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1992 09 17 * XI legislatura * Camera, Interrogazione a risposta scritta - concluso * CICCIOMESSERE Roberto - Federalista europeo-Radicali

Legislatura: XI

Ramo: Camera

Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Numero atto: 4/05163

Data presentazione: 17-09-1992

Seduta di presentazione: 51

PRESENTATORE : CICCIOMESSERE Roberto FEDER.EUROPEO PR (FED-EUR); MAIOLO Tiziana RIFOND.COMUNISTA (RC); ACCIARO Giovanni Carlo Noto (MISTO)

STATO ITER : Iter concluso

DESTINATARI : MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA 17-09-1992, MINISTERO DELL'AMBIENTE 17-09-1992

FASI ITER : RISPOSTA DEL GOVERNO 11-03-1993, ITER CONCLUSO 22-03-1993, RISPOSTA PUBBL. NELL'ALL. B SEDUTA 0159)

PARTECIPANTI : RISPOSTA GOVERNO : CONSO Giovanni GIUSTIZIA (MIN.) 11-03-1993

Testo dell'Atto

Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: a partire dal 25 agosto, in soli quattro giorni, 140 detenuti provenienti da varie carceri, anche di massima sicurezza, sono stati trasferiti nel carcere dell'Asinara, a Fornelli, in una sezione che era chiusa dal 1986;

a seguito di una visita ispettiva effettuata il 3 settembre dai deputati Cicciomessere, Maiolo, Acciaro, sono state riscontrate gravi carenze dal punto di vista organizzativo, igienico, sanitario, alimentare;

in particolare, i detenuti per la fretta sono stati sistemati e, al momento della visita, permanevano in celle comuni senza aver tenuto conto dei divieti d'incontro segnalati nei fascicoli; non avevano ancora potuto acquistare i generi di sopravvitto consentiti; non avevano potuto usufruire del modello 13, talché un detenuto ha dovuto inoltrare un telegramma per comunicare col magistrato; non avevano potuto fare una doccia e ottenere il cambio biancheria se non dopo parecchi giorni;

l'acqua che sgorga dai rubinetti è evidentemente sporca, di colore giallo-marroncino, essendo insufficiente peraltro - specie in periodo di calura - il litro e mezzo di acqua confezionata loro distribuita;

i detenuti sono anche in quattro in una cella molto piccola con letti a castello e bagno alla turca; lamentano allergie e pruriti in tutto il corpo, assenza di controllo medico specialistico e difficoltà a continuare la terapia farmacologica a cui erano sottoposti nelle carceri di provenienza;

lamentano un dimagrimento consistente a causa della scarsità e cattiva qualità del cibo e l'assenza del vitto in bianco per i malati;

oltre alle restrizioni previste dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, rispetto alle altre carceri, all'Asinara non è ancora concesso il televisore (perché sul mercato non è stato possibile reperire quelli in bianco e nero), mentre i colloqui coi parenti avvengono attraverso vetri divisori per mezzo di citofoni;

dei 140 detenuti all'Asinara, 120 sono in attesa di giudizio, 50 dei quali nello stato di "indagati" o appena rinviati a giudizio, mentre solo 20 sono i "definitivi";

alcuni di questi ultimi hanno detto di essersi consegnati spontaneamente quando il loro processo è passato in giudicato; un detenuto ha detto di avere il processo pendente in Cassazione e fra un mese avrà comunque finito di scontare la pena; un detenuto ha riferito di essere indagato solo per porto abusivo d'arma;

altri hanno detto di non essere né imputati né condannati per associazione mafiosa o sequestro di persona o traffico di droga, reati per i quali sono intervenute le restrizioni del decreto Martelli; altri ancora hanno detto di aver usufruito, prima del decreto, di molti permessi premio, e sono sempre rientrati in carcere; altri infine hanno considerato di essere lì per il nome che portano, uguale a quello di altri finiti in prima pagina;

nel 1991, il Parlamento ha approvato la legge n. 394-1991 sull'istituzione dei parchi nazionali, ivi compreso quello dell'Asinara;

il comune di Porto Torres ha preso impegni con le ditte appaltatrici per l'attuazione del progetto di parco naturale -: se corrisponda al vero quanto in premessa e cosa intenda fare, in particolare, per ovviare ai gravi problemi organizzativi, igienici, sanitari e alimentari sopra descritti;

se non ritengano meramente vessatorie, inutili ai fini della sicurezza interna e dell'interruzione dei collegamenti dei detenuti con l'esterno, in generale, le restrizioni previste dall'articolo 41-bis, in particolare, quelle in più che si attuano all'Asinara: l'assenza del televisore e i colloqui coi citofoni;

se non ritengano sia giunto il momento di modificare le tabelle vittuarie, per molti versi superate, intollerabili per un regime penitenziario che non sia quello del "pane e acqua" o quello dell'Asinara, Pianosa e le altre carceri dove è applicato l'articolo 41-bis e ai detenuti non è consentito di cucinare altro cibo in cella;

quanti siano i detenuti della sezione di Fornelli in attesa di giudizio, quanti quelli nello stato di "indagati", quanti gli imputati o i condannati per reati che non siano 416-bis, sequestro di persona o associazione finalizzata al traffico di droga;

