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2002 11 05 * Proposta di risoluzione del Parlamento europeo per l'affermazione della giurisdizione civile su quella ecclesiastica in materia di pedofilia

Il Parlamento europeo

-  visti gli articoli 6 e 29 del TUE;

A.  considerando che, a seguito degli scandali scoppiati in diverse parti del mondo si è rivelata l'ampiezza dei casi di abusi sessuali a danno di minori perpetrati da sacerdoti cattolici, di fronte ai quali i vertici ecclesiastici hanno reagito con inammissibili silenzi, omissioni e coperture;

B.  considerando che, dopo il vertice di crisi tenutasi nel Vaticano il 23 e 24 aprile 2002, gli unici provvedimenti annunciati dalle gerarchie ecclesiastiche cattoliche sono linee guida volte a ridare sicurezza e fiducia alle famiglie e ai fedeli nonchè procedure speciali per espellere dal clero preti colpevoli di pedofilia, trascurando la questione della cooperazione con le autorità giudiziarie civili.

Invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati Membri, nell’ambito della propria attività di cooperazione nella lotta contro la pedofilia:

1.  a richiamare la Santa Sede al principio che di fronte a dei reati il processo e la sanzione ecclesiastica non possono sostituire il processo e la sanzione penale;

2.  a prevedere una aggravante penale specifica qualora la violenza sui minori sia stata commessa da un Ministro di un qualsiasi culto.


presentata a norma dell'articolo 48 del regolamento da Maurizio Turco, Marco Pannella, Marco Cappato, Michael Cashman, Chris Davies, Manuel Dos Santos, Heidi Hautala, Anna Karamanou, Lousewies van der Laan, Helmuth Markov, Véronique Mathieu, Elly Plooij-Van Gorsel, Ulla Sandbaek, Patsy Sörensen