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2007 08 28 * La Discussione * Duro attacco dell'onorevole Giampiero Catone a Maurizio Turco (RnP) «Giù le mani dalla Costituzione»

«Giù le mani dall’articolo 7 della Costituzione». A parlare è il capogruppo vicario alla Camera della Dc per le Autonomie, Giampiero Catone (nella foto). «I componenti di questa maggioranza - ha tuonato il deputato della diccì - hanno molte cose più importanti a cui pensare». Il brusco richiamo di Catone, è giunto a margine della proposta di Maurizio Turco della Rosa nel Pugno di abolire l’articolo 7. «L’accanimento di componenti del centrosinistra nei confronti della Chiesa in Italia - continua Catone - è stucchevole. Nonostante oggi attraverso un’intervista sulla Stampa, monsignor Karel Kasteel, "ministro della Solidarietà sociale" Vaticano, abbia espresso la disponibilità della Santa Sede a riscrivere Concordato e le norme sui privilegi fiscali, componenti della maggioranza di governo tornano, indegnamente, ad attaccare la Chiesa, come fosse quello il reale ed unico problema del Paese». Una sortita, quella di monsignor Kasteel che, comunque, è stata presa con le molle dalla Chiesa. Infatti non sarebbe all’ordine del giorno nessuna revisione degli accordi tra la Santa Sede e lo Stato Italiano. «Quella espressa da monsignor Karel Kasteel è solo una posizione personale». A precisarlo è stato il vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Ciro Benedéttini. Monsignor Kasteel è l’attuale segretario (non vescovo) del Pontificio Consiglio Cor Unum, il dicastero vaticano che si occupa di aiuti allo sviluppo: il sacerdote olandese, dunque, non ha nessuna competenza riguardo ai temi della diplomazia vaticana e tantomeno sui temi della politica italiana. Sulla questione dell’abolizione dell’articolo 7, invece, è duramente intervenuta anche Isabella Bertolini di Forza Italia. «Non passa giorno senza che la Chiesa cattolica italiana debba subire un attacco da parte di esponenti della maggioranza che sostengono il governo di Romano Prodi. Un giorno vogliono rivedere il Concordato, un altro cancellare l’otto per mille. È veramente incredibile che con la montagna di cose utili da fare per il popolo italiano, a sinistra si perda tempo in questo modo. A meno che, cosa più probabile, tutto questo non faccia parte di un chiaro disegno di intimidazione nei confronti della Chiesa cattolica, dopo che sul trono di Pietro è salito Benedetto XVI. Romano Prodi deve immediatamente dissociarsi da questi attacchi che provengono dalla sua maggioranza di sinistra. Se non lo dovesse fare dimostrerebbe che è d’accordo anche lui» si legge in un comunicato del vicepresidente dei deputati di Forza Italia.