Interventi non legislativi in Commissione

On. Maurizio Turco

Commissione 0102 - Seduta del 18/11/2008

Maurizio TURCO (PD) si dichiara favorevole a trasmettere il documento finale, che sarà approvato dalle Commissioni I e II, anche alla Commissione europea.

Le Commissioni concordano sull'opportunità di trasmettere il documento finale anche alla Commissione europea.

Maurizio TURCO (PD) ritiene che l'obiettivo di combattere il terrorismo, nei termini in cui è previsto dalla proposta di decisione-quadro in oggetto, sia sostanzialmente incompatibile con il rispetto dei diritti umani fondamentali. Esprime, quindi, le proprie perplessità sulla proposta di documento finale in esame, che sembra volto a contemperare la posizione del Consiglio europeo con le critiche ad essa rivolte dal Parlamento europeo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di documento finale, come riformulata (vedi allegato 2).

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che introduce sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente nell'UE.
COM(2007)249 def.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'11 novembre 2008.

Commissione 0102 - Seduta del 26/11/2008

Maurizio TURCO (PD) preannuncia il proprio voto contrario sulla proposta di documento finale, soprattutto in considerazione della deroga prevista in favore dei datori di lavoro che assumono badanti.

Commissione 17 - Seduta del 25/02/2009

Maurizio TURCO (PD) osserva tuttavia che alle pagine 166 e 167 del provvedimento cautelare risulta che egli abbia sollecitato il vice-direttore di Libero a concedere un'intervista all'allora assessore Augusto Battaglia.

Maurizio TURCO (PD), nuovamente intervenendo, domanda se fosse personalmente imputato in qualcuno dei procedimenti penali citati all'inizio dell'audizione.

Commissione 12 - Seduta del 08/07/2009

Livia TURCO (PD) illustra il subemendamento Lenzi 0.5.100.17, sottolineando l'importanza della presa in carico del malato da parte del Servizio sanitario nazionale e della continuità assistenziale.

Livia TURCO (PD), intervenendo sul nuovo subemendamento 0.5.100.41 del relatore, esprime il proprio rammarico per il clima in cui si sta svolgendo la discussione su un provvedimento tanto importante e delicato e rileva come proprio il citato subemendamento del relatore confermi l'inconsistenza dell'intervento legislativo in esame. Ritiene che questo modo di procedere mortifichi l'argomento in discussione e lo stesso ruolo del Parlamento.

Massimo POLLEDRI (LNP) invita la collega Livia Turco e tutti i colleghi dell'opposizione a non limitarsi al comma 1 dell'emendamento 5.100 del relatore e a prendere atto degli interventi previsti dai commi successivi. Osserva, inoltre, che anche la rilevazione prevista dal subemendamento 0.5.100.41 del relatore risponde a precisi problemi segnalati dalle regioni.

Carla CASTELLANI (PdL) invita la collega Livia Turco e gli altri colleghi dell'opposizione a riconoscere che il testo risultante dall'eventuale approvazione degli emendamenti del relatore è più snello e maggiormente rispettoso delle competenze costituzionalmente garantite alle regioni. Scopo del provvedimento deve essere, infatti, la promozione delle cure palliative nelle regioni in cui queste non sono ancora sufficientemente sviluppate, senza ledere l'autonomia organizzativa delle regioni in cui esiste già un livello sufficiente di servizi.

Livia TURCO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che sarebbe opportuno sospendere la seduta alle 15.30, per l'inizio dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente, rivolto alla collega Livia Turco, che lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea non è mai stato considerato incompatibile con l'esame di un provvedimento in sede referente da parte di una Commissione.

Livia TURCO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede da che cosa dipenda l'evidente fretta con cui la maggioranza procede nell'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento in titolo e, in particolare, se tale fretta non sia dettata esclusivamente dalla volontà di iniziare l'esame del provvedimento in materia di dichiarazione anticipata di trattamento. Stigmatizza, inoltre, la conduzione dei lavori della Commissione nella fase finale dell'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda, rivolto alle colleghe Livia Turco e Farina Coscioni, che l'ordine del giorno della seduta odierna prevede, tra l'altro, l'inizio dell'esame delle proposte di legge in materia di dichiarazione anticipata di trattamento. Peraltro, è chiaro che nella seduta odierna sarà svolta soltanto la relazione introduttiva.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, in seguito all'approvazione del subemendamento 0.5.100.42 del relatore, i subemendamenti Murer 0.5.100.38, Sbrollini 0.5.100.23, Livia Turco 0.5.100.24, Argentin 0.5.100.25 e Bossa 0.5.100.27 risultano preclusi.

Livia TURCO (PD) chiede di conoscere l'opinione del Governo sul subemendamento in esame.

Livia TURCO (PD) dichiara di non comprendere le ragioni della contrarietà del relatore e del Governo al subemendamento Calgaro 0.5.100.30.

Paola BINETTI (PD) illustra il subemendamento Livia Turco 0.10.100.2, di cui è firmataria, rilevando come le risorse attualmente previste nel provvedimento in esame risultino palesemente insufficienti per la realizzazione della rete per le cure palliative e della rete per le terapie del dolore nelle regioni caratterizzate da una carenza di strutture.

Livia TURCO (PD) ricorda che il progetto «Ospedale senza dolore - Territorio senza dolore» rappresentava un punto qualificante della proposta di legge in esame. Proprio tale progetto, tuttavia, perde totalmente di significato e di valore in mancanza di adeguate risorse finanziarie.

Livia TURCO (PD), preso atto delle precisazioni dei colleghi Polledri e Bernardo, ritiene che, se si vuole andare oltre le buone intenzioni, sia necessario sospendere la seduta e attendere che le Commissioni competenti verifichino la disponibilità di risorse ulteriori.

Maurizio TURCO (PD) esprime il proprio stupore per il fatto che il Governo non si sia pronunciato sulla proposta del collega Duilio, dal momento che le risorse rappresentano l'aspetto più controverso del provvedimento in esame e il Governo non può affidarsi alle sole valutazioni delle Commissioni V e VI.

Il sottosegretario Eugenia Maria ROCCELLA chiarisce che, per il Governo, il divario tra le regioni in ambito sanitario, anche nel settore delle cure palliative, non può essere colmato con il continuo ricorso a risorse aggiuntive. Il meccanismo di finanziamento individuato nel provvedimento in esame, pertanto, appare preferibile, in quanto responsabilizza le regioni, legando le risorse agli obiettivi del Piano sanitario nazionale. Un meccanismo diverso comporterebbe, infatti, il rischio di un mancato o parziale utilizzo delle risorse stanziate o l'impiego di tali risorse ad altri fini.

Livia TURCO (PD) ritiene che quanto testé affermato dal sottosegretario Roccella confermi l'inutilità del provvedimento in esame. Gli obiettivi del Piano sanitario nazionale, infatti, prescindono totalmente da tale provvedimento, che, infatti, si limita a vincolare una parte delle risorse stanziate dal precedente Governo per la realizzazione di detti obiettivi.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Argentin 0.10.100.3 e Binetti 0.10.100.4.

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Livia TURCO (PD) giudica incomprensibile la contrarietà del relatore del Governo sul subemendamento Burtone 0.13.100.3.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Burtone 0.13.100.3 e Calgaro 0.13.100.4.

Livia TURCO (PD) invita il relatore e il Governo a riconsiderare il parere precedentemente espresso sul suo subemendamento 0.14.100.3, che risponde, a suo avviso, a esigenze di mero buonsenso.

Giuseppe PALUMBO, presidente, riconsiderando il parere espresso in precedenza esprime parere favorevole sul subemendamento Livia Turco 0.14.100.3.

Il sottosegretario Eugenia Maria ROCCELLA esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva il subemendamento Livia Turco 0.14.100.3. Approva quindi l'emendamento 14.100 del relatore (vedi allegato 1).

Maurizio TURCO (PD) osserva, rivolto al collega Ciccioli, che, nel caso del provvedimento in esame, l'esistenza di risorse aggiuntive fa la differenza tra una legge efficace e una totalmente inefficace. Rileva, inoltre, che una «legge manifesto» in materia di cure palliative appare priva di senso, in quanto il diritto alle cure palliative, in linea di principio, è già sancito dall'ordinamento.

La Commissione respinge il subemendamento Mosella 0.14.102.1.

Paola BINETTI (PD) illustra il subemendamento Livia Turco 0.16.100.1, di cui è firmataria.

Livia TURCO (PD) illustra il subemendamento Murer 0.17.100.2, di cui è firmataria, che dovrebbe essere condiviso dal Governo, in quanto corrisponde al finanziamento che il viceministro Fazio, dopo aver a lungo garantito che il provvedimento in esame sarebbe stato finanziato con risorse aggiuntive, aveva infine proposto alla Commissione, vincolando le risorse del Piano sanitario nazionale.

La Commissione respinge il subemendamento Murer 0.17.100.2. Approva quindi il subemendamento 0.17.100.4 del relatore, nonché l'emendamento 17.100 del relatore.

Livia TURCO (PD), premesso di condividere le considerazione della collega Farina Coscioni, ritiene che la scelta di iniziare questa sera l'esame delle proposte di legge in titolo rappresenti una grave mancanza di rispetto verso i deputati e verso l'intera Commissione.

Maurizio TURCO (PD), dopo aver ricordato come, negli scorsi giorni, si fosse da più parti ribadito che l'esame delle proposte di legge in titolo non sarebbe dovuto iniziare prima della conclusione dell'esame del provvedimento in materia di cure palliative, osserva che la decisione di svolgere questa sera la relazione rappresenta, tra l'altro, una mancanza di riguardo nei confronti del relatore. Ritiene, inoltre, che si possa tranquillamente rinviare l'inizio dell'esame a domani mattina.

Commissione 01 - Seduta del 28/07/2009

Maurizio TURCO (PD), premesso che la proposta di legge C. 2350, approvata dal Senato, recante disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento, è stata assegnata in sede referente alla Commissione affari sociali, con il parere, tra le altre, della Commissione affari costituzionali, esprime l'avviso che,

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in ragione dei numerosi riferimenti a valori costituzionali presenti nel testo, questo avrebbe dovuto essere invece assegnato in sede referente alla Commissione affari costituzionali: fa presente che, proprio in considerazione della rilevanza costituzionale del testo, al Senato in sede di esame da parte dell'Assemblea in circa sessanta occasioni la presidenza ha ritenuto fondata la richiesta di ricorso al voto segreto. Invita pertanto la presidenza della Commissione a verificare la possibilità di sollevare una questione di competenza ai sensi dell'articolo 72, comma 4, del regolamento per chiedere al Presidente della Camera di rivedere l'assegnazione del provvedimento in sede referente.

