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2002-07-02_caso_italia

CASO ITALIA
IL PRESIDENTE DEGLI EURODEPUTATI RADICALI MAURIZIO TURCO IN SCIOPERO DELLA SETE PERCHE' SIA DISCUSSA LA PROPOSTA DI RISOLUZIONE SULLA VIOLAZIONE DELLO STATO DI DIRITTO E DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA

Strasburgo, 2 luglio 2002 - Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo, dopo 24 ore di sciopero della fame dalle ore 17 ha iniziato lo sciopero della sete. Il motivo dell'iniziativa nonviolenta di dialogo con i Presidenti dei gruppi parlamentari è finalizzato a "inserire all'ordine del giorno della riunione della Conferenza dei Presidenti del 4 luglio un punto per discutere e decidere quali procedure seguire in merito alla proposta di risoluzione depositata il 22 giugno "sulla violazione dello Stato di diritto e la Democrazia in Italia". Analoga risoluzione, presentata il 18 aprile scorso era stata "rigettata" per vizio di forma dal Segretariato generale che, di fatto, aveva sottratto all'organo politico preposto di conoscere e quindi decidere. Maurizio Turco, annunciando l'inizio dello sciopero della sete, ha tra l'altro dichiarato:
"E' assurdo che oltre settanta deputati denuncino un paese dell'Unione europea per violazione dello Stato di diritto e della Democrazia e il Segretariato generale lo sequestri per rigettarlo. Abbiamo quindi depositato nuovamente la risoluzione e grazie all'iniziativa nonviolenta siamo riusciti a dissequestrare l'iniziativa dalle mani della burocrazia e restituirlo all'organo politico competente. Oggi sono i Presidenti dei gruppi che si assumono la responsabilità di ignorare un fatto certo : la Corte costituzionale per 17 mesi, e la Camera dei Deputati dal giorno delle sue elezioni, hanno rispettivamente deliberato e legiferato senza il plenum previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Naturalmente mi auguro che non tutti i Presidenti dei Gruppi siano ostaggio della burotecnocrazia."