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2009 11 11 * Continua lo sciopero della fame ad oltranza per i malati di sla, per le vittime del dovere e dello stato, contro la proroga della rappresentanza militare

Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato radicali-PD, cofondatore del PDM (Partito per la tutela dei diritti dei militari):

Condivido la decisione di Maria Antonietta Farina Coscioni di continuare ad oltranza lo sciopero della fame fino al raggiungimento di obiettivi - relativi a dati e servizi - che in un paese mediamente evoluto sarebbero già a disposizione del pubblico. E faccio finta di non capire come sia possibile che per l'assistenza di un malato di Sla non solo si trovano i soldi ma li si preferisca spendere per i reparti di terapia intensiva con una media di 1.700 euro al giorno per posto letto mentre "non ci sono i soldi" per garantire 250 euro al giorno per l'assistenza in famiglia. In altre parole: il corpo di Eluana Englaro lo si sarebbe conservato senza badare a spese, la vita dei malati di Sla non viene valutata nemmeno 250 euro al giorno. Continuo dunque lo sciopero della fame iniziato sabato 7 novembre anche su due altri obiettivi: il primo è quello che chiede allo Stato di farsi carico "delle vittime del dovere e dello Stato" cioè di tutte quelle persone malate per causa di servizio ma abbandonate dallo Stato al proprio destino. Il primo obiettivo, immediato, è quello di avere un quadro completo di quante sono le persone in vita che hanno chiesto che gli sia riconosciuta la causa di servizio, per quale malattia e quali le ragioni per le quali gli è stata negata. Nelle prossime ore adotterò un caso esemplare per far comprendere nel dettaglio la ferocia degli apparati.; il secondo obiettivo è quello di richiamare l'attenzione, innanzitutto dei Senatori, sul Decreto legge 4 novembre 2009 , n. 152 "disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonche' delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia." in cui all'articolo 3 comma 7 che prolunga il mandato della rappresentanza militare. Questa proroga: non ha nulla a che vedere con quanto preannunciato nel titolo e nelle premesse del decreto legge; e comunque, non ha alcun connotato di necessità ed urgenza.