Donato BRUNO, presidente, fa presente che il deputato Turco ha posto la questione anche in una lettera a lui indirizzata del 7 luglio scorso: considerato che la decisione di sollevare una questione di competenza davanti al Presidente della Camera deve essere deliberata dalla Commissione a maggioranza, il punto è stato sottoposto all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, il quale ha ritenuto che non sussistano, nel caso di specie, le condizioni per sollevare una questione di competenza.

Maurizio TURCO (PD) prende atto della risposta del presidente.

Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione, in materia di soppressione delle province.
C. 1694 cost. Nucara, C. 1836 cost. Scandroglio, C. 1989 cost. Casini, C. 1990 cost. Donadi, C. 2010 cost. Versace e C. 2264 cost. Pisicchio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo, nella seduta del 27 luglio 2009.

Commissione 17 - Seduta del 28/07/2009

Maurizio TURCO (PD) non comprende perché oggi si continui a discutere in maniera del tutto irrituale e non conforme al Regolamento della Camera e, più grave ancora, alla Costituzione. Non può esimersi dal ricordare le battaglie del Partito radicale contro gli insabbiamenti e i vari «porti delle nebbie», tra i quali occorre annoverare anche la Commissione inquirente. Si trattava in sostanza di una giustizia politica, nella quale la corporazione dei ministri si avvaleva della copertura compiacente della maggioranza parlamentare che li sosteneva. Nel 1987, neanche 10 anni dopo la conclusione del giudizio sullo scandalo Lockheed, per mezzo di referendum la legge del 1978 sulla Commissione inquirente fu abrogata e un vasto schieramento parlamentare optò per sottrarre a un giudizio meramente politico e troppo spesso corporativo le condotte penalmente illecite dei membri del Governo. C'era stato però, come molti ricorderanno, l'episodio di Sigonella, che cambiò le regole del gioco. In quella occasione il Presidente del Consiglio Craxi aveva deciso un atto illecito internazionale: il rilascio di alcuni palestinesi accusati da Israele di essere dei terroristi. Non sa se fu giusto o sbagliato: riconosce però che fu un atto politico, sia pure con risvolti penali. La causa di giustificazione di cui all'articolo 9, comma 3, della legge costituzionale n. 1 del 1989 ha quindi in mente questo tipo di atti. Ripete che si tratta di condotte in cui l'eventuale aspetto penale è grandemente marginalizzato da un preponderante aspetto politico e statuale, specialmente sotto il profilo della proiezione internazionale, data l'importanza che la politica estera ha per uno Stato sovrano: non è un caso che nei primi governi del dopoguerra De Gasperi tenne per sé il portafoglio degli esteri e che lo stesso Presidente Berlusconi, nella XIV legislatura, è stato varie volte ministro degli esteri ad interim. Al di fuori di queste ipotesi, non crede sia immaginabile un delitto politico ai fini auspicati dalla maggioranza. L'articolo 9 della legge costituzionale n. 1 del 1989 richiede infatti una maggioranza - quella qualificata - che non è richiesta neanche per il voto di fiducia a un governo, come a sottolineare che la scriminante non può essere concessa secondo volubili logiche di schieramento.
La discussione odierna neanche dovrebbe toccare questi profili. L'applicazione dell'articolo 9, infatti, può intervenire quando vi sia una formale richiesta di autorizzazione, la quale può essere negata a maggioranza assoluta dei componenti solo per quei tipizzati motivi. Oggi in effetti, come è stato già ricordato, si discute del nulla. Non intende in sostanza pronunciarsi sulla colpevolezza o sulla innocenza del collega: non sono questi i compiti cui la Giunta dovrebbe essere chiamata. Conclude con la richiesta di aggiornare la discussione a quando essa sarà incardinata sui binari propri previsti attualmente dal Regolamento della Camera.

Maurizio TURCO (PD) insiste.

(Il deputato Consolo si allontana dall'Aula).

La Giunta, a maggioranza, respinge la proposta di rinvio.

(Il deputato Consolo viene invitato a rientrare nell'Aula).

Maurizio TURCO (PD) si associa a quanto sostenuto dal collega Palomba.

Commissione 12 - Seduta del 30/07/2009

Maurizio TURCO (PD), intervenendo per un richiamo al regolamento, ricorda che l'articolo 30, comma 5, del regolamento stabilisce che, salvo autorizzazione espressa del Presidente della Camera, le Commissioni non possono riunirsi nelle stesse ore nelle quali vi è seduta dell'Assemblea. Chiede, pertanto, se sia stata acquisita l'autorizzazione espressa del Presidente della Camera, essendo già iniziata la seduta dell'Assemblea.

Livia TURCO (PD), premesso di concordare con il presidente sull'opportunità che il relatore replichi al termine dell'esame preliminare, dà atto alla presidenza di aver creato le condizioni di un confronto costruttivo e sereno. Condivide, altresì, la decisione del presidente di considerare decaduti dal diritto di intervenire i colleghi che risultino assenti al momento di prendere la parola. Peraltro, in considerazione di quanto concordato ieri in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritiene che sarebbe

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opportuno concludere la seduta entro le ore 10.

Commissione 01 - Seduta del 17/09/2009

Maurizio TURCO (PD), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, afferma che quest'anno per la prima volta il questore di Roma ha vietato la manifestazione di commemorazione della Breccia di Porta Pia, la cui ricorrenza dovrebbe essere festa nazionale e che invece si fa di tutto per far dimenticare agli italiani. Il questore ha infatti sostenuto che il percorso proposto dai manifestanti è diverso da quelli stabiliti in base al un protocollo 10 marzo 2009, che tuttavia reca soltanto linee guida in materia e non impedisce, ove vi siano fondate ragioni, lo svolgimento di cortei anche fuori dei percorsi stabiliti, soprattutto quando, come nel caso delle manifestazioni organizzate dai radicali, i precedenti testimoniano che non vi sono rischi per l'ordine pubblico.

Maurizio TURCO (PD), replicando, prende atto che il rappresentante del Governo ha fatto proprie le motivazioni della questura, in tal modo implicitamente avallandole. Fa tuttavia presente che la questura non ha proposto un percorso alternativo ma, di fatto, una manifestazione alternativa: la manifestazione, in ogni caso, si terrà, nel luogo in cui è stata autorizzata. I radicali intendono tuttavia

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presentare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso la decisione del questore in modo da esperire al più presto i rimedi e poter adire la Corte europea dei diritti dell'uomo. Aggiunge che il protocollo sulla base del quale il questore di Roma ha motivato il diniego è stato definito e sottoscritto in assenza dei radicali, i quali non sono stati invitati, nonostante siano state invitate anche forze politiche che non hanno propri rappresentanti in Parlamento. Si tratta quindi di una inaccettabile discriminazione, che lede i diritti fondamentali dei cittadini, salvo che appartengano alle organizzazioni chiamate a partecipare alla definizione del protocollo, e che si sta perpetrando in tutta Italia, in quanto ovunque le prefetture e le questure preferiscono, per comodità, imporre percorsi prestabiliti piuttosto che verificare caso per caso i rischi specifici di ciascuna manifestazione.

Commissione 0102 - Seduta del 03/11/2009

Intervengono quindi per formulare quesiti e osservazioni Giulia BONGIORNO, presidente, Gaetano PECORELLA (PdL), relatore per la I Commissione, Donatella FERRANTI (PD), Nicola FORMICHELLA (PdL), Anna Paola CONCIA (PD), Maurizio TURCO (PD) e Rita BERNARDINI (PD).

Commissione 17 - Seduta del 12/05/2010

Maurizio TURCO (PD), sul piano della coerenza degli atteggiamenti, rivendica la propria, preannunziando che voterà per la sindacabilità e rimarcando l'incoerenza di quanti oggi per l'occasione rovesciano la loro abituale posizione.

Commissione 07 - Seduta del 12/01/2011

Maurizio TURCO (PD) riterrebbe necessario che la Commissione concludesse in tempi brevi l'esame della proposta di legge sull'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla vendita del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.

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Commissione 0102 - Seduta del 10/06/2011

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Maurizio TURCO (PD), Giuseppe CALDERISI (PdL), Donatella FERRANTI (PD), Federico PALOMBA (IdV) e Manlio CONTENTO (PdL), relatore per la II Commissione.

Commissione 01 - Seduta del 22/06/2011

Maurizio TURCO (PD) ricorda che nella precedente seduta era stata posta la questione dell'organizzazione dei lavori della Commissione relativi alle proposte in titolo. Invita pertanto la presidenza a chiarire quale sia il programma di lavoro, stabilendo un termine per la discussione di carattere generale.

Commissione 01 - Seduta del 20/12/2011

  Maurizio TURCO (PD) sottolinea come le proposte in esame riguardino le frontiere interne dell'Unione europea e non, chiaramente, quelle esterne che sono già chiuse. Ritiene quindi anch'egli importante sopprimere l'ultimo periodo della lettera a) delle osservazioni della proposta di documento presentata, poiché sono molto utili anche le visite senza preavviso.
  Con tali precisazioni, preannuncia il voto favorevole sulla proposta di documento presentata.

  Maurizio TURCO (PD) ricorda che la codecisione non riguarda il singolo Stato membro.

  Maurizio TURCO (PD) ricorda che lo scopo delle proposte in esame è quello di garantire la trasparenza e la correttezza della competizione elettorale, prevenendo la commissione di reati. Quanto ai partiti più piccoli, osserva che la raccolta delle sottoscrizioni è un istituto ragionevole in quanto volto a impedire la presentazione di liste senza alcun collegamento con la realtà del corpo elettorale, tuttavia questo scopo sarebbe raggiunto anche se il numero di firme da raccogliere fosse molto più basso. Fa presente che in Inghilterra sono sufficienti le sottoscrizioni di 18 elettori per presentare una candidatura. La previsione di un numero di sottoscrizioni sproporzionato fa sì che anziché servire allo scopo per cui è pensato, l'istituto della raccolta delle sottoscrizioni per le candidature si trasformi in strumento per conservare gli equilibri politici sfavorendo le forze politiche nuove.
  Ritiene comunque che le forze politiche già presenti negli organi rappresentativi dovrebbero essere sempre esentate dalla raccolta delle firme in quanto hanno già provato il proprio collegamento col corpo elettorale. Giudica infine impraticabile la proposta del deputato Calderisi, recepita dal relatore nel testo base, di anticipare il termine per la presentazione delle liste rispetto al termine per il deposito delle sottoscrizioni, in quanto in questo modo si rischia di comprimere enormemente il tempo per la raccolta delle firme.

