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2008 03 20 * La Provincia di Cremona e Crema * Pd, arriva Emma Bonino * Gilberto Bazoli

Pizzetti incontra don Rini La leader radicale al Cittanova per parlare di economia


Colpo grosso dei radicali: Emma Bonino arriverà a Cremona per partecipare, venerdì 4 aprile alle 21, al Cittanova a una conferenza pubblica sull’economia. Insieme con lei ci saranno il suo compagno di partito Maurizio Turco, deputato uscente e candidato nel Pd nella circoscrizione Lombardia 3, e alcuni analisti. Con la giustizia e le riforme istituzionali, l’economia è uno dei tre temi intorno a cui i radicali stanno conducendo la loro campagna elettorale. Il tour di Emma Bonino, ministro alle Politiche comunitarie, prevede tre incontri monotematici sulle questioni economiche, uno in Piemonte, uno in Lombardia e uno in Veneto: per la Lombardia i radicali hanno scelto, appunto, Cremona. Non a caso: la nostra città rientra nella circoscrizione in cui, come si diceva, si è presentato Turco, uno di quei candidati radicali nel Pd, tra i nove in lista, sicuro di essere eletto. Emma Bonino, è capolista in Piemonte dove, stando alle ultime cronache, non viene invitata alle iniziative del Pd per non rinfocolare l’ennesima polemica tra laici e cattolici. E infatti anche martedì a Torino è rimasta fuori dalla manifestazione con Walter Veltroni: «Nessuno me l’ha chiesto», ha detto. Il comitato del Pd locale si è giustificato: avevamo parlato con la sua segretaria. Le polemiche sull’accordo radicali-Pd sono infuriate anche sotto il Torrazzo, in particolare tra i seguaci di Pannella e il settimanale diocesano. Ma i toni si sono abbassati da quando, sabato scorso, Maurizio Turco, accompagnato da Sergio Ravelli ed Ermanno de Rosa, ha incontrato a sorpresa il direttore di Vita Cattolica, monsignor Vincenzo Rini, nella redazione del giornale. Turco ha chiarito che i radicali non intendono dare battaglia alla Chiesa. Ieri in via Stenico, per vedersi con don Rini, si è recato anche Luciano Pizzetti: «Se abbiamo parlato dei radicali? È stato un incontro privato - ha commentato Pizzetti -. Abbiamo avuto uno scambio d’opinioni molto positivo, nell’ambito di un rapporto di stima che affonda nel tempo. Non sono certo andato da don Rini come candidato». Tornando ai radicali, è stato Turco ad anticipare, sempre sabato in un incontro al Cittanova, come la pensano sui tre punti chiave della loro campagna elettorale. Economia: «Abbassare le tasse attraverso due passaggi: farle pagare a tutti e rivedere la spesa pubblica. È incredibile, ad esempio, che la Fiat goda dei benefici statali anche nell’anno in cui registra i profitti più alti». Giustizia: «Ci sono dieci milioni di processi accantonati in attesa di giudizio da anni: questo significa la negazione della giustizia. Oggi all’avvocato non si chiede di venire difesi, ma prescritti. Lo Stato di diritto non è una realtà, ma è diventato solo un principio al quale richiamarsi». Riforme istituzionali: «Siamo sempre stati favorevoli non a un sistema elettorale alla francese, ma al sistema francese. Oggi noi candidati ci ritroviamo tutti nominati da 6-7 persone che decidono la composizione di tutto il Parlamento». Conclusione: «È necessaria un’opera di bonifica del Paese che lo ricostruisca dalle fondamenta».