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2008 09 11 * interrogazione orale con discussione al Consiglio

Interrogazioni parlamentari
11 settembre 2008
O-0087/08
INTERROGAZIONE ORALE CON DISCUSSIONE a norma dell'articolo 108 del regolamento di Marco Cappato e Michael Cashman, a nome della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Anneli Jäätteenmäki e Costas Botopoulos, a nome della commissione per gli affari costituzionali al Consiglio

 Oggetto: Esecuzione della sentenza della Corte europea di giustizia nella causa "Turco" (trasparenza dei lavori/documenti preparatori legislativi)

In virtù della storica sentenza del 1° luglio 2008 nei procedimenti riuniti C-39/05 P e C-52/05 P, la Corte di giustizia europea ha invitato il Consiglio a rafforzare "… il diritto democratico dei cittadini europei di controllare le informazioni che hanno costituito il fondamento di un atto legislativo" (paragrafo 67) divulgando perfino i documenti (come i pareri del Servizio giuridico) che finora erano esclusi in quanto si doveva "proteggere" l'iter decisionale istituzionale. A parere della Corte una tale giustificazione (che è più adatta a proteggere i negoziati tra diplomatici che fra legislatori) non può più essere invocata e prevalere sul principio "superiore" di garantire il controllo democratico dei cittadini UE sull'iter legislativo comunitario.

In tale ottica:

1. Come e quando intende il Consiglio modificare il suo regolamento interno e aggiornare le sue istruzioni amministrative nelle diverse fasi di produzione, elaborazione, diffusione e archiviazione dei documenti in particolare connesse con una procedura legislativa come è previsto?

2. A decorrere da quale data applicherà il Consiglio stricto sensu l'articolo 12 del regolamento CE n. 1049/01(1) secondo il quale:

- occorre conoscere l'identità della delegazione nazionale;

- tutti i documenti preparatori devono indicare il riferimento alla procedura legislativa;

- tutti gli ordini del giorno e gli esiti delle procedure del Consiglio e degli organi incaricati di preparare gli atti devono fare chiaramente riferimento ai documenti di base, essere registrati in tempo utile e pubblicati nel registro del Consiglio (ivi compresi "i documenti senza numero");

Come intende il segretariato generale del Consiglio vegliare sulla rigorosa applicazione del regolamento CE n. 1049/01 da parte dello stesso segretariato del Consiglio?

3. In un'ottica interistituzionale ritiene il Consiglio che la sentenza della Corte di giustizia europea dovrebbe dare anche una nuova dimensione alla cooperazione interistituzionale e alla strategia connessa con l'obiettivo di "legiferare meglio", obiettivo indicato dalla dichiarazione del Consiglio europeo di Birmingham del 1992 e non ancora applicato correttamente?

4. Inoltre, visto che il principio di trasparenza è strettamente connesso con il principio di buona amministrazione proclamato dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Commissione all'articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali, non ritiene il Consiglio che le istituzioni UE debbano precisare in modo esplicito e trasparente, anche in caso di procedure non legislative:

- il loro organigramma citando il mandato delle loro unità interne,

- l'organizzazione interna del lavoro e le scadenze indicative del fascicolo di loro competenza,

- a quali servizi il cittadino si debba rivolgere per ottenere aiuto, informazioni o accesso agli strumenti di ricorso amministrativi? 
 

(1)  GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43.