Commissione 01 - Seduta del 16/02/2012

Maurizio TURCO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva come vi sia un evidente divorzio tra quanto dichiarano i leader politici sugli organi di stampa e nelle televisioni e l'iter parlamentare del provvedimento in esame. Chiede quindi di definire, nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, un calendario dei lavori che consenta di giungere in tempi certi all'approvazione di un testo da sottoporre alla discussione dell'Assemblea, come avvenuto in analoghe occasioni.

Donato BRUNO, presidente, tenuto conto di quanto testé evidenziato dal collega Turco, si riserva di presentare nella prossima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, un calendario dei lavori della Commissione che consenta di giungere in tempi certi alla conclusione dell'esame in sede referente dei provvedimenti in titolo.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani.
Testo base C. 4534, approvato dal Senato, C. 1720 Giulietti e C. 1918 Maran.
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 10 novembre 2011.

Commissione 01 - Seduta del 15/03/2012

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Maurizio TURCO (PD),

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Commissione 11 - Seduta del 28/03/2012

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Silvano MOFFA, presidente, a più riprese, Maurizio TURCO (PD), Angelo SANTORI (Misto), Giulio SANTAGATA (PD), Barbara MANNUCCI (PdL), Marialuisa GNECCHI (PD), Cesare DAMIANO (PD), Giuliano CAZZOLA (PdL), Lucia CODURELLI (PD), Fiorella CECCACCI RUBINO (PdL), Massimiliano FEDRIGA (LNP) e Amalia SCHIRRU (PD).

Formulano, quindi, specifiche richieste di chiarimenti i deputati Maurizio TURCO (PD), Giulio SANTAGATA (PD), Marialuisa GNECCHI (PD), a più riprese, Lucia CODURELLI (PD), Donata LENZI (PD), Silvano MOFFA, presidente, a più riprese, e Massimiliano FEDRIGA (LNP).

Commissione 01 - Seduta del 04/04/2012

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Maurizio IAPICCA (Misto-G.Sud-PPA), Mario TASSONE (UdCpTP), Roberto ZACCARIA (PD), Giuseppe CALDERISI (PdL), Salvatore VASSALLO (PD), a più riprese, Paolo GENTILONI SILVERI (PD), Pierguido VANALLI (LNP), Carmelo BRIGUGLIO (FLpTP), Pierluigi MANTINI (UdCpTP), Maurizio TURCO (PD) e Oriano GIOVANELLI (PD).

Commissione 01 - Seduta del 12/04/2012

Maurizio TURCO (PD), constatato come il relatore sul provvedimento in esame sia assente anche oggi, rinnova alla presidenza la richiesta già formulata nella seduta di ieri di procedere alla sua sostituzione. Ricorda infatti che la discussione di carattere preliminare si è di fatto esaurita e che la Commissione sta attendendo ormai da tempo di poter discutere sulla proposta di testo unificato che il relatore avrebbe dovuto presentare.

Maurizio TURCO (PD) osserva che la materia della trasparenza dei bilanci dei partiti e del controllo sugli stessi è parte integrante del provvedimento all'esame della Commissione affari costituzionali e che trasfonderla in un emendamento al decreto-legge n. 16 del 2012 comporterà, data l'ampiezza di questo decreto e la ristrettezza dei tempi di conversione residui, che su questo tema non potrà esserci un vero e approfondito dibattito pubblico.

Commissione 01 - Seduta del 18/04/2012

Maurizio TURCO (PD), ricordato che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, riunitosi oggi ha convenuto su un calendario di esame delle proposte di legge relative all'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione (C. 244 e abbinate), il quale prevede l'adozione del testo base il 9 maggio e subito dopo la votazione degli emendamenti ad esso riferiti, chiede al presidente di valutare l'opportunità di prevedere tempi più ampi per la discussione di carattere generale sul testo base, prima del passaggio alla fase emendativa. Ritiene infatti essenziale che sul testo base si svolga un ampio dibattito.

Maurizio TURCO (PD) ricorda che la Commissione ha avviato l'esame delle proposte di legge in titolo nel mese di aprile 2011. Paventa il rischio che qualsiasi gruppo potrà rinviare ulteriormente ed indefinitamente l'esame preannunciando la presentazione di ulteriori proposte di legge sulla materia. Ricorda infatti che in precedenza era stato fissato un calendario differente che è stato poi posticipato considerato che dovevano essere presentate nuove proposte. Sottolinea quindi come il relatore si trovi di fatto in una situazione che non dipende da lui.
Ritiene che si stia continuando a procedere, sotto altri profili, con una fretta eccessiva. Richiama ad esempio i rilievi contenuti dalla documentazione fornita dagli uffici sulla proposta di legge C. 5123, che sono di particolare interesse ma che probabilmente i relatori non hanno fatto in tempo a leggere prima di svolgere la relazione illustrativa.
Sottolinea come, a suo avviso, l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione si risolva preliminarmente definendo cos'è un partito politico, come evidenziato anche dalle audizioni svolte sulla materia

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dalla Commissione. Se non viene infatti definita la cornice, l'iter parlamentare rischia di proseguire all'infinito sulla base di proposte di legge che vengono continuamente preannunciate sulla materia.

Salvatore VASSALLO (PD) si associa ai deputati Turco e Vanalli. Fa presente che anche dal testo predisposto dal relatore come contributo ai lavori si ricava che i controlli sui bilanci dei partiti rientrano nella materia più generale dell'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, rappresentando il momento finale di un ragionamento che deve partire dalla definizione di che cosa siano i partiti politici ed affrontare, oltre al resto, la questione delle condizioni di accesso dei partiti al finanziamento pubblico.
Chiede pertanto alla presidenza di rivedere l'organizzazione dei lavori, anche perché, allo stato, il conferimento del mandato ai relatori sulla proposta di legge C. 5123 dovrebbe intervenire ben 14 giorni prima del conferimento del mandato al relatore sulle proposte di legge in titolo, il che è irragionevole e incomprensibile, anche perché le proposte di legge per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sono già previste nel programma dei lavori dell'Assemblea per il mese di maggio. Trattandosi, quindi, di materie oggettivamente intersecate e di calendari di lavoro paralleli, non si vede la ragione di non discutere i provvedimenti insieme.
A suo avviso, se la volontà è quella di dare un segnale al Paese, si rischia in questo modo di mandare un segnale sbagliato, dal momento che si lascia capire che si è pronti ad approvare una parte della disciplina che serva al paese su questa materia, mentre sul resto si vedrà.

Commissione 01 - Seduta del 24/04/2012

  Maurizio TURCO (PD) si associa al collega Vanalli, chiarendo che nella precedente seduta c’è stato un problema nella trasmissione audio della seduta.

  Maurizio TURCO (PD) prende atto che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha ritenuto di confermare l'irragionevole separazione dell'esame del provvedimento in titolo rispetto a quelli relativi all'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione (C. 244 e abbinati) e di estenderla alle proposte di legge in materia di finanziamento pubblico dei partiti: una decisione con la quale si è sancita la completa inversione della sequenza Pag. 29logica del ragionamento, che vorrebbe che, prima che le modalità dei controlli sui loro bilanci, si stabilisse che cosa sono i partiti e quali le loro fonti di finanziamento.
  Ciò premesso, chiede ai relatori di tenere conto di tutti i rilievi segnalati nella documentazione predisposta dagli uffici in merito alla proposta di legge in esame e, in particolare, di formulare proposte volte ad attuare le 16 raccomandazioni contenute nel rapporto del Gruppo di Stati contro la Corruzione (GRECO) sull'Italia, nel quale vengono indicate criticità notevoli in materia di attribuzione di risorse pubbliche ai partiti politici e dei relativi controlli. Quanto poi alla disposizione che vieta ai partiti di investire la propria liquidità derivante da risorse pubbliche in strumenti finanziari diversi dai titoli di Stato italiani, ricorda ai relatori che essa contrasta con il principio europeo di libera circolazione dei capitali, nonché con la giurisprudenza della Corte di giustizia in materia.
  Infine, ritiene che i controlli previsti dalla disposizione transitoria per l'ultima rata dei rimborsi elettorali non ancora corrisposta dovrebbero essere estesi a tutti i rimborsi successivi al 2008, in quanto essa fa parte del pacchetto di rimborsi di questa legislatura, a tal fine si dovrebbero prendere in esame i bilanci pubblicati dai partiti per verificare se essi siano veritieri e se le somme erogate a carico del bilancio pubblico siano state destinate agli usi per i quali sono previste, fermo restando che è noto a tutti che, come la Corte dei conti ha segnalato, al di là delle spese documentate nei bilanci, possono esistere spese molto ingenti non documentate.

  Maurizio TURCO (PD) ricorda che la prima proposta di legge per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione fu presentata nel 1956 da Luigi Sturzo. Sono passati da allora oltre cinquanta anni senza che si arrivasse a una legge. È quindi evidente che il dibattito su questa materia è maturo e che non si vuole arrivare a una legge e non si vuole parlare delle funzioni dei partiti. La sua parte politica ritiene necessario che si faccia una volta per tutte chiarezza su questa resistenza di fondo della politica rispetto a questo argomento.
  Per quanto riguarda il relatore, ricorda che la sua assenza non è di una settimana, ma dura ormai da mesi, che lo stesso ha presentato una bozza imbarazzante, dalla quale ha preso le distanze nel momento stesso in cui la presentava, e che ci sarebbe stato il tempo in questi mesi di svolgere una discussione vera sull'argomento, mentre invece non si è fatto nulla di concreto. Preannuncia infine che, se giovedì il relatore sarà nuovamente assente, rinnoverà alla presidenza la richiesta di sostituirlo.

Commissione 01 - Seduta del 03/05/2012

  Maurizio TURCO (PD), condivide quanto affermato dall'onorevole Amici.
  Riguardo a quanto esposto in sintesi dal relatore sul contenuto del testo unificato in via di predisposizione, ritiene che Pag. 6l'adozione di un sistema analogo a quello tedesco richieda un adeguato momento di riflessione.
  Sul termine per gli emendamenti e sul loro esame chiede che sia mantenuto quanto già stabilito. Si era infatti convenuto di dare ai deputati almeno ventiquattro ore dall'adozione del testo base per la presentazione degli emendamenti e di dedicare due sedute al loro esame.

Commissione 01 - Seduta del 09/05/2012

  Maurizio TURCO (PD) chiede alla presidenza di poter disporre di un lasso di tempo per la predisposizione dei subemendamenti, evitando la concomitanza con la seduta della Commissione.

  Donato BRUNO, presidente, tenuto conto della richiesta testé formulata dal collega Turco, sospende brevemente la seduta.

  La seduta sospesa alle 9.10 è ripresa alle 9.35.

