, Endemol, che è uno dei principali fornitori di format della Rai, ha visto nei mesi scorsi l’ingresso della famiglia Berlusconi con una quota del 33%. In questo modo, Berlusconi – l’altra metà del duopolio che tiene in scacco il sistema radiotelevisivo nel nostro Paese – può controllare direttamente il palinsesto della Rai (e non solo, visto che dai programmi Endemol dipende il 21% del fatturato pubblicitario della tv di Stato), mentre la Rai paga per il contratto con Endemol ben 47 milioni di euro l’anno, per tre anni. In questo modo la Rai, concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e titolare del canone, utilizza denaro pubblico che va ad arricchire il suo principale, nonché unico, concorrente.

Ferma restando la denuncia di questo evidente ed ulteriore conflitto di interessi nella persona di Silvio Berlusconi, vorremmo anche sapere se vi sia addirittura l’intenzione, come ventilato da più parti, e da ultimo dal Direttore generale della Rai, Cappon (“per noi non cambia niente”, dichiarò all’indomani dell’ingresso di Berlusconi in Endemol) e dal Direttore generale di Endemol, Marco Bassetti, di rinnovare il contratto in scadenza a fine anno. Per tacer del fatto che se la Rai deve comprare i programmi da società esterne, non si capisce a cosa servano i diecimila dipendenti a tempo indeterminato e gli altri quarantamila, tra consulenze e contratti a termine, di cui dispone: se servono, che vengano utilizzati.