Ramo: Camera
Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Numero atto: 3/00709
Data presentazione: 11-02-1997
Seduta di presentazione: 147
PRESENTATORE : GASPARRI Maurizio ALL.NAZIONALE (AN)
STATO ITER : Iter concluso
DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 11-02-1997
ABBINAMENTO (ATTO CAPOSTIPITE): 23-10-1997 3/01326
RISPOSTA DEL GOVERNO: 23-10-1997
RISPOSTA GOVERNO: MIRONE Antonino GIUSTIZIA
REPLICA: GASPARRI Maurizio AN
Testo dell'Atto
Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: desta viva preoccupazione, ad avviso dell'interrogante, il dibattito in corso sul mantenimento o sulla revisione del regime di cui all'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, che dovrebbe assicurare una particolare vigilanza nei confronti dei più pericolosi esponenti della criminalità;
ha suscitato sconcerto la visita effettuata dal Ministro di grazia e giustizia alla fine del 1996 al carcere dell'Ucciardone, con le strette di mano a detenuti responsabili di efferati delitti e sottoposti a particolari misure di vigilanza;
molti magistrati hanno giustamente denunciato l'insufficienza dell'attuale impegno nel contrasto alla criminalità organizzata;
taluni esponenti della criminalità organizzata, come rilevato dall'interrogante in altro atto ispettivo, hanno ammesso che le misure di sicurezza previste dall'articolo 41-bis in moltissimi casi di fatto non vengono applicate, al punto che recentemente il sostituto procuratore di Palermo, Guido Lo Forte, ha dichiarato che molti boss continuano a dirigere dal carcere le attività delle cosche, facendo giungere a destinazione le loro "direttive" criminali;
nei giorni scorsi a Catania si è appreso, solo dalla dichiarazione del protagonista stesso della vicenda, che a tale Carmelo Papa, già appartenente al cosidetto "clan dei Cursoti", feroce cosca criminale, sarebbe stata consegnata all'interno del carcere di Bicocca una pistola, per procedere mediante la stessa all'uccisione o di un esponente della magistratura catanese o di un collaboratore di giustizia, in occasione del processo che vede il Papa tra i protagonisti nell'aula bunker situata presso il carcere di Bicocca;
l'arrivo in carcere di una pistola calibro 38 con relativi proiettili, dimostra l'insufficienza delle misure di controllo -: quali responsabilità siano state accertate in ordine ai gravi fatti esposti;
quali assicurazioni possano essere fornite circa la puntuale applicazione dell'articolo 41-bis;
quanti siano i detenuti sottoposti a tale regime carcerario;
quali valutazioni si esprimano in merito agli attacchi strumentali ai collaboratori di giustizia, che, come dimostra il "caso Papa" possono rischiare la vita al pari dei magistrati. (3-00709)