  Maurizio TURCO (PD) ritiene che la motivazione dei relatori sul proprio articolo aggiuntivo 01.01, così come su altri emendamenti presentati dalla collega Amici al fine di valorizzare il principio della rappresentanza di genere, non possa limitarsi a fare riferimento all'opportunità che il tema sia affrontato nell'ambito dell'esame delle proposte di legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione (C. 244 e abbinate).

  Maurizio TURCO (PD), dichiara di non ritirare i trenta emendamenti di cui è firmatario. Non ritiene in questo modo di intralciare i lavori della Commissione, il cui dovere è quello di esaminare gli emendamenti.
  L'impianto delle sue proposte emendative parte dall'articolo 49 della Costituzione e dalla necessità di una sua attuazione. Il problema vero sono infatti a suo avviso le riforme da attuare e che non si vogliono fare, come quella legata alla disciplina dei partiti politici. La controprova è fornita dal parere dei relatori, che per esprimere il parere contrario hanno richiamato l'estraneità alla materia trattata di qualsiasi aspetto riguardante la disciplina dei partiti. Questa legge andava discussa dopo aver disciplinato, con la legge di attuazione dell'articolo 49, i partiti realmente democratici. Dopo la sua approvazione, invece, avremo dei partiti di stato, centralizzati, in cui la dimensione locale viene azzerata.
  Non è stata accettata l'impostazione di alcune proposte emendative di prevedere servizi e sgravi, perché la partitocrazia conosce solo il denaro.
  Invita la maggioranza a fare presto ad approvare la legge, sia alla Camera che al Senato, in modo che già dal 1o ottobre il suo partito possa iniziare la raccolta delle firme per il referendum abrogativo, per fare in modo che i cittadini si esprimano ancora una volta contro il finanziamento dei partiti.
  Osserva che la proposta di legge all'esame non è prevista dal programma del Governo Monti e non fa quindi parte di quelle misure impopolari ma necessarie per fronteggiare la crisi economica ma nasce dall'iniziativa di tre partiti. È rilevante poi l'entità del danno politico che questa proposta ha arrecato al dibattito democratico, dal quale è stato espulso ogni argomento, ad eccezione del denaro.
  Si dichiara in assoluto non contrario a rimborsi ma non per partiti le cui decisioni sono prese da un numero esiguo di persone.
  Rileva inoltre come il controllo dei mezzi di informazione sia dimostrato dai titoli di molti organi di stampa che parlano di riduzione del rimborso e non di reintroduzione del finanziamento pubblico. Gli stessi relatori hanno espresso parere contrario a un emendamento a sua firma finalizzato a dare ai cittadini spazi informativi per decidere quali partiti finanziare colo loro contributo. La conclusione è che non si vuole attuare l'articolo Pag. 2249 della Costituzione e non si vogliono dare ai cittadini dei partiti democratici.

  Maurizio TURCO (PD), intervenendo con riguardo al proprio articolo aggiuntivo 01.01 e preso atto del parere contrario espresso dai relatori, fa presente che nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, chiederà che sia inserito nel programma dei lavori della Commissione l'esame della propria proposta di legge, già presentata nella scorsa legislatura, di attuazione dell'articolo 39 della Costituzione.
  Sottolinea come la disposizione da lui proposta sia ciò che manca a questa legge: nel testo non viene infatti chiarito cosa s'intenda per partiti politici mentre con l'articolo aggiuntivo in questione si individua proprio la loro natura giuridica. Al contempo, si stabilisce che lo statuto di ogni partito politico debba, tra l'altro, indicare le modalità per assicurare che negli organi collegiali nessun genere sia rappresentato in misura superiore a due terzi, come proposto da altri emendamenti presentati. Rileva quindi come nel proprio articolo aggiuntivo vi siano le risposte alle questioni sollevate ma che di fatto non si vogliono affrontare. Ricorda oltretutto che il contenuto dell'articolo aggiuntivo 01.01 è analogo a quello della proposta di legge C. 506 Castagnetti recante attuazione dell'articolo 49 della Costituzione.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 1.11 volto a togliere finalmente il velo dell'ipocrisia sulla materia in discussione, facendo espressamente riferimento al termine «finanziamenti» anziché a quello di «contributi».

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 1.11.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il suo emendamento 1.26, che prevede che, per le elezioni dal 2008 al 2011, siano erogati ai partiti rimborsi esclusivamente per le spese effettivamente sostenute e documentate.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il suo emendamento 1.32, volto a mettere per iscritto in modo chiaro che il provvedimento in esame tratta di finanziamenti pubblici per i partiti.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che gli identici emendamenti Stracquadanio 2.1, Favia 2.2 e Rubinato 2.3, nonché gli emendamenti Favia 2.4, Cambursano 2.5, Giachetti 2.6 e Maurizio Turco 2.7 sono stati ritirati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Meroni 2.8 e approva l'emendamento 2.100 dei relatori.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il suo subemendamento 0.2.101.2, che reca una disciplina volta ad assicurare che il servizio pubblico radiotelevisivo soddisfi il diritto dei cittadini a conoscere per poter deliberare con cognizione di causa in campo politico, nonché per porre a disposizione dei partiti politici, al posto di risorse pubbliche, mezzi e servizi o agevolazioni fiscali o tariffarie.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Maurizio Turco 0.2.101.2 e approva l'emendamento 2.101 dei relatori, come risultante dai subemendamenti approvati.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che risultano così preclusi gli emendamenti Zeller 2.13, Moroni 2.14, Vassallo 2.15 Lanzillotta 2.21, Iapicca 2.16 e Maurizio Turco 2.17. Avverte inoltre che l'emendamento 2.18 è stato ritirato.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il suo emendamento 2.19.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 2.19.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il suo emendamento 4.8.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 4.8.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 4.12, volto a sopprimere una previsione del testo unificato che non ritiene in alcun modo condivisibile, in quanto fa riferimento a coloro «che abbiano almeno un rappresentante eletto alla Camera o al Senato o al Parlamento europeo o a un Consiglio regionale».

Pag. 31

  Maurizio TURCO (PD) ritira il proprio emendamento 4.12, riservandosi di presentarlo ai fini della discussione in Assemblea.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Volpi 4.01.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 5.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Maurizio Turco 5.4, approva l'emendamento 5.100 dei relatori e respinge gli emendamenti Maurizio Turco 5.7 e 5.8.

  Maurizio TURCO (PD), preso atto del parere dei relatori, ritira il proprio emendamento 5.11. Si sofferma quindi sul proprio emendamento 5.12, ricordando che tale formulazione era contenuta nella proposta Pag. 32Sturzo degli anni Cinquanta. Si prevede che anche i terminali dei partiti abbiano diritto alla propria soggettività: rileva in ogni modo come si trattava di altri tempi e di un'altra politica.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 5.12.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 5.13, con il quale si ritiene necessario specificare quanto, ad avviso dei relatori, sarebbe superfluo. Si precisano infatti una serie di divieti per i partiti, tra cui quelli di accettare i contributi di enti o banche di diritto pubblico o di interesse nazionale.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Maurizio Turco 5.13 e 5.14, nonché l'emendamento Favia 5.15.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 5.20, che istituisce presso la Corte dei conti una sezione del controllo sulle associazioni.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 5.20.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 5.24, che stabilisce che il controllo in questione avvenga, da parte della Corte dei conti, secondo le disposizioni previste per il controllo sulla gestione finanziaria degli enti sovvenzionati.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 5.24.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 5.25, che stabilisce sanzioni reali ed effettive anziché quelle «simulate» previste nel testo unificato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Maurizio Turco 5.25 ed approva l'emendamento 5.101 dei relatori.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 5.46 che amplia l'applicazione della norma agli esercizi finanziari dal 2008 al 2012.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 5.46.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento 8.2 che è rivolto al Governo affinché vengano recepiti i rilievi contenuti, a partire dal 1994, nei referti formulati dal collegio di controllo sulle spese elettorali costituiti presso la Corte dei conti sui consuntivi presentati dai rappresentati di partiti e movimenti politici, liste e gruppi di candidati. In tali referti ci sono infatti ampie illustrazioni, di particolare rilievo, con riguardo all'utilizzo delle risorse pubbliche.

  La Commissione respinge l'emendamento Maurizio Turco 8.2.

  Maurizio TURCO (PD) illustra il proprio emendamento Tit.1 volto ad eliminare ogni incertezza, anche nel titolo del provvedimento, in merito agli interventi che si stanno assumendo.

  La Commissione respinge l'emendamento Tit.1.

  Maurizio TURCO (PD) preannuncia che, pur nutrendo riserve sul testo presentato dal relatore, voterà a favore della sua adozione come testo base per permettere alla discussione di andare avanti.
  Riservandosi di proporre emendamenti alla luce di una più attenta riflessione, si limita a svolgere in questa fase due osservazioni. In primo luogo rileva che il testo contiene una definizione del partito politico che di fatto esclude tutta una serie Pag. 36di movimenti che svolgono a pieno titolo attività politica. Infatti vengono definiti come partiti politici soltanto quelli che partecipano alle elezioni, laddove è possibile prendere parte alla vita politica di un Paese senza partecipare alle elezioni.
  Quanto alle elezioni primarie, ritiene che, se si fa la scelta di prevederle, sia pure in modo facoltativo, occorre poi mettere i partiti nelle condizioni di svolgerle, ponendo a loro disposizione locali e personale. Diversamente, è preferibile non affrontare l'argomento. Osserva inoltre che non si comprende la ragione per la quale gli statuti dovrebbero essere trasmessi ai Presidenti delle Camere, e non invece al Ministero dell'interno.

Commissione 17 - Seduta del 23/05/2012

  Maurizio TURCO (PD) voterà per la sindacabilità, rimarcata l'evidente differenza con il caso da poco esaminato dalla Giunta e dall'Assemblea dell'on. Barani.

Commissione 01 - Seduta del 26/07/2012

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Governo, che ha insistito sulle prerogative spettanti allo Stato Città del Vaticano in relazione alla Basilica di san Paolo, laddove quest'ultima non ha in realtà nulla a che vedere con l'enorme complesso edilizio oggetto dell'atto di sindacato ispettivo: tale complesso, infatti, non fa parte del complesso della Basilica, anche se si trova nelle immediate vicinanze della stessa.
  Sottolinea che l'articolo 15 del Trattato del Laterano, richiamato dal sottosegretario Gullo nella sua risposta, non può interpretarsi nel senso che lo Stato Città del Vaticano possa costruire nuovi edifici nel territorio italiano senza il consenso dello Stato italiano, limitandosi l'articolo a sancire che gli edifici che sorgono sul territorio italiano godranno delle immunità proprie delle sedi degli agenti diplomatici di Stati esteri.

