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2001 08 13 * a) Lettera al Direttore di Famiglia Cristiana.

Al Signor Direttore di FAMIGLIA CRISTIANA

Fax: 0039-0173-29.64.23

 

Bruxelles, 13 agosto 2001

 

Egregio Signor Direttore,

Nell'intervista di Fulvio Scaglione a Pino Arlacchi dal titolo "Calunniate pure ma la droga sparirà" pubblicato sul numero di Famiglia del 5 agosto ci sono alcuni errori importanti che stravolgono la figura e l'operato del Signor Arlacchi.

Viene infatti attribuita al Signor Arlacchi la seguente dichiarazione : "... ho l’immunità diplomatica e non posso querelare senza autorizzazione dell’Onu, che non la concede mai."

Questa dichiarazione è palesemente falsa. Infatti il Signor Arlacchi ha querelato la Signora Claudia Fusani, giornalista di Repubblica, con una richiesta di risarcimento di duemiliardi di lire. Ne risulta che o il Signor Arlacchi ha dimenticato di chiedere l'autorizzazione all'Onu o lo ha fatto senza rispettare le procedure.

Viene inoltre attribuito al Signor Arlacchi di aver dichiarato : "ho chiesto io al segretariato di svolgere un’indagine ufficiale. Ne sono state fatte due. La prima di ispettori esterni ... si sono concentrati sulle accuse più gravi, relative a sprechi, malversazioni, favoritismi. Il loro lavoro è finito in maggio e ha completamente scagionato me e altri funzionari del Programma ... Poi c’è stata una seconda indagine, del servizio ispettivo interno dell’Onu, che si è invece concentrata sul mio stile di gestione del Programma. Anche in questo caso sono stati dissipati tutti i dubbi sulla mia integrità, ma mi è stata rivolta una critica: di gestire il Programma con un metodo da task force, senza troppo rispetto per le procedure e le gerarchie. (...)".

Questa affermazione non tiene conto del fatto che l'indagine fatta dagli ispettori esterni, quella cha secondo Arlacchi lo scagiona, non è pubblica e lo stesso Arlacchi non l'ha resa pubblica. Mentre è pubblica l'indagine che lo critica e le critiche non si fermano allo "stile di gestione" e inoltre alcune critiche "particolari" sono oggetto di un rapporto separato e riservato inviato al solo Kofi Annan. E comunque sentirsi integro di fronte alla critica di agire senza troppo rispetto delle procedure non mi pare sia accettabile da parte di un Vicesegretario dell'ONU.

Infine, il Signor Arlacchi vanta tutta una serie di meriti tecnici e risultati politici. Io - e mi auguro anche Lei e i suoi lettori - ritengo pericoloso vantare come risultato della propria azione, come fa Arlacchi, che "Tra la fine di quest’anno e i primi mesi del 2002 l’eroina disponibile in Europa sarà sempre più scarsa, la purezza della droga crollerà, i prezzi andranno alle stelle." Cioè vantarsi di provocare scientemente per il 2002 l'aumento degli atti criminali e la loro ferocia in Europa.

Scusi Signor Direttore, ma non ritengo che queste siano calunnie e che la droga sparirà, come recita il titolo dell'intervista al Signor Arlacchi. Credo invece che l'ONU possa e debba fare a meno di un dirigente bugiardo e già solo per questo pericoloso come Pino Arlacchi. E lo dico nella speranza che non sia riconfermato così che rientri nella facoltà e libertà di poter querelare.

Distinti saluti

 

Maurizio Turco

presidente del gruppo radicale al Parlamento europeo

PS Tutta la documentazione di cui si fa riferimento nel testo è disponibile anche in lingua italiana sul sito internet www.radicalparty.org