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2007 11 10 * Il Riformista * L'Ici e la chiesa 2. Per esempio, il PRC Una Casta favorita anche da chi la contesta * Sergio Rovasio

L'emendamento presentato dai tre senatori aderenti alla Costituente socialista Gavino Angius, Accursio Montalbano e Roberto Barbieri, all'articolo 2 della Finanziaria, in discussione al Senato, che chiedeva l'eliminazione della norma che esenta gli immobili commerciali della chiesa dal pagamento dell'Ici, era una versione un po' più soft di quello presentato lo scorso anno alla Camera dal deputato radicale della Rosa nel Pugno, Maurizio Turco.

Al Senato, il relatore della Finanziaria, l'ulivista-Pd Giovanni Legnini, du- rante la discussione, aveva chiesto ai tre presentatori di ritirare l'emendamento; il senatore Montalbano aveva offerto un compromesso facendo eliminare dal testo dell'emendamen- to l'inciso che avrebbe imposto l'Ici «anche alle attività commerciali svolte non a fini di lucro». Insomma, l'emendamento 2.800 che avrebbe assoggettato le altre attività commerciali all'imposta comunale era rimasto, ed è andato ai voti con questi risultati (al Senato l'astensione equivale a voto contrario ): 12 favorevoli, 48 astenuti, 240 contrari: cioè 288 contrari.

Hanno votato no quasi tutti i senatori del Partito democratico, quelli dell'Udeur, Forza Italia, An, Udc. I capigruppo dell'ala sinistra dell'Unione, Russo Spena (Rifondazione), Palermi (Pdci-Verdi) e Salvi (Sinistra democratica) hanno scelto l'astensione.

Tutto questo è accaduto proprio nel giorno in cui l'Unione Europea aveva diffuso il testo della lettera al governo italiano chiedendo spiegazioni sulle esenzioni Ici per le attività commerciali della chiesa. L'esposto presentato agli organismi europei dai radicali Carlo Pontesilli e Maurizio Turco ha attivato una procedura senza precedenti verso il governo italiano e se l'emendamento fosse passato, il governo italiano avrebbe avuto una rogna in meno. Nella lettera, tra le altre cose, si chiede «la lista degli immobili della Santa Sede, l'indicazione del loro valore catastale, nonché dell'Ici che sarebbe annualmente dovuto per l'utilizzo di tali beni in assenza dell'esenzione». Il ministero del Tesoro ha messo al lavoro su questo una commissione speciale.

Sul voto di astensione al Senato, Rina Gagliardi, senatrice di Rifondazione Comunista, ha dichiarato alla stampa: «Politicamente lo abbiamo fatto per segnalare che condividiamo il contenuto, ma cerchiamo di farci carico dei problemi. Ma è stata una grande sofferenza...», mentre Paola Binetti, senatrice dell'Ulivo-Pd, numeraria dell'Opus Dei ha detto, praticamente a ogni senato- re, «Grazie, grazie, grazie...», mentre ai giornalisti ha dichiarato: «In effetti mi ero attivata cercando ' di capire quale sarebbe stato il risultato. Avevo parlato con tante persone. Ecco, davvero non speravo che sarebbe andata così bene...».

Certo, è incredibile che le uniche dichiarazioni sull'argomento da parte del Pd siano state fatte dalla Binetti ora-pro-nobis anche perché le dichiarazioni del senatore dlel'Ulivo-Pd, Luigi Lusi sul Corriere della Sera non erano delle più felici. Aveva infatti dichiarato: «Il testo dei socialisti (l'emendamento 2.800, ndr) era schizofrenico perché avrebbe colpito sia le mense della Caritas che alcune associazioni laiche». Il dizionario medico alla voce «schizofrenia» dice: «La sintomatologia della schizofrenia, dominata essenzialmente dalla dissociazione mentale, cioè dalla frammentazione delle funzioni psichiche, è caratterizzata da: incongruenza e inadeguatezza, autismo, disturbi della personalità, allucinazioni, deliri, disturbi dell'affettività, ambivalenza, disturbi psicomotori, comportamenti stereotipati, manierismi ecc...». Il vicepresidente della Camera Gavino Angius della Costituente socialista ha invece dichiarato: «L'astensione di Rc, Sinistra democratica, Verdi e Pdci ha veramente dell'incredibile. Forse più che radicale questa sinistra è diventata ormai flessibile».

E pensare che lo scorso 1 ottobre il segretario di Rifondazione Comunista, Franco Giordano, in un'intervista rilasciata a Edoardo Semmola, curatore del sito www.Alteredo.org (tra i più importanti portali di informazione laica in Italia), a precisa domanda sul perché lo scorso anno Rifondazione aveva votato contro l'emendamento Turco sull'esenzione Ici per le attività commerciali della chiesa, così aveva risposto: «Noi non siamo anticlericali. Questo ci tengo a dirlo perché non vorrei essere frainteso. Noi siamo per la piena laicità dello Stato che non significa essere anticlericali», e poi, alla domanda «ma allora perché avete votato contro quell'emendamento della Rosa nel Pugno sull'Ici alla Chiesa?», la risposta fu: «Come si vede noi siamo anche molto... legati, diciamo, a una dinamica di coalizione. Abbiamo contestato e ci siamo battuti contro quella impostazione, poi quell'impostazione purtroppo è prevalsa ed è una di quelle cose negative che abbiamo fatto».

Occorre a questo punto ricordare che la seconda casta, quella della chiesa cattolica, tra 8 per mille, stipendi ai professori di religione nominati dal vescovo e privilegi vari, incamera 4 miliardi di euro all'anno (parliamo di quasi 8 mila miliardi di vecchie lire!), ed è alimentata anche da coloro che in piazza dicono una cosa e poi in Parlamento ne fanno un'altra.