IL COMUNE DI MILANO DOPO AVER ORGANIZZATO LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI ROMANO CAGNONI LA CENSURA SU RICHIESTA DEL CONSOLATO RUSSO PER ONORARE LA LEGGENDA DEL GENOCIDIO DEL POPOLO CECENO
Bruxelles, 4 dicembre 2003 - Con una interrogazione alla Commissione europea
i deputati radicali al Parlamento europeo Maurizio Turco, Marco Pannella, Marco
Cappato, Gianfranco Dell'Alba, Benedetto Della Vedova e Olivier Dupuis hanno
chiesto l'intervento della Commissione europea nei confronti del Comune di Milano
per aver censurato la mostra fotografica di Romano Cagnoni su richiesta dal
Consolato della Repubblica Russa di Milano. La mostra del fotografo Romano Cagnoni,
che sarù inaugurata oggi alle ore 18,30 all'Arengario, era stata programmata
dal Comune di Milano sin dal mese di aprile. La fotografia dell'invito, come
anche dei manifesti, dello stendardo, della pubblicità sui mezzi pubblici,
e della copertina del catalogo, mostra un primo piano di un soldato ceceno che
sorride. Dopo aver appeso i primi manifesti sui muri di Milano, il consolato
Russo si è lamentato con il Comune affermando che era "una provocazione
inutile" e il Comune, a meno di una settimana dall'inaugurazione, non solo ha
deciso di non affiggere più alcun manifesto, stendardo, pubblicitù
sui mezzi pubblici ma ha fatto coprire i manifesti giù affissi. Il Comune
di Milano non ha ancora deciso se censurare anche la copertina del catalogo,
mentre non potrù intervenire sugli inviti in quanto sono giù stati
spediti. Per giustificare la censura, l'Assessore alla Cultura del Comune di
Milano Salvatore Carrubba, ha detto a Romano Cagnoni che "quel brutto muso di
un assassino in piazza del Duomo, durante il Natale, non piacerebbe al Vescovo".
Dichiarazione di Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo:
"Sebbene il Presidente del Consiglio abbia definito una leggenda il genocidio
del popolo ceceno, è francamente esagerata la richiesta del Consolato della
Repubblica Russa di censurare un primo piano di un soldato ceceno che sorride
per evitare di alimentare la "leggenda". Una foto che fa parte del lavoro
di un professionista come Romano Cagnoni e che, solo per questo, avrebbe dovuto
indurre l'Assessore alla Cultura di una Città come Milano a protestare energicamente
presso le autorità russe e non invece a prendere ordini e imbavagliare il
lavoro di Cagnoni. Ma l'Assessore Carrubba è preoccupato a tenere buoni gli
amici del Presidente e prevenire presunti dispiaceri al Vescovo anzichè occuparsi
di Cultura. E se trovasse il tempo per documentarsi sul genocidio del popolo
ceceno in corso farebbe cosa utile a se e alla Città che rappresenta."