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2013 09 09 * Caso Berlusconi - Il caso è quello dell'Italia. La sua responsabilità è quella di non aver fatto le necessarie riforme per porre rimedio al disastro causato da coloro che furono graziati con l'amnistia del '90 e che poi cambiarono la Costituzione

"Cosa dovrebbe succedere oggi in Giunta? Quello che è sempre successo: ascoltare l'illustrazione del relatore; stabilire una data in cui cominciare la discussione; a fine discussione stabilire quando votare la relazione. Se la relazione viene bocciata il Presidente può relazionare lui all'aula e quindi voto d'aula.
O potrebbe anche non arrivare al voto d'aula, come da fresca prassi: nella scorsa legislatura un collega del PDL aveva chiesto l'insindacabilità su alcune sue affermazioni per le quali era stato querelato da un segretario provinciale del PD. Il 4 maggio 2011, da relatore, mi ero espresso per la sindacabilità ; il 20 luglio 2011 la proposta viene accolta e fino alla scadenza della legislatura, il 14 marzo 2013, il PD si è ben guardato da sollecitare che il caso venisse sottoposto all'attenzione dell'aula.
Mi sembrava scandaloso allora e mi sembrerebbe scandaloso oggi se si dovesse ripetere, ma va ricordato che è accaduto anche questo.
Così come credo che l'Onorevole Violante sia stato equivocato. Infatti la Corte europea dei diritti dell'Uomo interviene quando sono state esperite tutte le vie di ricorso interne dinanzi alle autorità giudiziarie nazionali fino al più alto grado di giudizio, senza alcuna relazione con l'esecuzione della pena. Quindi il ricorso - a meno di novazioni all'italiana - dovrebbe essere ammissibile.
Ed è ben strano che oggi, dopo aver taciuto per decenni, si parli della Corte europea dei diritti dell'uomo in relazione al caso Berlusconi e si taccia del vero caso, quello dell'Italia, imputata ben conosciuta per le innumerevoli e continue sentenze di condanna per violazione dei diritti umani fondamentali; Italia già segnalata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'europa perché sin dalla metà degli anni 80 a causa le lentezze giudiziarie civili, penali e amministrative costituiscono "un reale pericolo per il rispetto dello Stato do diritto in Italia"... dopo trent'anni è inevitabile che di Stato di diritto non ne sia rimasta nemmeno al parvenza.
Berlusconi, ha la colpa di non essere riuscito a fare le riforme necessarie per porre rimedio ai danni causati da coloro che, per semplicità, potremmo definire "i graziati del '90", quella dell'ultima amnistia, prima che i graziati chiudessero il recinto."