MOZIONE PARTICOLARE
SVILUPPO, DEMOCRAZIA, DEMOGRAFIA
Il 38° Congresso del PRT, riunito a Tirana dal 31 ottobre 2002
denuncia l'inedaguatezza e la pericolosità della dicotomia ottomisti - catastrofisti relativamente al dibattito sul futiro del pianeta e dei suoi abitanti, mentre urge un approccio pragmatico, scientifico, scevro da fondamentalismi ideologici o religiosi.
Ritiene ineludibile la promozione di una maggiore consapevolezza e responsabilità nei comportamenti riproduttivi degli esseri umani.
Consapevole di come la riduzione delle nascite sia una conseguenza dell'istruzione e dell'emancipazione della donna che si rende indipendente anche economicamente e si riappropria della decisione ultima in merito alla sessualità e alla procreazione, in conformità con ogni campagna del passato e del presente - dalla lotta contro lo sterminio per fame nel mondo al satyagraha per le donne nel parlamento afgano, dalle iniziative contro le mutilazioni genitali femminili a quelle per l'aborto farmacologico, dal divorzio all'Organizzazione Mondiale della Democrazia.
Il 38° Congresso del PRT
Considera ampiamente insufficienti gli attuali programmi ONU di pianificazione familiare, salute sessuale e controllo demografico sanciti alla Conferenza del Cairo, peraltro apertamente ostacolati da certi leaders religiosi, e inadeguati e mal gestiti i finanziamenti.
Ricorda e sottolinea che, nel marzo di quest'anno a Monterey, Messico, il Direttore esecutivo dell'UNFPA la Signora Thoraya Ahed Obbaid, nei lavori della conferenza "Invest in Woman, Invest in Change" ha denunciato la riduzione dei finanziamenti all'UNFPA per l'ammontare di 50 milioni di dollari. Tale cifra avrebbe consentito al Direttore esecutivo dell'UNFPA, "di aiutare a prevenire quasi 3 milioni di gravidanze indesiderate, oltre 1 milione di aborti, 7000 morti per parto, 90000 gravi malattie materne, oltre 100000 morti infantili ed innumerevoli nuvi casi di infezione da AIDS/HIV"
Nel denunciare i tanti, troppi fondi in aiuti al terzo mondo che finiscono in spese militari e spesso per sostenere regimi illiberali e sanguinari,
Il 38° Congresso del PRT
afferma che se la collettività mondiale non farà di tutto per rendere le donne libere e responsabili non potrà esserci futuro sostenibile. Per molti non ci sarà futuro alcuno o una vita degna d'essere definita tale. Qualsiasi soluzione non può cxhe passare per le donne, con particolare responsabilità per quelle dei paesi in via di sviluppo e sottosviluppati.
Consapevole che non può esistere sviluppo sostenibile senza pianificazione familiare indica tra le priorità, tra le altre, le seguenti misure attuabili subito:
- La piena partecipazione delle donne alla vita politica a tutti i livelli
- piena e assoluta libertà d'istruzione senza alcuna discriminazione sessuale
- massima diffusione dei contaccettivi
- legalizzazione dell'aborto volontario, soprattutto farmacologico, nei paesi dove ancora viene considerato reato e assistenza sanitaria su tutte le questioni legate alla maternità
- l'abolizione di ogni barriera doganale e la fine di ogni protezionismo così da liberalizzare completamente il mercato globale
- l'incentivazione della ricerca scientifica sugli organismi geneticamente modificati e l'attenta analisi dei costi - benefici che deriverebbero dal loro utilizzo
Il 38° Congresso del PRT riunito a Tirana dal 31 ottobre al 3 novembre 2002
afferma che l'urgenza del problema non può che rendere corresponsabile del disastro chiunque non si assuma le necessarie responsabilità. A tutti i livelli, in tutte le nazioni, in ogni coscienza. Non solo laica.
Fabrizio Argonauta, Maurizio Turco, Michele De Lucia, Antonella Dentamaro