5-07138 Maurizio Turco: Magistratura italiana e IOR.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Governo, che, a suo avviso, si basa su un quadro informativo non aggiornato. Fa presente, infatti, che il Moneyval, l'organismo del Consiglio d'Europa affiliato al Gruppo di azione finanziaria internazionale, cui il sottosegretario Gullo ha fatto riferimento nella parte finale della sua risposta, si è riunito, circa quindici giorni fa, per valutare l'adeguatezza del sistema antiriciclaggio vaticano, senza che alla riunione prendesse parte alcun rappresentante dello Stato italiano. Nella risposta, inoltre, si fa riferimento a una normativa che è stata modificata e le cui modifiche sono state oggetto di critica proprio da parte del Moneyval.
  Esprime quindi l'avviso che l'Italia sbagli a considerare lo Stato Città del Vaticano come un qualunque altro Stato estero, in quanto la Città del Vaticano è una monarchia assoluta nella quale il sovrano detiene tutti i poteri e può ingerirsi, con facoltà di decisione ultima, in ogni attività interna. In tale ordinamento, non ha evidentemente senso prevedere un'autorità di controllo antiriciclaggio, dal momento che questa, come si è poi dimostrato, non ha autonomia.
  Prende atto che di questo evidentemente la Repubblica italiana non intende interessarsi, considerato che, come già detto, alla riunione del Moneyval su questo tema non ha inviato propri rappresentanti.

5-07142 Maurizio Turco: Anniversario dei Patti Lateranensi 2012.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo.

5-07146 Maurizio Turco: Direzione dei servizi di sicurezza e protezione civile della Città del Vaticano.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo. Sottolinea la gravità del fatto che un ufficiale della Guardia di finanza italiana, il quale ha prestato servizio per il SISDE, possa diventare il responsabile globale della sicurezza di uno Stato estero: si tratta di un fatto che non sarebbe probabilmente consentito con altri Stati esteri, ma viene tollerato con la Città del Vaticano: questo, a suo avviso, perché probabilmente qualche Governo ancora confonde tra il Vaticano come potere spirituale, e quindi come Santa Sede, e il Vaticano come lo Stato estero Città del Vaticano.

Commissione 01 - Seduta del 01/08/2012

  Maurizio TURCO (PD) ritiene che la Commissione affari costituzionali non possa non rilevare come il termine della delega di cui lo schema in esame costituisce l'attuazione sia ormai scaduto e come la proroga prevista dal comma 2 dell'articolo 1 della legge di conversione del decreto-legge n. 79 del 2012 sia incostituzionale, avendo la Corte costituzionale chiarito nella sentenza n. 22 di quest'anno l'incostituzionalità della prassi di introdurre nei decreti-legge in sede di conversione disposizioni estranee all'oggetto proprio dei decreti stessi. Quanto al merito della questione politica, ricorda come il Governo proroghi ormai da anni senza fornire spiegazioni il commissariamento della Croce rossa. Preannuncia pertanto il proprio voto contrario sulla proposta di rilievi del relatore, qualora essa non sia riformulata con la soppressione degli ultimi due periodi.

  Maurizio TURCO (PD) ribadisce che l'inserimento di una proroga di delega legislativa in un disegno di legge di conversione di un decreto-legge è incostituzionale alla luce dei chiarimenti resi dalla sentenza n. 22 del 2012.

  Maurizio TURCO (PD) chiede che la votazione della proposta di rilievi del relatore avvenga per parti separate, nel senso che gli ultimi due periodi della stessa siano posti in votazione separatamente.

Commissione 01 - Seduta del 07/08/2012

  Maurizio TURCO (PD), replicando, sottolinea che la sua interrogazione risale a tre anni fa, quando il colonnello De Caprio era ancora senza scorta. Si dichiara parzialmente insoddisfatto perché il sottosegretario non ha risposto alla parte dell'interrogazione in cui si chiedeva quali provvedimenti fossero stati presi nei confronti del delegato nazionale del Cocer, Alessandro Rumore, che aveva dichiarato con un comunicato stampa che 120 carabinieri del Nucleo scorte di Palermo avevano Pag. 5deciso di scortare a turno il colonnello De Caprio. Preannuncia al proposito la presentazione di un'altra interrogazione.

5-07117 Maurizio Turco: Affermazioni del banchiere Fiorani sull'acquisto di una quota della Cassa Lombarda di proprietà dello Stato Città del Vaticano.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara del tutto soddisfatto sia perché per la prima volta il Governo italiano riconosce che lo IOR non vada annoverato tra gli organismi della curia romana, sia perché si riconosce che i Patti Lateranensi possano essere oggetto di revisione se viene riconosciuta la loro incompatibilità con la normativa comunitaria. Ritiene che sulla base della risposta del sottosegretario possa essere avviato un proficuo lavoro in tal senso.

Commissione 0810 - Seduta del 14/08/2012

  Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Fabio EVANGELISTI (IdV), Ermete REALACCI (PD), Ludovico VICO (PD), Fabrizio CICCHITTO (PdL), Raffaella MARIANI (PD), Stefania PRESTIGIACOMO (PdL), Arturo IANNACCONE (Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia), Benedetto DELLA VEDOVA (FLpTP), Lorenzo CESA (UdCpTP), Maurizio TURCO (PD), Alessandro BRATTI (PD), Francesco BARBATO (IdV), Andrea LULLI (PD) e Sergio Michele PIFFARI (IdV).

Commissione 17 - Seduta del 19/09/2012

  Maurizio TURCO, relatore, espone che la domanda in titolo inerisce a un'azione civile risarcitoria intentata per 150 mila euro da Altero Matteoli. Il processo pende innanzi al tribunale di Vicenza. Il sen. Matteoli si duole di un'intervista resa dal collega Conte e pubblicata il 21 ottobre 2011 sul Fatto Quotidiano. In tale intervista, il collega Conte narrava delle sollecitazioni che gli sarebbero pervenute in prossimità del voto sulla mozione di sfiducia al Governo Berlusconi del 14 dicembre 2010. Nell'occasione, egli avrebbe riferito sostanzialmente di essere stato sottoposto a un «ricatto morale» da parte dei ministri La Russa, Meloni e Matteoli i quali gli rammentavano che l'opzione della deputata Gardini per il Parlamento europeo, fatto che gli aveva consentito il subentro come deputato, era dovuta alle loro premure. Di qui la pretesa che egli non «tradisse», restasse fedele al PdL e non votasse la sfiducia. Secondo il sen. Matteoli, queste affermazioni sarebbero false e offensive giacché l'implicito dell'intervista sarebbe che il sen. Matteoli non sia una «persona perbene». Ricorda che nella seduta dell'11 luglio 2012 la Giunta unanimemente concordò di sollecitare una composizione stragiudiziale e in tal senso il Presidente della Giunta Castagnetti ha inviato lettere alle parti. Il sen. Matteoli, per il tramite dei suoi difensori, ha dichiarato che egli sarebbe ragionevolmente incline ad accettare un sincero gesto di scuse da parte dell'on. Conte e che tali scuse sarebbero particolarmente apprezzate ai fini di una composizione della vertenza. L'on. Conte non ha fatto pervenire per iscritto le sue determinazioni, riservandosi di farle conoscere alla Giunta in sede di audizione.
  In via generale, crede che la vicenda abbia un saldo ancoraggio parlamentare, giacché il voto di fiducia ottenuto per soli tre voti dal Governo Berlusconi il 14 dicembre 2010 fu un evento cruciale della legislatura in corso, su cui quasi tutti i parlamentari hanno espresso la loro opinione, anche facendo riferimento al cosiddetto «mercato dei voti».
  Ricorda per esempio il caso dell'on. Gino Bucchino, che pubblicamente dichiarò di essere stato contattato e di aver ricevuto offerte per cambiare orientamento di voto. Sulla Stampa del 25 febbraio Pag. 182011, a pag. 12, si riporta che tale Graziani avrebbe agito per conto di Denis Verdini per offrire danaro e la rielezione a Bucchino. Il collega Mario Pepe (allora del gruppo IR) avrebbe smentito il Bucchino dicendo che questi non era mai stato nell'elenco dei «malpancisti» da reclutare (secondo il Quotidiano Nazionale-Resto del Carlino, la frase esatta di Pepe sarebbe stata «Bucchino non è mai stato nell'elenco dei reclutabili»), implicitamente confermando che un elenco ci fosse. L'ex Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, a sua volta, per come riporta Repubblica della stessa data, non si stupì affatto della notizia dicendo che «se volete ve ne porto altri 20, di questi esempi». Denis Verdini dichiarò che era tutto falso ma non risulta che arrivò mai a sporgere querela nei confronti del collega Bucchino. Sul Sole24ore dello stesso 25 febbraio 2011 risulta che un altro esponente di FLI, il collega Aldo Di Biagio, sostenne che i fatti narrati da Bucchino, qualora confermati, sarebbero stati gravi e avrebbero recato un danno al Paese. Fa inoltre presente che Giorgio Conte aderì al gruppo di FLI e quindi risulta impegnativa per la sua posizione parlamentare la dichiarazione di voto di Italo Bocchino, il quale fece esplicito riferimento – proprio il 14 dicembre 2010 – alle accuse reciproche di tradimento che le varie anime dell’ex centrodestra si lanciarono in quei giorni. Dalle accuse di Bucchino scaturì un'inchiesta che poi fu archiviata. In definitiva, Giorgio Conte – il quale prese parte alla votazione nell'aula della Camera dei deputati il 14 dicembre 2010 – non ha fatto molto di più che divulgare sul Fatto Quotidiano il contenuto del suo voto (che risulta dal resoconto stenografico della seduta) e le motivazioni che lo hanno guidato.
  Si riserva comunque di avanzare una proposta all'esito della discussione, anche alla luce del fatto che il sen. Matteoli è l'unico che si duole in giudizio tra i tre ministri che – nella sua ipotesi – sarebbero stati offesi dal Conte e che egli chiama in giudizio solo il deputato Conte e non anche la testata giornalistica.
  (Viene introdotto il deputato Giorgio Conte).

  Maurizio TURCO (PD), relatore, precisato che non è compito della Giunta indagare su dettagli di fatto, quasi a svolgere il processo civile, crede che i fatti attengano a vicende parlamentari notorie e quindi propone l'insindacabilità, la quale peraltro si collocherebbe in un ampio solco di precedenti di questa Giunta.

  Maurizio PANIZ (PD), chiarito di essere legato all'on. Conte da un consolidato rapporto di amicizia, rammenta di essere sempre stato favorevole a soluzioni stragiudiziali di simili vertenze, tanto più in un caso come questo che pone oggettivamente la Giunta in imbarazzo. Esso ripropone l'annoso tema della ricerca del nesso funzionale, vuoi nel dato tecnico di un pregresso atto tipico, vuoi nel più elastico concetto della partecipazione alla vita del gruppo parlamentare. Premesso che non si sottrarrà al dovere di esprimersi nel merito della proposta del relatore, tuttavia intravede ancora spazi per un autorevole intervento del Presidente della Giunta, eventualmente affiancato dal relatore Turco, volto a prospettare alle parti l'esigenza di una composizione bonaria. Chiede pertanto al Presidente Castagnetti di considerare questa ipotesi.

