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2008 01 31 * Il Sole 24 Ore * Doppi incarichi - Il senatore Fruscio (Lega) si dimette dal cda dell'Eni - Nessuna spiegazione, nei 20 mesi di legislatura mai affrontato il nodo dell'incompatibilità.

Dario Fruscio si è dimesso dal consiglio di amministrazione dell'Eni a poche settimane dalla scadenza del mandato che coincide con l'approvazione del bilancio 2007. Nessuna spiegazione è stata fornita dalla società e dall'interessato che non ha voluto commentare.

Commercialista e consulente a Milano, Fruscio, 71 anni, è consigliere indipendente dell'Eni dal 2002. Fu inserito nella lista del Tesoro da Giulio Tremonti, ministro dell'Economia del governo Berlusconi. Fa parte dell'Osservatorio petrolifero internazionale, uno dei comitati del Cda Eni.

Originario di Longobardi (Cosenza), è stato eletto senatore nel 2006 nelle liste della Lega Nord. Dopo l'elezione non ha ritenuto di dimettersi dall'incarico. In questi 20 mesi di legislatura nessun organo del Senato ha rilevato l'evidente incompatibilità segnalata peraltro da isolati deputati come il radicale Maurizio Turco.

Fruscio è stato il consigliere dell'Eni meno presente nel 2006, partecipando solo al 56% delle riunioni. Nel 2007 il suo ruolo di senatore l'ha ulteriormente allontanato dall'Eni: secondo notizie non ufficiali avrebbe presenziato a circa un terzo delle riunioni.

Il compenso riconosciuto ai consiglieri è di 115 mila euro, cui si aggiungono altri 20mila euro legati alla performance aziendale e altri 20mila per la partecipazione a un comitato.

Fruscio è anche presidente, dal 2004, di Italia Turismo, una società del gruppo Sviluppo Italia (100% Tesoro) che gestisce villaggi e aree destinate a sviluppo turistico.