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2002 11 05 * Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulle ingerenze della Santa Sede nelle legislazioni in materia di salute sessuale e riproduttiva

Il Parlamento europeo

A.  considerando che il 3 febbraio 2002, in occasione della celebrazione della Giornata per la vita, il Sommo Pontefice ha sollecitato la modifica degli ordinamenti giuridici civili democratici affinché si introduca la tutela giuridica del nascituro fin dalla fecondazione, in conformità con l'opposizione ferrea della Chiesa Cattolica Romana all'IVG nonché ad ogni metodo non naturale di contraccezione;

B.  considerando che la pretesa della Chiesa Cattolica Romana di subordinare la validità delle leggi civili al rispetto dei suoi principi teologici costituisce un attacco a diritti e libertà fondamentali, come il diritto alla salute sessuale e riproduttiva.

1.  ribadisce che il principio di laicità implica la piena indipendenza delle istituzioni pubbliche e del loro campo di competenze dalle influenze ed organizzazioni clericali o confessionali;

2.  denuncia le affermazioni del Pontefice come un tentativo di sovvertire il principio di imparzialità dell´ordinamento giuridico civile e a fare prevalere il rispetto di prescrizioni religiose particolari sul rispetto di diritti civili acquisiti.


presentata a norma dell'articolo 48 del regolamento da Maurizio Turco, Marco Pannella, Marco Cappato, Michael Cashman, Manuel Dos Santos, Geneviève Fraisse, Heidi Hautala, Anna Karamanou, Lousewies van der Laan, Lucio Manisco, Helmut Markov, Véronique Mathieu, Elly Plooij-Van Gorsel, Ulla Sandbaek, Patsy Sörensen, Gianni Vattimo