Commissione 05 - Seduta del 20/09/2012

  Il sottosegretario Vieri CERIANI fa presente che il Governo non è in grado di rispondere al momento alle interrogazioni presentate dall'onorevole Maurizio Turco e chiede un rinvio per poter svolgere i necessari approfondimenti.

  Maurizio TURCO (PD), nel sottolineare come le interrogazioni in discussione risalgano al 2010 e come esse, originariamente presentate in Assemblea, siano state sollecitate per ben quindici volte, rileva che il Governo ha avuto un tempo più che congruo per definire la risposta, che, a suo avviso, dovrebbe essere semplicemente affermativa rispetto ai quesiti posti. In ogni caso chiede al presidente di iscrivere nel calendario dei lavori della prossima settimana lo svolgimento delle medesime interrogazioni.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, accoglie la richiesta dell'onorevole Maurizio Turco e rinvia lo svolgimento delle interrogazioni in esame ad altra seduta da convocare nella settimana successiva.

  La seduta termina alle 12.55.

Pag. 41

Commissione 04 - Seduta del 26/09/2012

  Maurizio TURCO (PD) replica evidenziando come la risposta fornita dal Governo non rechi elementi di informazione ulteriori rispetto a quelli già in suo possesso. Sottolinea come il problema che ha ispirato l'interrogazione riguardi le attività svolte dai militari soci fondatori dell'associazione carabinieri in servizio Podgora, che ha ottenuto anche altri affidamenti per il medesimo servizio, poi revocati in sede giudiziaria. Si rammarica, quindi, che anche quest'ultimo tentativo di dialogo e di stimolo a risolvere la questione in via preventiva non abbia sortito esiti positivi e, pertanto, si attende che la vicenda venga affrontata e risolta in altre sedi.

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5-07516 Farina Coscioni: Sull'esclusione dei posti afferenti al Corpo sanitario nei bandi di concorso per ufficiali di ruolo speciale.

  Maurizio TURCO (PD), replicando in qualità di cofirmatario, esprime insoddisfazione per la risposta fornita dal rappresentante dell'Esecutivo. Osserva, infatti, che le disposizioni della legge n. 43 del 2006 – che prevede l'articolazione del personale infermieristico per offrire livelli assistenziali adeguati ai bisogni di salute in diversi livelli della professione, fino al livello di coordinamento e dirigenziale – risultano non applicate pur essendo state recepite all'articolo 212 del codice dell'ordinamento militare.
  La disciplina infermieristica è tradizionalmente e universalmente considerata un settore a sé stante, anche a livello accademico e militare, tanto da avere scuole, corpi e ruoli ben distinti. A differenza degli italiani, gli infermieri militari delle nazioni aderenti alla NATO (come ad esempio la Spagna e il Regno Unito) e anche di altre nazioni con le quali il nostro Paese è impegnato nei vari teatri operativi, sono inquadrati nel ruolo States Army Medical Command. Anche il capo di tutti servizi sanitari militari degli Stati Uniti è un ufficiale generale infermiere.
  Attualmente, invece, nel settore militare, ad eccezione di casi sporadici, proprio per la conformazione in ruoli alquanto anomala, nonché per limiti di età stringenti superati da quasi tutti gli infermieri, tale possibilità di progressione di carriera non è possibile, così come viene pregiudicata la possibilità di erogare un'assistenza infermieristica migliore. Sarebbe quindi necessario che le Forze armate si adoperino per dare agli infermieri il ruolo che meritano per competenze e autonomia professionale, ivi compresa la totale riarticolazione dei ruoli del personale sanitario tale da consentirne l'ingresso nel ruolo ufficiali.
  In conclusione, auspica che nel corso della discussione dell'atto di Governo n. 500, recante ulteriori modifiche e integrazioni al decreto legislativo n. 66 del 2010 (Codice dell'ordinamento militare) possano essere accolte le istanze che il presente atto di sindacato ispettivo ha posto all'attenzione dell'Amministrazione della difesa.

Commissione 05 - Seduta del 27/09/2012

  Maurizio TURCO (PD) osserva che per ottenere una risposta non particolarmente complessa sono stati necessari due anni e quindici solleciti. In ogni caso, rileva che la risposta fornita dal rappresentante del Governo non coincide pienamente con quella resa dalla Commissione europea ad un analogo atto di sindacato ispettivo presentato presso il Parlamento e si riserva, pertanto, di approfondirne meglio il contenuto.

Commissione 07 - Seduta del 02/10/2012

  Maurizio TURCO (PD) replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, in quanto numerosi tribunali del lavoro hanno già puntualmente smentito quanto affermato dal Ministero, ossia che gli insegnanti di religione cattolica non godano di un particolare «privilegio professionale ed economico». Osserva, infatti, che i docenti precari non di religione cattolica subiscono un'ingiustificata discriminazione rispetto ai docenti precari di religione cattolica, gli unici che maturano, oltre agli scatti biennali di anzianità, anche una progressione economica di carriera, dopo quattro anni di insegnamento, con classi di stipendio corrispondenti all'80 per cento di quelle attribuite ai docenti laureati di ruolo, secondo quanto previsto dalla legge n. 312 del 1980. Auspica, pertanto, un tempestivo intervento del Governo volto a porre termine fine a tale sperequazione nei confronti dei docenti non di ruolo, da un lato rispetto ai docenti con contratto a tempo indeterminato, dall'altro rispetto agli insegnanti non di ruolo di religione.

5-07190 Siragusa: Sui fatti accaduti al Conservatorio musicale Antonio Scontrino di Trapani.

Commissione 01 - Seduta del 10/10/2012

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Fabio MERONI (LNP) e Mario TASSONE (UdCpTP), Maurizio TURCO (PD) e Doris LO MORO (PD).

Commissione 04 - Seduta del 16/10/2012

  Maurizio TURCO (PD), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta che non tiene conto di quanto ormai accertato a livello scientifico e della necessità di superare pregiudizi antiquati. Non appare assolutamente accettabile che si interpreti in senso favorevole alle posizioni assunte dalla Difesa alcuni passi della sentenza della Corte costituzionale concernente il giudizio di legittimità costituzionale sull'articolo 6 della legge n. 135 del 1990.
  Evidenzia come i codici di condotta e le raccomandazioni predisposte a livello internazionale vietino l'obbligo di effettuare il test HIV anche con riguardo al personale delle Forze armate e, pertanto, ribadisce come la Difesa – richiedendo nei bandi concorso sia interni che esterni l'obbligo della presentazione del test – continui ad operare in maniera contraria alle leggi e alle raccomandazioni internazionali.

5-07481 Maurizio Turco: Sulla partecipazione dell'associazione carabinieri in servizio Podgora alla gara per la somministrazione di vivande a mezzo di distributori automatici presso le caserme dei carabinieri del Comando legione Toscana e sulle eventuali iniziative da assumere.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che riproduce integralmente i contenuti di un suo analogo atto di sindacato ispettivo.

5-07484 Maurizio Turco: Sulla gara per la somministrazione di vivande a mezzo di distributori automatici presso le caserme dei carabinieri del Comando legione Lazio e sull'affidamento dell'appalto all'associazione carabinieri in servizio Podgora.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che, oltretutto, interviene dopo più di due anni dalla presentazione dell'atto di sindacato ispettivo.
  Peraltro, si eludono le vere problematiche evidenziate nell'interrogazione, mentre ci si sofferma sopra un aspetto – quello relativo ai distributori automatici – che è del tutto marginale. La risposta, infatti, non approfondisce le questioni sulla legittimità dell'associazione Podgora a svolgere attività commerciali, così come non dice nulla sull'eventuale incompatibilità da parte dei soci fondatori o di associati con altre cariche, quali lo svolgimento di funzioni di delegato della rappresentanza militare dei carabinieri o di consigliere comunale.

Commissione 02 - Seduta del 18/10/2012

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita. Rileva, in particolare, come il rappresentante del Governo abbia precisato che lo IOR è un ente della Santa Sede che pertanto gode delle guarentigie previste dall'articolo 11 del Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, mentre pochi giorni addietro il Governo, presso la Commissione Affari costituzionali della Camera, ha affermato esattamente il contrario e, cioè, che lo IOR non godrebbe di quelle guarentigie, aprendo sostanzialmente la possibilità di una rilettura degli ultimi 50 anni della storia Italiana. Ritiene inoltre inaccettabile che risulti impossibile reperire talune richieste di rogatoria, ritenendo che questo costituisca la prova di una grave disattenzione verso la ricostruzione storica e processuale di fatti di primaria rilevanza per la storia del Paese.

5-07386 Bernardini: Sulla sistemazione dei detenuti del penitenziario di Ferrara e sulle condizioni della struttura in seguito al recente terremoto in Emilia Romagna.

Commissione 02 - Seduta del 31/10/2012

  Maurizio TURCO (PD), replicando, sottolinea, in primo luogo, come l'interrogazione sia stata presentata tre anni fa. Si dichiara quindi non solo insoddisfatto ma, addirittura, stupefatto della risposta fornita dal Governo, atteso che tutto il fenomeno del pentitismo si basa sulle dichiarazioni de relato, alle quali sembra che solo in questo caso non si possa attribuire rilevanza ai fini dell'avvio di specifiche indagini, relative a fatti gravi, che comportano la violazione della legalità sia nazionale che internazionale.

5-07137 Maurizio Turco: Sulle richieste di rogatorie nei confronti dello Stato Città del Vaticano riguardanti l'omicidio di Roberto Calvi, sulle indagini della procura di Roma sui rapporti sospetti tra lo IOR e alcune banche italiane.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta.

5-07145 Maurizio Turco: Sull'accertamento di attività investigative o di intercettazione da parte di personale dello Stato Città del Vaticano in territorio italiano nei confronti di un cittadino italiano.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Governo, dalla quale sembra quasi potersi evincere che non esista il principio di obbligatorietà dell'azione penale, posto che non si ritiene di dover intervenire persino di fronte ad un fatto noto. Evidenzia, inoltre, come la risposta sia imprecisa e generica, soprattutto con riguardo allo specifico quesito relativo agli strumenti dei quali dispongano le autorità italiane per evitare indebite intercettazioni sul territorio italiano da parte di uno Stato estero.

5-07387 Bernardini: Sulle criticità igienico-sanitarie del carcere di Bari.

