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2001 06 17 * La Repubblica * "L'alleanza per lo spionaggio globale va contro le leggi dell'Unione europea" * V. N.

La Repubblica - 17 giugno 2001
http://www.repubblica.it/quotidiano/repubblica/20010619/esteri/12rodota.html

 

 

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"L'alleanza per lo spionaggio globale
va contro le leggi dell'Unione europea"

Il garante della Privacy Rodotà contesta al sistema UsaUk il mancato rispetto delle regole di concorrenza economica

 

ROMA - "Non so se esista una Echelon italiana e soprattutto che utilizzo sia stato fatto di questa rete, ma con i servizi italiani i patti sono chiari: nulla puo' essere condotto senza rispettare le leggi che tutelano la privacy e la condotta delle indagini giudiziarie. Il vero problema è l'altro, quello della vera Echelon anglosassone: ormai è assodato che esiste, e il rapporto al Parlamento Europeo indica con buona sicurezza che di quella rete viene fatto un uso illegale, per lo spionaggio economico".
Stefano Rodotà, il Garante per la Privacy italiano, da un anno e mezzo ha messo Echelon nel mirino della sua agenzia: in questi mesi presiede il gruppo dei Garanti dell'Unione Europea e anche con loro, assieme all'Europarlamento, ha iniziato la sua battaglia per riportare alla legalità Echelon. Una battaglia contro i mulini a vento?
"Un anno e mezzo fa come Garanti europei abbiamo sottoscritto una dichiarazione che, anche senza nominare direttamente Echelon, sostiene che ogni raccolta di informazioni indiscriminata, su larga scala è in contrasto con le leggi comunitarie. Se io intercetto tutto, come sembra faccia Echelon, manca il principio di proporzionalità: bisogna garantire la sicurezza nazionale, ma in nome della sicurezza nazionale non si puo' violare le leggi. Echelon aggira un principio di finalità che la legislazione europea ci impone di rispettare."
Professore, alle obiezioni dei Garanti della Privacy gli addetti ai servizi rispondono sorridendo...
"Le garantisco che i responsabili italiani non sorridono più, collaborano con noi per l'applicazione della legge sulla privacy anche in un settore delicato come quello della Sicurezza nazionale. Che sorridano i titolari di Echelon mi sembra possibile: ma poco alla volta il membro Ue di Echelon, la Gran Bretagna, dovrà essere portato a rispettare le leggi comunitarie che ha sottoscritto. Nella carta dei Diritti del cittadino europeo approva a novembre si parla non solo della protezione della privacy, ma anche della protezione dei dati personali. E la Commissione ha dato disposizione che gli stati membri rispettino i diritti previsti dalla carta".
Lei crede sia realistico provare a battere lo strapotere dei servizi segreti di Echelon sul terreno della tutela della privacy?
"Noi dobbiamo essere molto realisti e responsabili, il ruolo delle attività che tutelano la sicurezza dei cittadini è un'attività responsabile ed essenziale. Ma in presenza di tecnologie che potenzialmente possono raccogliere ogni dato, possono fare tutto, noi abbiamo il dovere di bilanciare tutto ciò con controlli adeguati. Il problema è che, ormai è acclarato, Echelon viene utilizzato per distorcere la concorrenza economica, per spiare aziende europee o di altri paesi. Individuiamo dunque le finalità da tutelare: sono il rispetto della privacy, la regolarità delle azioni giudiziarie e di intelligence, bilanciando l'interesse alla sicurezza degli Stati con quello del rispetto dei cittadini. Ma poi anche il rispetto di una concorrenza economica giocata su basi corrette. Nell'Unione Europea dovremo raggiungere uniformità di comportamenti, soprattutto nel rispetto delle regole che ci siamo dati".
Professor Rodotà, l'Italia è stato nel secondo dopoguerra il paese dei servizi deviati. Quali garanzie offrono i nostri apparati di sicurezza sul tema del trattamento dei dati personali?
"In Italia è in vigore una legge sul rispetto della è privacy molto severa. Il cittadino puo' avere accesso indiretto ai dati raccolti su di lui , e in questo diritto l'Autorità puo' offrire aiuto al singolo cittadino. Nei primi tempi i nostri funzionari hanno avuto difficoltà nell'individuare un metodo di lavoro che garantisse accesso alle informazioni e la riservatezza necessaria al lavoro degli apparati di sicurezza. Adesso le procedure sono state impostate correttamente. Il problema rimane la vera Echelon, quella governata dai supercomputer e presente in tutto il mondo. Ma l'Europa se ne occuperà".
(v.n.)