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2008 06 08 * La Provincia di Cremona e Crema * Interrogazione radicale: analisi tardive e insufficienti

«Quello che si sta facendo ora andava fatto da anni da quando cioè è entrata in vigore la nuova legge sull’inquinamento dei suoli ed è stata presentata l’autodenuncia di Tamoil». Lo ha detto ieri il deputato radicale Maurizio Turco durante una conferenza stampa in sala Zanoni convocata per illustrare un’interrogazione parlamentare presentata il 6 maggio al ministro della Salute e a quello dell’Ambiente. «E i tre anni necessari, secondo il direttore dell’Arpa Paolo Beati, per capire che l’inquinamento non era confinato alla raffineria sono eccessivi», ha detto il geologo Giovanni Porto, esperto in bonifiche ambientali. Porto ha elencato diverse altre lacune: nè Tamoil nè l’ente pubblico hanno ancora definito l’analisi del rischio che a questo punto poteva essere già messa a punto. Tamoil nella sua autodenuncia doveva descrivere le azioni intraprese per la messa in sicurezza dopo la scoperta dell’inquinamento. La fase della caratterizzazione ambientale doveva partire nel 2001 in modo che azioni per risolvere il problema avrebbero potuto già essere messe in atto. Infine sui gas: la loro presenza avrebbe potuto essere scongiurata dall’Arpa con un certo tipo di monitoraggio. Turco su quest’ultima emergenza poi aggiunge: «La magistratura ha il dovere di intervenire, se sarà necessario solleciteremo direttamente il ministro della Giustizia». Allarme anche per la possibilità che la Tamoil possa essere inserita nell’elenco dei 54 siti da bonificare di interesse nazionale. Un provvedimento che scipperebbe i poteri di intervento agli Enti locali trasferendoli al Ministero: «La settimana prossima - ha detto Turco - chiederò al presidente della commissione Attività produttive Andrea Gibelli che vigili sul federalismo ambientale». L’interrogazione inoltre mette sotto accusa la centralina di piazza Cadorna che «non è in grado di rilevare il vero livello di inquinamento» perchè «in direzione dei venti dominanti». (masche)