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2013 05 21 * Democrazia interna ai partiti - PD e PDL non vogliono democrazia interna, è gioco delle parti

"Nella scorsa legislatura abbiamo discusso per due anni della applicazione dell'articolo 49 della Costituzione. E nel giugno dell'anno scorso Pd e Pdl, per esigenze mediatiche, decisero di stralciare da quel dibattito la parte sul finanziamento pubblico, perché avevano interesse a far credere che volevano di corsa discutere di quelle norme. Quel dibattito però era strettamente connesso al dibattito sull'articolo 49, sulla democrazia interna ai partiti, come lo è all'articolo 39 della Costituzione, sulla democrazia interna ai sindacati. Solo che il Pd e il Pdl non vollero farlo allora, come non mi pare vogliano farlo oggi".
Lo ha detto l'ex parlamentare Radicale Maurizio Turco, intervistato da Radio Radicale sul dibattito sulla applicazione dell'articolo 49 e della democrazia interna nei partiti.
"Siamo di fronte all'ennesimo gioco delle parti. Il Pd ha solo riproposto una proposta fatta nella scorsa legislatura, che non volevano adottare. E anche oggi fingono di volere la democrazia interna, ma subito tornano indietro, tanto che sembrano dire, se capisco bene quel che dice Zanda: scusate, abbiamo sbagliato", ha detto Turco.
"Io penso che sia una questione importante, che non sia una questione di lana caprina. Da quasi settanta anni questi due articoli della Costituzione non sono applicati. Se un soggetto vuole partecipare alla vita politica democratica del Paese non può che essere strutturato su base democratica, mi sembra pacifico, e lo dissero i costituenti proprio discutendo di quell'articolo della Costituzione", ha detto Turco.
Quanto alla reazione del Movimento 5 Stelle, Turco, ha detto:
"Manca il dialogo tra le forze politiche, manca un dibattito, che è del tutto estemporaneo. Il Movimento 5 Stelle ha ovviamente dei problemi, su questo punto della democrazia interna, che è questione molto seria, non stiamo parlando di un 'dispetto' al Movimento 5 Stelle. Ma i problemi li hanno tutti gli altri partiti. Basta ricordare che l'Assemblea nazionale del Pd si espresse, a suo tempo, all'unanimità per il doppio turno alla francese. E solo pochi mesi dopo, quando lo abbiamo ricordato, i dirigenti del Pd ci dissero che eravamo dei provocatori. A proposito di statuti e democrazia interna", ha concluso l'ex deputato Radicale.