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2008 04 30 * Il Giornale * Medagliette sacre ai radicali

Binetti sospettata della burla

All’inizio hanno pensato a un oggetto smarrito. Qualche onorevole, particolarmente devoto alla Madonna, aveva evidentemente perso una piccola medaglia d’argento, raffigurante l’effigie sacra, tra gli scranni di Montecitorio. Certo suonava un po’ strano che un onorevole tanto pio si aggirasse tra i banchi collocati all’estrema sinistra, quelli una volta occupati da Marco Pannella, Adele Faccio ed Emma Bonino. Erano gli anni ’70 quando i radicali combattevano le loro storiche battaglie in favore del divorzio e poi dell’aborto.
Proprio in nome di quel ricordo i sei deputati radicali eletti a Montecitorio ieri si erano diretti subito in quella zona, per sedersi negli stessi scranni che avevano ospitato i leader storici del partito. «Poi, durante una pausa dei lavori ci siamo alzati e siamo usciti dall’aula per qualche minuto», racconta Rita Bernardini, segretaria del Partito radicale. Una volta rientrati è stato Maurizio Turco a vedere la medaglietta. Dopo averla raccolta stava quasi per consegnarla a un commesso quando si è accorto che proprio sotto la poltrona accanto si trovava un’altra medaglietta identica alla prima. A quel punto l’ipotesi dello smarrimento ha lasciato il posto prima a quella di uno scherzo e poi addirittura ad un tentativo, piuttosto disperato, di conversione. Sospettata numero uno la teodem, Paola Binetti, anche lei nel Partito democratico. Nella scorsa legislatura era al Senato ma ora ha traslocato alla Camera.
«Quando ci siamo resi conto che non poteva essere un caso ci siamo guardati tutti piuttosto meravigliati - racconta la Bernardini -. Poi abbiamo pensato che era un tentativo di "purificare" una zona ritenuta inquinata da un pensiero troppo laico».
La Bernardini ammette di aver sospettato la Binetti ma tra gli indiziati include pure «qualcuno dell’Udc». Le medagliette comunque sono rimaste a Maurizio Turco.