TURCO, BELTRANDI, D'ELIA, MELLANO e PORETTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
la crescente difficoltà di approvvigionamento energetico, in particolare del gas, del nostro Paese, ha posto finalmente in primo piano, le questioni dell'efficienza degli impianti e del risparmio di energia; per quel che riguarda il riscaldamento delle abitazioni sono decisive le economie di scala che possono realizzarsi con gli impianti di media taglia, in genere condominiali; è noto infatti che una parcellizzazione estrema degli impianti di tal fatta produce un aumento dei consumi generali;
ad onta del fatto che efficienza e risparmio sono definiti da membri del Governo ed esperti come «la nostra più grande risorsa energetica» da una agenzia Adnkronos del 29 dicembre 2007 risulta quanto segue: «Rischio stangata per i costi del gas per i condominii con riscaldamento centralizzato, a partire dal primo gennaio prossimo. A profilare l'eventualità di un aggravio della spesa l'attuazione della direttiva n.2003 del 1996 che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità, varata nel marzo scorso ma che produrrà i suoi effetti dal 2008...»;
«...il passaggio da una tassazione per tipologia d'uso ad un sistema di scaglioni per consumo del gas naturale per combustione per usi civili, previsto dal provvedimento del ministero dell'economia e delle finanze, su cui calibrare le accise e l'Iva, infatti, da una parte alleggerirà le bollette per i consumi medio bassi, da riscaldamento autonomo per fare un esempio, ma dall'altra peserà su quelli alti, superiori ai 1.500 metri cubi annui. Laddove quindi non esiste la possibilità di frazionare i costi, come appunto un condominio, il 2008 potrebbe riservare una bolletta ben più salata del 2007...»;
«...le nuove norme quindi stabiliscono che per i consumi fino a 120 metri cubi annui l'imposta sia pari a 0,044 euro per metro cubo mentre per consumi superiori e fino a 480 metri cubi sia calcolata a 0,175 euro per metro cubo. Per consumi superiori a 480 metri cubi annui e fino a 1.560 metri cubi annui l'accisa sarà pari a 0,170 euro per metro cubo mentre per consumi superiori a 1.560 metri cubi annui la spesa sarà pari di 0,186 euro per metro cubo»;
«...diversa la scalettatura delle accise per il Mezzogiorno. Per consumi fino a 120 metri cubi annui sarà pari a 0,038 euro per metro cubo mentre per consumi superiori e fino a 480 metri cubi annui sarà pari a 0,135 euro per metro cubo. Per consumi superiori a 480 metri cubi e fino a 1.560 metri cubi annui l'imposta sarà di 0,120 euro per metro cubo. Per i consumi superiori a 1.560 metri cubi, infine, di 0,150 per metro cubo.»;
«...per quanto riguarda l'Iva, invece, è sempre il provvedimento a stabilire che per le prime due fasce di consumo, fino a 480 metri cubi, l'imposta sia calcolata al 10 per cento anziché al 20 per cento...»;
la valutazione presentata da Adnkronos non tiene conto, né potrebbe, delle addizionali regionali, che, per quanto ne sappiamo, potrebbero anche peggiorare le cose colpendo ulteriormente i consumi oltre i 1.560 mc -:
se i Ministri interrogati non ritengano opportuno per il gas consumato dai condomini abitativi ai fini del riscaldamento delle abitazioni introdurre il criterio del frazionamento dei costi citato in premessa, anche al fine di incentivare gli impianti maggiormente efficienti.
(4-06074)