se non ritengano che l'operazione "i mafiosi nelle isole" risponda solo ad una logica di rivalsa dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio, stia diffondendo nell'opinione pubblica un messaggio falsamente rassicurante, rischi di allentare l'attenzione sulle "zone calde" e di "coprire" pericolose impunità, inefficienze e incapacità nell'attività di investigazione e repressione;

se non ritengano, al fine di rendere più facile a magistrati e polizia giudiziaria l'assolvimento dei loro compiti, di una seria, efficace attività di intelligence, volta a ricostruire e smantellare le reti e i traffici criminali, che i mafiosi vadano tenuti proprio a Palermo e nelle altre loro zone di influenza;

se non considerino sia altamente improbabile una collaborazione ottenuta per effetto di dure condizioni di prigionia e che le meramente afflittive vessazioni dell'articolo 41-bis non provochino altro che irriducibilità, autolegittimazione;

se non ritengano, oltre che per una credibilità dell'azione dello Stato contro la criminalità, anche per dare pieno corso ai progetti già deliberati ed in parte avviati di parco nazionale e villaggio penitenziario a custodia attenuata, per la salvaguardia del territorio di pesca e la tutela di una attività economica fra le più importanti in quella zona, di dover chiudere le supercarceri sulle isole dell'Asinara e di Pianosa.

(4-05163)

RISPOSTA DEL GOVERNO

La direzione della casa di reclusione dell'Asinara, nonostante la massiccia assegnazione di detenuti, ha provveduto con tempestività ad effettuare tutte le operazioni atte a soddisfare le molteplici esigenze dell'istituto, tanto che nessun atto di violenza o di protesta ne ha turbato l'andamento quotidiano.

All'arrivo dei detenuti - improvviso e nutrito nell'arco di solo quattro giorni - tutto il personale disponibile è stato impegnato nelle operazioni di perquisizione, smistamento (tenendo conto dei divieti di incontro fra detenuti), ritiro bagagli ed oggetti del casellario ed altro.

I sanitari dell'istituto si sono prodigati a visitare tutti i detenuti, constatando, tra l'altro, che i problemi di allergie o pruriti, laddove verificatisi, erano di origine psicosomatica e non eccedenti, comunque, i limiti fisiologici.

Sono state regolarmente somministrate le terapie occorrenti e ai detenuti richiedenti è stata offerta la possibilità di visita specialistica convenzionata.

Per quanto riguarda l'alimentazione, si può affermare che la stessa è garantita nella quantità e nella qualità previste dalla vigente tabella, regolarmente controllata dalla commissione dei detenuti non sottoposti al regime di cui all'articolo 41-bis ord.

penit. e da un funzionario dell'amministrazione. Il servizio di fornitura degli alimenti è assicurato dalla ditta appaltatrice Centralpane, con cui è in corso di perfezionamento il relativo contratto.

L'acqua distribuita dalla rete idrica dell'istituto è limpida, e per il servizio di approvvigionamento - gestito in economia, ivi compreso il servizio docce - sono stati assegnati, dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, i fondi previsti dal programma in ragione di lire 1.150 milioni.

L'amministrazione ha disposto altresì l'assegnazione alla casa di reclusione dell'Asinara di 60 apparecchi televisivi, ceduti - vista l'urgenza - dalla casa circondariale di Torino.

Quanto alla tipologia dei detenuti ristretti all'Asinara - ritenuto un istituto penitenziario atto ad ospitare reclusi ad alto indice di pericolosità, disponendo di apposita sezione (Fornelli) idonea allo scopo - si rappresenta che una parte di essi è stata sottoposta, con decreto ministeriale, al regime speciale di cui all'articolo 41-bis, dell'ordinamento penitenziario.

In particolare alla casa di reclusione dell'Asinara risultano presenti, alla data del 31 dicembre 1992, 310 detenuti, di cui il 20 per cento imputati e l'80 per cento definitivi. Dei 310 detenuti presenti, 113 risultano assegnati alla predetta sezione Fornelli: di questi il 10 per cento sono imputati, il 30 per cento imputati per alcuni reati e definitivi per altri ed il 60 per cento definitivi.

Per quanto concerne, infine, l'attuazione dei citati progetti di destinazione dell'isola a parco nazionale, si comunica che gli interventi di adeguamento della casa di reclusione alle necessità penitenziarie non contrastano in alcun modo con le doverose esigenze di salvaguardia ambientale.

Detti interventi - mirati a rispettare l'originaria fisionomia dell'isola e ad eliminarne l'attuale diffuso degrado, sia edilizio che ambientalistico-naturale - contribuiranno, anzi, a migliorarne le condizioni generali.

Per completezza d'informazione, si aggiunge che l'atto d'intesa per l'istituzione del Parco nazionale del Gennargentu, Orosei e Asinara è stato sottoscritto dal Ministero dell'ambiente e dalla regione Sardegna in data 25 giugno 1992.

L'accordo prevede che le misure provvisorie di salvaguardia e di perimetrazione saranno predisposte da un apposito comitato paritetico composto dal Ministero dell'ambiente, dalla regione Sardegna, dagli enti locali interessati.

La sorveglianza è demandata al corpo forestale regionale ed inoltre è previsto che in sede di approvazione dello statuto dell'ente parco sarà assicurato un autonomo rilievo alla gestione dell'isola di Asinara, nella prospettiva di un parco nazionale a sé stante.

Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.