Commissione 07 - Seduta del 15/11/2012

  Maurizio TURCO (PD), preannunciando la propria insoddisfazione, si riserva di replicare sull'interrogazione in discussione nell'ambito della sua replica alla interrogazione n. 5-07128.

5-07127 Maurizio Turco: Sul bilancio della società ARCUS – Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura.

  Maurizio TURCO (PD), preannunciando la propria insoddisfazione, si riserva di replicare sull'interrogazione in discussione nell'ambito della replica all'interrogazione n. 5-07128.

5-07128 Maurizio Turco: Sul bilancio della società ARCUS – Basilica di Pompei.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto delle risposte fornite dal rappresentante del Governo alla interrogazione in oggetto e alle interrogazioni n. 5-07120 e n. 5-07127, vertenti su analoga materia, risposte che precisa giungono a distanza di due anni dalla presentazione dei relativi atti di sindacato ispettivo, dopo svariati solleciti rivolti al Governo per ottenere la risposta. Osserva, in particolare, come si chiedesse nelle interrogazioni se il dottor Balducci e il dottor De Lise avessero, quali funzionari dello Stato italiano, comunicato ovvero chiesto l'autorizzazione per far parte di un dicastero della curia romana della Santa Sede ovvero se gli stessi, nell'espletamento degli orari di ufficio, si fossero occupati di questioni della Santa sede o di enti dipendenti o collocati alla stessa. Rileva come a tali domande il rappresentante del Governo non fornisca alcuna risposta, evitando altresì di fornire indicazioni circa i rapporti relativi al Governo e la Santa Sede e Città del Vaticano in merito a tali problematiche. Ricorda, fra l'altro, come anche l'attuale sottosegretario Massimo Mari si trovasse in una di tali condizioni e che solo dopo un'apposita interrogazione parlamentare abbia lasciato tali incarichi a seguito dell'accettazione dell'incarico di sottosegretario nell'attuale Esecutivo. Lamenta quindi, in conclusione, l'atavica abitudine del ministro ad eludere le domande che vengono poste negli atti di sindacato ispettivo del Parlamento.

5-07188 Zazzera: Sulla comparazione delle qualifiche per accedere a posizioni accademiche.

Commissione 17 - Seduta del 21/11/2012

  Maurizio TURCO (PD) non sa se sia corretto chiamare «intimidazione» la citazione per danni in titolo, ma ritiene si tratti senz'altro di un caso di molestia giudiziaria. Di fronte a tanto accanimento voterà a favore della proposta del relatore.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, ricorda che nella seduta del 7 novembre ebbe a rendere comunicazioni su una causa penale pendente innanzi al giudice di pace di Roma su querela del deputato Maurizio Turco nei confronti di Aldo Di Biagio, in ordine a fatti che sono suscettibili di due diverse interpretazioni. Nel lasciare a tutti i componenti il tempo per farsi un'idea sulla questione, aveva anche registrato il consenso unanime della Giunta su un ulteriore tentativo di conciliazione. Ha inviato le relative lettere alle parti e attende una risposta. Per completezza, informa che, in esito all'udienza dello stesso 7 novembre 2012, il giudice ha disposto un rinvio della causa al 20 febbraio 2013.

  La seduta termina alle 10.30.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

DOMANDE DI DELIBERAZIONE IN MATERIA DI INSINDACABILITÀ:

SEGUITO DELL'ESAME DELLA DOMANDA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ AVANZATA DALLA DEPUTATA PAOLA GOISIS, NELL'AMBITO DI UN PROCEDIMENTO PENALE PENDENTE PRESSO L'AUTORITÀ GIUDIZIARIA DI PADOVA (PROC. N. 15533/07 RGNR) (REL.: SANTELLI)

SEGUITO DELL'ESAME DELLA DOMANDA DI DELIBERAZIONE IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ NEL PROCEDIMENTO CIVILE NEI CONFRONTI DEL DEPUTATO SILVIO BERLUSCONI PENDENTE PRESSO IL TRIBUNALE DI CAGLIARI (ATTO DI CITAZIONE DEL DOTTOR RENATO SORU) (REL.: BIANCONI)

Commissione 01 - Seduta del 22/11/2012

  Maurizio TURCO (PD) ritiene che non sia possibile stabilire per legge dei criteri per l'istituzione delle autorità portuali e, al tempo stesso, prevedere che anche chi non vi rientra viene comunque qualificato come tale per espressa disposizione di legge.

  Maurizio TURCO (PD) ricorda come l'esame degli emendamenti presentati al testo unificato elaborato dal relatore dovesse avere luogo circa due mesi fa ma continue assenze del relatore e, da ultimo, del Governo, hanno portato la Commissione a rinviare l'esame degli stessi.

  Maurizio TURCO (PD) informa la Commissione di aver scritto al Presidente della Camera per segnalargli una recente sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha accertato la violazione, da parte della Bulgaria, dell'articolo 3 del protocollo addizionale n. 1 in materia di diritto a libere elezioni. Ritiene che la sentenza sia rilevante anche per l'Italia e chiede che possa essere oggetto di una discussione.

  Jole SANTELLI, presidente, fa presente che la lettera del deputato Turco è stata inoltrata dal Presidente della Camera alla presidenza della Commissione e che di essa sarà data comunicazione nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Commissione 01 - Seduta del 05/12/2012

  Maurizio TURCO (PD), cofirmatario, replicando si dichiara del tutto insoddisfatto. Osserva che i vigili del fuoco saranno delusi nell'apprendere che esiste un sistema di sicurezza più idoneo di quello attualmente in uso, ma che sarà utilizzato a partire dalla prossima fornitura. Sottolinea che i vigili del fuoco rimasti ustionati erano vigili del fuoco esperti e che, quindi, non regge l'ipotesi che gli incidenti in questione siano stati causati dalla loro imperizia.
  In ogni caso, la notizia di un nuovo bando per la fornitura di guanti è senz'altro una rilevante novità che risponde parzialmente ai quesiti posti nell'interrogazione che non sono solo degli interroganti ma ancora di più dei vigili del fuoco.

5-05262 Marco Carra: Su una procedura selettiva per l'assunzione di Vigili del fuoco.

  Donato BRUNO, presidente, avverte che, constatata l'assenza dell'onorevole Livia Turco, s'intende che abbia rinunciato all'interrogazione in titolo.
  Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.45.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 5 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

  La seduta comincia alle 15.50.

Disposizioni concernenti l'etichettatura dei farmaci contenenti gliadina a tutela delle persone affette dal morbo celiaco.
Nuovo testo C. 4894 Palagiano.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

Commissione 01 - Seduta del 11/12/2012

  Maurizio TURCO (PD) riferisce che ai cittadini italiani residenti in Belgio è pervenuta nei giorni scorsi una comunicazione del consolato italiano con la quale li si avverte che saranno chiamati a votare nel mese di aprile 2013. Considerato che la data delle elezioni non è stata ancora stabilita formalmente, ritiene che il Governo dovrebbe spiegare l'accaduto in una prossima seduta.

  Il sottosegretario Carlo DE STEFANO si riserva di approfondire le questioni segnalate dai deputati Fiano e Turco e di riferire eventualmente alla Commissione.

  La seduta termina alle 12.30.

SEDE LEGISLATIVA

  Martedì 11 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Donato BRUNO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Carlo De Stefano.

  La seduta comincia alle 13.05.

Pag. 171

Sulla pubblicità dei lavori.

  Maurizio TURCO (PD) preannuncia la propria astensione dalle votazioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli 1, 2 e 3 del testo base.

  Maurizio TURCO (PD) preannuncia la propria astensione dalle votazioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli da 1 a 30 della proposta di legge.

  Maurizio TURCO (PD) preannuncia la propria astensione dalle votazioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli da 1 a 28 della proposta di legge.

Commissione 04 - Seduta del 12/12/2012

  Maurizio TURCO (PD), pur dando atto al rappresentante del Governo di aver affrontato la questione sollevata nell'atto di sindacato ispettivo a differenza di quanto avvenuto in altre occasioni e particolarmente con il precedente Governo, si dichiara comunque insoddisfatto della risposta.

5-07724 Maurizio Turco: Sugli impianti di potabilizzazione istallati sulle unità navali militari di ultima generazione.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal Governo alla sua interrogazione.

5-08148 Contento: Sull'istanza presentata dal comune di Maniago per l'utilizzazione di una parte del terreno demaniale dell'area del condominio Baldassarre.

Commissione 06 - Seduta del 12/12/2012

  Maurizio TURCO (PD), replicando, esprime soddisfazione solo per il fatto che, non avendo il Governo fatto pervenire alcuna risposta alle numerose interrogazioni presentate in materia, il Presidente della Camera ha accolto la richiesta formulata Pag. 98dall'interrogante ai sensi dell'articolo 134, comma 2, del regolamento di porre immediatamente l'interrogazione all'ordine del giorno della Commissione. In tale contesto rileva come l'interrogazione stessa presupponga, in un certo senso, i fatti segnalati e le richieste di chiarimento contenuti nei predetti precedenti atti di sindacato ispettivo, cui il Governo non ha ancora risposto, in merito all'operatività nel territorio italiano dell'Istituto per le opere di religione (IOR).
  Sottolinea, quindi, come il Sottosegretario si sia limitato, in questa sede, a dare conto di quanto comunicato dalla Banca d'Italia, la quale ha precisato di non avere autorizzato lo IOR ad operare sul territorio della Repubblica italiana tramite succursali, ovvero in regime di prestazione di servizi senza stabilimento.
  A tale proposito, fa presente che lo svolgimento dei citati altri atti di sindacato ispettivo, presentati in precedenza, avrebbe consentito agli interroganti di evidenziare fatti alla luce dei quali sarebbe oggi palese l'inconsistenza della risposta fornita dal Sottosegretario, che considera pertanto del tutto insoddisfacente.
  Chiede, pertanto, che siano sollecitamente poste all'ordine del giorno della Commissione, come richiesto dal Presidente della Camera, anche le altre interrogazioni cui ha fatto riferimento.

  Cosimo VENTUCCI, presidente, con riferimento alle osservazioni espresse dal deputato Turco sottolinea, in primo luogo, come alla Commissione non sia pervenuta alcuna richiesta di porre all'ordine del giorno interrogazioni a prima firma dello stesso deputato, diverse da quella svolta oggi. Si riserva, comunque, di segnalare al Presidente della Commissione la richiesta avanzata nel corso della seduta odierna.
  Segnala, peraltro, come la Commissione stessa abbia svolto, lungo l'intero arco della Legislatura, un'intensa attività di sindacato ispettivo, svolgendo ogni settimana interrogazioni a risposta immediata.

