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2008 07 06 * La Provincia di Cremona e Crema * La Chiesa, lo Stato e gli affari

Incontri culturali. Cremona, ieri alla Feltrinelli presentato il libro ‘La Questua’ di Maltese

Il radicale Turco:«Non solo l’8 per mille. E il Vaticano spende poco in carità»

Ha moderato Fulvio Stumpo, giornalista de «La Provincia», che ha difeso l’operato sociale di parrocchie e oratori


CREMONA - La Chiesa, la sua storia, la sua valenza sociale, ma soprattutto i rapporti con lo Stato e le imponenti entrate nella casse ecclesiastiche prodotte dall’8 per mille. Questi gli argomenti trattati ieri presso la saletta degli incontri della libreria Feltrinelli dall’onorevole Maurizio Turco, dall’ex senatore e deputato Marco Pezzoni, esperto di questioni internazionali, e da Fulvio Stumpo, giornalista de La Provincia. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Radicale Piero Welby. Occasione del dibattito la presentazione del libro La Questua, di Curzio Maltese (editorialista de La Repubblica) scritto in collaborazione con Turco.

«Dopo quasi 1700 anni, dal Concilio di Nicea, siamo ancora qui a parlare dei rapporti tra Stato e Chiesa - ha detto Stumpo introducendo il dibattito -, rapporti che spesso si sono risolti in accordi anche economici, dalle lotte per le investiture a Filippo il Bello, da EnricoVIII ai patti Lateranensi.

Ma la Chiesa non è solo soldi e potere, la Chiesa è stata, ed è, un punto di riferimento per chi soffre, per i diseredati, ma anche per milioni di giovani che spesso trovano negli oratori l’unica alternativa alla massificazione della tv. Gli oratori, le parrocchie, le comunità sono vere e proprie ancore di salvezza per milioni di persone.

Spesso sopperiscono alle carenze di uno Stato che arriva sempre in ritardo e male».

«Sì, è vero - ha risposto Turco - , ma lo Stato non può demandare quello che è un suo compito istituzionale ad altri. Ma non solo, contrariamente a quanto si crede, solo una piccola percentuale va in opere di carità, il resto serve al mantenimento della struttura: allo stipendio dei sacerdoti (ma non delle suore che non hanno nessun diritto), alla costruzione di chiese e alla ristrutturazione di conventi e immobili che poi diventano alberghi che non pagano, per legge dello Stato, le tasse. Nelle casse vaticane arrivano milioni e milioni di euro e spesso non si sa come vengono spesi».

Turco (come del resto evidenzia il libro) ha criticato il sistema occulto di finanziamento: «Per un sistema di versamento di imposte, alla Chiesa cattolica non va solo l’8 per mille,ma vanno anche altri fondi dalle dichiarazioni dei redditi all’insaputa del contribuente. Il tutto in un sistema dove non si discute, non si parla: ogni tanto interviene il cardinale Martini, qualche volta Tettamanzi, ma poi sono solo le gerarchie a dare gli indirizzi programmatici».

Marco Pezzoni, pur prendendo atto delle anomalie di finanziamento e delle questioni gerarchiche della Chiesa, ha messo in evidenza la funzione essenziale di questa nel mondo della globalizzazione, i grandi interventi su temi «come la pace, la fame, la convivenza tra culture e religioni», ma ha anche messo in guardia dalle ingerenze religiose nella vita quotidiana di tutti. Pezzoni ha Anche messo in luce l’importanza culturale dei dibattiti interni alla Chiesa e ha auspicato che libri come La Questua contribuiscano a fare più luce e chiarezza, e dunque a migliorare un’istituzione importantissima.