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Segretario
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presidente
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11 settembre 1962, da una lettera di Marco Pannella a Ernesto Rossi
(…) io, con i miei amici, ho deciso di fare il possibile perché il Partito viva. Non foss'altro che di noi pochi, e di coloro che accetteranno di raccogliersi sotto due o tre bandiere, piuttosto che ridursi a tenerle sotto naftalina in un cassetto ed andare a riguardarsele nei momenti di solitudine o di nostalgia. … Chi non ci crede più se ne va. Chi ci crede resta e lavora. Chi non ci crede più non è più "direzione", e avrebbe dovuto sentire il dovere di dimettersi dagli organi direttivi. E' semplicemente vergognoso usare la direzione di un partito, per liquidarlo. … Ci si lasci in pace. Con le nostre illusioni e con le nostre insufficienze. Con il nostro scarso senso politico. Con i nostri guai, ma anche con la battaglia che abbiamo scelto di condurre. (…) |