ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00486

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 149 del 24/04/2007
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: LA ROSA NEL PUGNO
Data firma: 24/04/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
BELTRANDI MARCOLA ROSA NEL PUGNO24/04/2007
CAPEZZONE DANIELELA ROSA NEL PUGNO24/04/2007
D'ELIA SERGIOLA ROSA NEL PUGNO24/04/2007
MELLANO BRUNOLA ROSA NEL PUGNO24/04/2007
PORETTI DONATELLALA ROSA NEL PUGNO24/04/2007
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondereData delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/04/2007
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/05/2007
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 04/05/2007
SOLLECITO IL 10/05/2007
SOLLECITO IL 05/07/2007
SOLLECITO IL 25/07/2007
SOLLECITO IL 10/09/2007
SOLLECITO IL 01/10/2007
SOLLECITO IL 22/10/2007
SOLLECITO IL 12/11/2007
SOLLECITO IL 03/12/2007
SOLLECITO IL 04/01/2008
SOLLECITO IL 28/01/2008
SOLLECITO IL 13/02/2008
SOLLECITO IL 19/03/2008

Atto Camera

Interpellanza 2-00486
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 24 aprile 2007 nella seduta n.149

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dei trasporti, il Ministro dell'interno, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:

sin dal marzo 2002, il Capo della Polizia si rivolse all'allora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ed al Ministero dell'economia e delle finanze per denunciare l'inadeguatezza del modello di patente plastificata che veniva distribuita in Italia, che risultava essere (ed è tuttora) il documento più facilmente falsificabile e di fatto quello più frequentemente falsificato. In particolare la Polizia rilevava come, rispetto al modello in uso negli altri Paesi dell'Unione europea (Germania e Gran Bretagna in particolare), la patente italiana poteva essere facilmente riprodotta per semplice scansione, non essendo stata adottata nessuna delle soluzioni tecnologiche normalmente in uso per impedirne la riproduzione. In particolare il numero identificativo dell'esemplare anziché con sistema laser veniva stampato con un semplice «getto d'inchiostro» facilmente cancellabile. I dati di riconoscimento del titolare erano stampati «a caldo» e quindi facilmente riproducibili. La fotografia infine anziché essere protetta con sistemi elettronici o fisici era solo coperta con uno strato di plastica contro la sporcizia e l'usura. Solo la «I» di Italia circondata dalle stelline dell'Unione europea, forse in nome di un orgoglio nazionale in questo caso non comprensibile, veniva stampata con adeguate tecniche anticontraffazione e a garanzia della conservazione;

nel successivo mese di aprile il Capo del Dipartimento del Ministero dei trasporti, affermando la piena rispondenza alle disposizioni comunitarie della patente plastificata in uso, dichiarava la responsabilità del suo Dipartimento relativamente alle sole informazioni contenute nel documento ed attribuiva al Poligrafico dello Stato tutte le responsabilità relative alla realizzazione dei «supporti plastificati». Non solo ma imputava alla scelta di quei supporti anche l'acquisto delle macchine stampatrici, che secondo quanto diceva la polizia non offrivano adeguate condizioni di sicurezza;

pochi giorni dopo, il 12 aprile 2002 il direttore generale del Poligrafico, ammetteva le buone ragioni del Dipartimento della Polizia e di quello dei Trasporti, imputando l'intero problema al trascorrere del tempo (e probabilmente al succedersi degli incarichi e delle responsabilità) in quanto le caratteristiche del modello allora (e tuttora) in distribuzione erano state decise nel lontano 1996. Il Direttore generale del Poligrafico si impegnava contestualmente a mettere a disposizione un diverso e più adeguato progetto di supporto plastificato per la patente;

in tempi relativamente molto rapidi si giunse nell'agosto 2002 a seguito delle necessarie concertazioni tra i ministeri competenti anche all'individuazione dei capitoli di spesa con cui iniziare a finanziare il nuovo modello di patente, le cui caratteristiche erano state nel frattempo delineate; l'attuazione del provvedimento era subordinata alla sola emanazione del decreto di variazione di bilancio da parte del Ministero dell'economia e delle finanze;

nel novembre 2006, quando a distanza di oltre quattro anni, non era stato ancora realizzato nulla di quanto stabilito nell'estate del 2002, il Ministero dell'economia e delle finanze commissionava al Poligrafico dello Stato la produzione di due milioni di patenti di guida. Considerata tuttavia la scarsa qualità del documento in questione si richiedeva l'elaborazione di «alcune bozze» più sicure. Inoltre in attesa dell'emanazione dei decreti di variazione di bilancio il poligrafico avrebbe dovuto provvedere ad anticipare le somme necessarie -:

se e quali seguiti abbia avuto la richiesta del Ministero dell'economia e delle finanze del novembre 2006;

per quali ragioni si sia interrotta l'iniziativa che sembrava già giunta a conclusione nell'agosto del 2002;

se esista una stima del numero di patenti false oggi in circolazione e del danno provocato all'erario, ma soprattutto alla sicurezza della collettività intera, dalla mancata tempestiva attuazione dei provvedimenti necessari a sopperire alle gravi carenze denunciate;

quali iniziative in proposito il Governo intenda oggi porre in atto.

(2-00486)
«Turco, Beltrandi, Capezzone, D'Elia, Mellano, Poretti».
Classificazione TESEO:
CONCETTUALE:
DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO, PATENTE