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1999 10 27 * XIII legislatura * Camera, Interrogazione a risposta scritta - concluso * SCALTRITTI Gianluigi - Forza Italia

Ramo: Camera

Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Numero atto: 4/26451

Data presentazione: 27-10-1999

Seduta di presentazione: 612

PRESENTATORE : SCALTRITTI Gianluigi (FORZA ITALIA)

STATO ITER : Iter concluso

DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 27-10-1999

RISPOSTA DEL GOVERNO : 29-03-2000

ITER CONCLUSO : 18-04-2000

RISPOSTA GOVERNO : DILIBERTO Oliviero GIUSTIZIA (MIN.)

Testo dell'Atto

Al Ministro della giustizia.

- Per sapere

- premesso che:

nella primavera 1999 il direttore del supercarcere di Ascoli Piceno è stato trasferito a Pescara e da allora si sono alternati alla direzione dell'istituto ascolano ben tre sostituti, peraltro inviati dalla direzione del Dipartimento amministrazione penitenziaria con incarico temporaneo e con indennità di missione;

nell'istituto di Ascoli Piceno sono ospitati circa 50 detenuti tra i più pericolosi, appartenenti alla criminalità organizzata - e tra questi anche il boss mafioso Totò Riina - sottoposti al trattamento penitenziario relativo all'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario;

a tutt'oggi non è stata ancora confermata ed assicurata la proroga del 41-bis, le cui finalità dovrebbero cessare il 31 dicembre, e tale situazione di aspettativa e incertezza provoca nell'istituto uno stato di tensione tra i detenuti, ma anche tra il personale addetto alla sicurezza -: per quali ragioni la direzione del Dipartimento amministrazione penitenziaria non abbia ancora provveduto alla nomina di un direttore titolare del carcere di massima sicurezza di Ascoli Piceno;

se non ritenga che il continuo e inopportuno cambiamento del dirigente della struttura penitenziaria incida pesantemente, oltre che nella gestione del personale, anche nel trattamento dei detenuti che, notoriamente, gode di diversi gradi di valore e discrezionalità da parte dei dirigenti penitenziari;

quali altri provvedimenti intenda assumere per assicurare la massima sicurezza all'istituto di Ascoli Piceno, a tutela e garanzia di tutto il personale, dei cittadini e degli stessi detenuti ospitati. (4-26451)

RISPOSTA DEL GOVERNO

Con riferimento all'interrogazione presentata, il competente Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha preliminarmente rappresentato che presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno, alla data del 31 gennaio 2000 erano ristretti n. 126 detenuti di cui 67 sottoposti al regime differenziato ex articolo 41-bis O.P. in virtù della disposta proroga al 31.12.2000 del provvedimento applicativo del suddetto regime carcerario. Per quanto concerne più specificamente i quesiti posti dall'interrogante, è stato riferito che la direzione dell'istituto viene regolarmente assicurata da un funzionario che vi si reca in missione, in attesa che si possa procedere ad una assegnazione definitiva. Ciò posto, pur condividendo l'asserzione secondo cui un cambiamento di direzione potrebbe incidere sulla gestione dei detenuti sottoposti al regime speciale di cui all'art. 41-bis secondo comma dell'Ordinamento Penitenziario, deve precisarsi che i provvedimenti di reggenza provvisoria dell'istituto in questione sono stati dettati dalla necessità di individuare un funzionario, non solo valido, ma anche disponibile a raggiungere tale complessa sede di servizio. Non va, peraltro, sottaciuto il fatto che numerose sono le circolari emanate dall'Ufficio Centrale Detenuti che, volte a disciplinare in maniera puntuale sia l'organizzazione delle sezioni ospitanti detenuti sottoposti a regime differenziato che le modalità di fruizione dei diritti oggetto delle limitazioni contenute nei decreti applicativi del regime stesso, mirano proprio a garantire una omogeneità di trattamento nei confronti di siffatta tipologia di ristretti confinando, conseguentemente, la lamentata discrezionalità in spazi di intervento sempre più marginali. Il Ministro della giustizia: Oliviero Diliberto.