  La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 12 dicembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Cosimo VENTUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 14.50.

7-01035 Barbato: Revisione della politica tributaria.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Commissione 17 - Seduta del 13/12/2012

  Maurizio TURCO (PD) voterà a favore delle proposte della relatrice, ipotizzando che siano stati proprio gli uffici della Camera a suggerire all'on. Colombo di espungere dall'atto ispettivo la frase di cui si discute, peraltro sulla base di una circolare che risale alla Presidenza Pivetti.

  Maurizio TURCO (PD) concorda interamente con le proposte del Presidente, osservando tuttavia che l'Ufficio di Presidenza, in materia di sanzioni, non sempre raggiunge risultati condivisibili e ragionevoli.

Commissione 07 - Seduta del 18/12/2012

  Maurizio TURCO, replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta che giunge con estremo ritardo da parte del Ministero, evidenziando come permanga da parte dello Stato la rinuncia a disciplinare le modalità di insegnamento della religione, rimettendo alla CEI la decisione esclusiva al riguardo.

5-07613 De Pasquale: Sull'incarico del signor Antonio Corsi presso il MIBAC.

  Maurizio TURCO, replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatto della risposta.

5-08049 Siragusa: Sull'attività lavorativa di modelli viventi presso Accademie e licei artistici.

Commissione 01 - Seduta del 19/12/2012

  Maurizio TURCO (PD), nel ricordare che la raccolta delle firme serve a verificare in via preliminare che i movimenti politici che intendono presentarsi alle elezioni abbiano un qualche seguito nel corpo elettorale, sottolinea come il numero delle sottoscrizioni richieste sia di per sé alto – come viene riconosciuto nella stessa relazione introduttiva, che parla delle «numerosissime sottoscrizioni richieste dalla legge» – e rimanga comunque spropositatamente alto anche a seguito dell'adozione del decreto-legge in esame, che riduce il numero delle firme da raccogliere, ma non in misura proporzionale alla diminuzione di tempi della campagna elettorale, costringendo quindi i movimenti politici ad uno sforzo assai più gravoso di quello richiesto normalmente.
  Rilevato che nella relazione di accompagnamento del disegno di legge in titolo si legge che «le forze politiche, tenute alla raccolta delle firme per le prossime consultazioni politiche, non hanno presumibilmente avviato tale adempimento con il dovuto anticipo, perché si era in attesa dell'approvazione delle nuove regole introdotte dalla auspicata riforma del sistema elettorale», osserva che tale passaggio mette per tabulas che c'era la volontà di modificare la legge elettorale alla fine della legislatura, il che costituisce una aperta violazione dei ripetuti richiami del Consiglio d'Europa alla elementare regola di democrazia secondo cui non si può modificare la legge elettorale nell'ultimo anno della legislatura. Ricorda, ancora, che da ormai cinque anni non sono assicurati a tutti i movimenti politici gli spazi di tribuna previsti dalla legge e che il controllo degli organi deputati è di fatto inesistente.
  Nel ricordare come nel 2008, quando si modificò la legge elettorale all'ultimo momento, si previde l'esonero dalla raccolta Pag. 33delle sottoscrizioni per i movimenti politici che fossero presenti in almeno una Camera con due rappresentanti eletti, esprime l'avviso che sia incongruo prevedere oggi, con tempi di campagna elettorale più brevi, una agevolazione soltanto per i partiti e movimenti politici che alla data di entrata in vigore del decreto siano costituiti in gruppo parlamentare almeno in una delle Camere e che quindi abbiano eletto almeno venti deputati o dieci senatori.
  Chiede infine di posticipare il termine di presentazione delle sottoscrizioni e di assicurare nella campagna elettorale la parità delle condizioni di partenza, evitando il più possibile di escludere qualcuno dalla competizione elettorale.

  Maurizio TURCO (PD) ritiene necessario che siano garantiti tempi adeguati per la presentazione degli emendamenti in Assemblea.

Commissione 04 - Seduta del 19/12/2012

  Maurizio TURCO (PD), ringrazia il Governo per aver fornito risposta a numerosi atti di sindacato ispettivo da lui sollecitati. Si tratta di un merito di questo Esecutivo, ben diverso da quello precedente, che tuttavia non permette di portare ad un livello accettabile la percentuale delle interrogazioni parlamentari evase. Purtuttavia si dichiara insoddisfatto delle risposte ricevute.

5-07485 Maurizio Turco: Sulla gestione del servizio di distributori automatici di bevande nella Legione dei Carabinieri Lazio e sui relativi intendimenti del Governo.

  Maurizio TURCO (PD), richiama le valutazioni già espresse con riguardo al precedente atto di sindacato ispettivo.

5-07486 Maurizio Turco: Sulle notizie stampa relative all'associazione Carabinieri in servizio Podgora e sulle iniziative che il Governo intende assumere in merito.

  Maurizio TURCO (PD), richiama le valutazioni già espresse con riguardo al precedente atto di sindacato ispettivo.

5-07506 Maurizio Turco: Sulle vicende connesse al rinnovo del contratto economico 2008-2009 del comparto sicurezza difesa.

  Maurizio TURCO (PD), richiama le valutazioni già espresse con riguardo al precedente atto di sindacato ispettivo.

5-07477 Maurizio Turco: Sul trasferimento del comandante della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige, generale Finelli.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta, che non affronta il punto principale della sua interrogazione. Ricorda, infatti, che il generale Finelli si è assunto la responsabilità di denunciare fatti che, dopo alcuni anni, si sono dimostrati fondati in sede giudiziaria. Nonostante ciò, è stato trasferito d'ufficio dall'Amministrazione della Difesa, con evidente scopo punitivo e con l'intento di fare mobbing sul soggetto in questione. Dalla risposta non emerge alcuna volontà né di riparare al torto subito dal generale, né di riconoscergli alcun merito per il coraggio dimostrato né di voler verificare le responsabilità dei comandanti Pag. 86che hanno posto in essere la condotta descritta.

5-08614 Maurizio Turco: Sulle iniziative per riconoscere i meriti del generale Finelli.

  Maurizio TURCO (PD), richiama le valutazioni già espresse con riguardo al precedente atto di sindacato ispettivo.

Commissione 06 - Seduta del 19/12/2012

  Maurizio TURCO (PD) sottolinea come buona parte della risposta fornita dal Governo si limiti a ripetere il contenuto dei quesiti posti nelle interrogazioni, senza fornire alcun elemento informativo, mentre l'unico elemento di novità, peraltro molto rilevante, è costituito dal dato relativo all'ammontare dei capitale rimpatriati dallo Stato Città del Vaticano, che ammontano complessivamente a 1,5 milioni di euro. A tale ultimo proposito ritiene che la Banca d'Italia abbia certamente proceduto agli accertamenti del caso in materia, rilevando tuttavia come l'indirizzo internet cui fa riferimento la risposta non contenga le elaborazioni effettuate dalla stessa Banca d'Italia su tali Pag. 135capitali, ma rechi solo il testo della norma in base alla quale la Banca è stata autorizzata a richiedere i relativi dati.
  Sottolinea, quindi, come l'inconsistenza della risposta, la quale era, del resto, ampiamente prevedibile, rafforzi ulteriormente le ragioni che hanno indotto alla presentazione degli atti di sindacato ispettivo.
  In tale contesto evidenzia, inoltre, come, nonostante la sollecitazione in merito, non siano state poste all'ordine del giorno due ulteriori interrogazioni a sua firma: la n. 5-07527, con la quale si chiedevano chiarimenti circa la notizia, riportata dalla stampa, secondo cui il Capo dell'unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia avrebbe ritirato i funzionari delegati a partecipare ad una riunione del Moneyval convocata per approfondire l'eventuale coinvolgimento dello IOR in attività di riciclaggio, e la n. 5-07141, la quale intende approfondire i rapporti tra l'allora Ministro Tremonti e l'allora Presidente dello IOR Gotti Tedeschi in relazione alle agevolazioni ICI sugli immobili della Chiesa cattolica.
  Auspica quindi che sia possibile svolgere tali atti di sindacato ispettivo in un'altra seduta della Commissione.

  Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alla richiesta avanzata dal deputato Maurizio Turco, rileva come l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, abbia convenuto, nella riunione odierna, di non convocare ulteriori sedute della Commissione per lo svolgimento di atti di sindacato ispettivo, in considerazione dell'imminente scioglimento delle Camere.

5-07131 Maurizio Turco: Segnalazioni antiriciclaggio effettuate dall'UIF in relazione all'inchiesta sulla cosiddetta «cricca degli appalti».

  Maurizio TURCO (PD) evidenzia come la risposta fornita dal Sottosegretario non colga il tema posto dall'interrogazione, la quale non è volta a verificare la capacità della Banca d'Italia di svolgere i compiti in materia di antiriciclaggio che la normativa le assegna, né intende ottenere dati coperti dal segreto istruttorio ovvero sottoposti agli obblighi di riservatezza previsti dalla legge, ma solo conoscere le risultanze delle attività antiriciclaggio svolte dalla stessa Banca d'Italia con riferimento all'operatività dello IOR.
  Rileva, quindi, come a tale quesito non sia stata data, come prevedibile, alcuna risposta.

5-08397 Pes: Esclusione dall'IMU dei terreni agricoli ubicati nei comuni montani.

Commissione 01 - Seduta del 20/12/2012

  Maurizio TURCO (PD) fa presente che valuterà se ritirare gli emendamenti presentati una volta preso atto dei parere dei relatori su tutte le proposte emendative presentate.

  Maurizio TURCO (PD) concorda sull'opportunità di una breve sospensione così da poter svolgere un incontro per cercare di definire un'intesa tra i gruppi.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa. Ringrazia infatti il rappresentante del Governo per i chiarimenti forniti, ma ritiene che la gestione dell'emergenza migranti di cui all'interrogazione in titolo sia criticabile sotto più aspetti: l'afflusso massiccio di migranti poteva non essere un'emergenza, dal momento che era prevedibile; Pag. 14è stata costituita in fretta, al costo di 2 milioni di euro, una struttura per accogliere i migranti, laddove si sarebbero potute utilizzare strutture già esistenti e disponibili, come la ex base militare di Sigonella; il prefetto responsabile era ad Agrigento.

5-08618 Maurizio Turco: Accesso ispettivo antimafia nel comune di Manduria.

  Maurizio TURCO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Prende atto, infatti, che il Governo non ha ancora deciso la data delle elezioni per il rinnovo dell'amministrazione comunale del comune di Manduria, che rischia quindi di restare commissariato ancora per molti mesi.

Commissione 06c06 - Seduta del 29/01/2013

  Intervengono i deputati Maurizio TURCO (PD) e Carlo CICCIOLI (PdL).