ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00427

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 63 del 08/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
BELTRANDI MARCOPARTITO DEMOCRATICO08/10/2008
BERNARDINI RITAPARTITO DEMOCRATICO08/10/2008
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTAPARTITO DEMOCRATICO08/10/2008
MECACCI MATTEOPARTITO DEMOCRATICO08/10/2008
ZAMPARUTTI ELISABETTAPARTITO DEMOCRATICO08/10/2008
Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondereData delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 08/10/2008
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 25/11/2008
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/10/2008
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 25/11/2008
Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00427
presentata da
MAURIZIO TURCO
mercoledì 8 ottobre 2008, seduta n.063

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

da informazioni riportate nell'articolo di Giovanni Maria Bellu del 29 settembre 2008 sul quotidiano l'Unità, che riprende le denunce contenute in un documentario, si fa presente l'esistenza, a Kufra in Libia, di un centro istituito con soldi italiani che «accoglie» gli immigrati che approdano in territorio libico; secondo quanto scritto risulterebbe che gli immigrati siano stipati in cinque piccole stanze, tre solo per uomini, le altre due esclusivamente per donne. Le condizioni della permanenza sarebbero caratterizzate da torture e stupri, soprattutto nei confronti delle donne. Parrebbe inoltre che la polizia libica venda regolarmente gli immigrati ai trafficanti di esseri umani. Le testimonianze di una ragazza eritrea che ha «soggiornato» nel «centro di detenzione» di Kufra, riportano che alla fine del 2005, alcuni italiani, presumibilmente diplomatici, si sono recati a visitare il centro. Dopo aver ricevuto rassicurazioni sulle condizioni di vita in loco da parte di un solo detenuto, hanno lasciato il campo senza ulteriori accertamenti;

analoghe informazioni si hanno in relazione ad altri centri che si trovano sempre in Libia; in questo caso gli abusi sono stati confermati dal Prefetto Mario Mori, ex direttore del SISDE, che nel 2006 durante una audizione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, ha dichiarato come in Libia «i clandestini vengono accalappiati come cani, messi su furgoncini pick-up e liberati in centri di accoglienza dove i sorveglianti per entrare devono mettere i fazzoletti intorno alla bocca per gli odori nauseabondi...»;

Mori ha parlato anche del centro di accoglienza finanziato dagli italiani in Libia, nella località di Seba, al confine con il deserto, uno di quei centri di detenzione dove venivano trasferiti anche i clandestini respinti dai centri di permanenza temporanea italiani. «Il centro - dichiarava Mori - prevede di ospitare cento persone ma ce ne sono 650, una ammassata sull'altra senza il rispetto di alcuna norma igienica e in condizioni terribili». Mori aveva effettuato una visita nel Centro di Seba intorno alla metà di gennaio del 2006, cinque giorni prima dell'incontro del ministro Giuseppe Pisanu con il colonnello Gheddafi;

la legge n. 271 del 2004 attribuisce al Ministero dell'interno la possibilità di finanziare la realizzazione, in paesi terzi, di «strutture utili ai fini del contrasto dei flussi irregolari di popolazione migratoria verso il territorio italiano»;

sempre secondo notizie stampa, il 31 agosto scorso il Presidente del Consiglio ha firmato a Bengasi un trattato di amicizia e cooperazione con la Libia e che detto documento ancora non è stato reso noto alle competenti commissioni parlamentari -:

se i Ministri degli interni ed esteri siano a conoscenza dei fatti denunciati su l'Unità;
quali misure il Governo italiano intenda adottare per verificare le circostanze dei gravissimi fatti descritti dall'articolo e già denunciati dal Prefetto Mori;

quali interventi i Ministri intendano intraprendere per monitorare la situazione dei «centri di detenzione» in territorio libico;

quali e quanti siano in totale e in quali località si trovino i «centri di detenzione» finanziati con contributi italiani;

quali iniziative i Ministri intendano prendere per far si che i finanziamenti elargiti in base alle previsioni della legge n. 271 siano conformi al rispetto dei diritti dei migranti, alla Convenzione di Ginevra e agli standard minimi internazionali previsti per la detenzione;

se e in che termini, le questioni relative ai flussi migratori o a «centri di detenzione» rientrino nel trattato di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia firmato dal Presidente Berlusconi alla fine d'agosto.(5-00427)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
attrezzatura sociale, contributo sociale, corrente migratoria, diritto umanitario internazionale, finanziamento, migrante, paesi terzi, polizia, stabilimento penitenziario, violenza sessuale
SIGLA O DENOMINAZIONE:
L 2004 0271