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1997 05 14 * XIII legislatura * Camera, Interrogazione a risposta scritta - concluso * PECORARO SCANIO Alfonso - MISTO (verdi)

Ramo: Camera

Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Numero atto: 4/09929

Data presentazione: 14-05-1997

Seduta di presentazione: 193

PRESENTATORE : PECORARO SCANIO Alfonso (MISTO)

STATO ITER : Iter concluso

DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 14-05-1997

RISPOSTA DEL GOVERNO : 17-11-1997

ITER CONCLUSO : 01-12-1997

RISPOSTA GOVERNO : FLICK Giovanni Maria GIUSTIZIA (MIN.)

Testo dell'Atto

Al Ministro di grazia e giustizia.

- Per sapere

- premesso che:

il signor Rosario Giugliano, detenuto da sei anni presso il carcere di Secondigliano, ha scelto la strada della dissociazione dalla camorra prima ancora di venire sottoposto (sono già due anni) al regime del cosiddetto articolo 41-bis;

il citato Giugliano rappresenta uno dei tanti dissociati che, pur avendo confessato i propri delitti e pur non diventando collaboratori di giustizia, non ricevono protezione e proprio per questo subiscono, come nel caso del detenuto citato, aggressioni o altri tipi di ritorsione anche durante i momenti della traduzione dal carcere nelle aule giudiziarie -:

se non ritenga opportuna l'adozione di misure che meglio definiscano l'atteggiamento dello Stato verso i dissociati della camorra, e delle altre organizzazioni malavitose, e che contribuiscano ad allargare l'area delle persone che si distaccano da queste organizzazioni. (4-09929)

RISPOSTA DEL GOVERNO

Il detenuto Rosario Giugliano è assegnato alla Casa Circondariale di Cuneo ed è stato sottoposto al regime detentivo speciale di cui all'articolo 41 bis, comma 2 dell'ordinamento penitenziario. Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha rappresentato che lo stesso ha espresso dichiarazione di dissociazione dall'organizzazione criminale di appartenenza (camorra). A detta dichiarazione non ha tuttavia fatto seguito alcun concreto comportamento. Pertanto, non si è ritenuto di proporre nei suoi confronti la revoca del decreto di sottoposizione al regime speciale. La possibile strumentalità di mere dissociazioni intese ad ottenere la revoca del predetto regime, prospettata anche da talune autorità giudiziarie come possibile chiave di lettura del fenomeno, potrebbe desumersi anche dal fatto che di fronte all'atteggiamento prudente assunto in ambito ministeriale, tali dissociazioni, dopo le due o tre iniziali, non si sono più verificate. Tuttavia, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha disposto nei confronti del detenuto Giugliano un'attenta osservazione al fine di verificare la consistenza delle intenzioni manifestate ed in particolare la possibilità che esse possano sfociare un concreto atteggiamento idoneo a giustificare la revoca del provvedimento di sottoposizione al regime speciale.

Il Ministro di grazia e giustizia: Giovanni Maria Flick.