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2000 09 05 * Parlamento europeo * Proposta di risoluzione radicale (B5-0762/2000)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE B5‑0762/2000

5 settembre 2000

presentata a seguito della dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 37, paragrafo 2, del regolamento
dagli onn. Maurizio Turco, Emma Bonino, Marco Pannella, Marco Cappato, Gianfranco Dell'Alba, Benedetto Della Vedova e Olivier Dupuis
a nome del gruppo TDI
sulla clonazione di embrioni umani a scopi terapeutici

 Risoluzione del Parlamento europeo sulla clonazione di embrioni umani a scopi terapeutici

Il Parlamento europeo,

-  viste le sue precedenti risoluzioni del 28 ottobre 1993, sulla clonazione dell'embrione umano(1), e del 12 marzo 1997 sulla clonazione(2),

-  vista la convenzione del Consiglio d'Europa sui diritti dell'uomo e la biomedicina, nonchè il suo protocollo aggiuntivo che proibisce la clonazione di esseri umani,

-  visto il parere del Gruppo Europeo di Etica del 28 maggio 1997 sugli aspetti etici delle tecniche di clonazione,

A.  considerando i progressi compiuti negli ultimi anni nel settore della biotecnologia e le considerevoli prospettive terapeutiche che ne potrebbero derivare per l’umanità,

B.  considerando che questi progressi necessitano un aggiornamento delle pertinenti legislazioni in vigore al fine di consentire la ricerca sulla clonazione embrionale a scopi terapeutici, fermo restando il divieto della clonazione riproduttiva,

1.  si congratula per le recenti decisioni del governo inglese di portare in parlamento una proposta, elaborata sulla base di suggerimenti di diverse e prestigiose commissioni di bioetica, volta a consentire la clonazione e l'uso di embrioni umani di non oltre 14 giorni per scopi terapeutici, pur riaffermando il divieto della clonazione riproduttiva;

2.  sostiene che la definizione di un quadro legale chiaro e preciso – anziché una scelta proibizionista - che autorizzi sotto strette condizioni la sperimentazione a scopi terapeutici della clonazione di embrioni umani consentirà di evitare derive incontrollabili;

3.  esprime la sua convinzione che la legalizzazione delle ricerche in questo campo possa aprire nuove frontiere scientifiche e sanitarie ricche di soluzioni potenziali a mali oggi incurabili o difficilmente curabili di cui soffrono millioni di individui;

4.  invita l'Unione europea e gli Stati membri a contribuire allo sviluppo scientifico legalizzando - cioè sottoponendo ad uno stretto controllo pubblico - la ricerca sugli embrioni umani e la loro clonazione per scopi terapeutici.

5.  incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU C 315 del 22.11.1993, pag. 224.
(2) GU C 115 del 14.4.1997, pag. 92.