Alla Commissaria per l'ambiente
Margot Wallström
Avenue Beaulieu 5
BU5-4/7
1160 Bruxelles
Fax: 02 2981899
Email: Margot.Wallstrom@cec.eu.int
Bruxelles 14 aprile 2003
Oggetto: Violazione da parte della Repubblica Italiana della direttiva 75/442/CEE come modificata dalla direttiva 91/156/CEE nonché della direttiva 1999/31/CE.
Premesso che da notizie di stampa si apprende che negli ultimi mesi sono state scoperte in Sicilia circa cento discariche abusive e tra le altre:
Premesso che dall'Archivio Informativo Discariche della Regione Sicilia, aggiornato al 21 febbraio 2001, su 647 siti recensiti risulta che la bonifica è totale in 4 casi, è parziale in 21 ed è in corso in 8, a fronte di 278 siti non bonificati e 228 siti di cui non è specificato se vi è un intervento e di che tipo (ALL.16);
Premesso che ai sensi dell'articolo 7 della direttiva 75/442/CEE come modificata dalla direttiva 91/156/CEE articolo 4 n.1, e in particolare degli articoli 4, 8 e 9, nonché della direttiva 1999/31/CE del Consiglio sulle discariche di rifiuti gli Stati membri sono tenuti a adottare le disposizioni necessarie affinché ogni detentore di rifiuti li consegni ad un raccoglitore privato o pubblico, o ad un'impresa che effettua operazioni di recupero o smaltimento, a meno che il detentore dei rifiuti non provveda egli stesso al recupero o allo smaltimento; se l'identità del detentore è sconosciuta (come nel caso delle discariche illegali), spetta alle autorità nazionali adottare i provvedimenti necessari per conformarsi alle disposizioni dell'articolo 7;
Premesso che la discarica incontrollata di rifiuti protratta nel tempo rappresenta anche una violazione dell'articolo 4 della direttiva 75/442/CEE, in base al quale gli Stati membri devono adottare le misure necessarie per assicurare che i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute umana e senza recare pregiudizio all'ambiente, in particolare senza creare rischi per l'aria, l'acqua, il suolo e per la fauna e la flora, senza causare inconvenienti da rumori o odori e senza danneggiare la natura e il paesaggio. Gli Stati membri devono inoltre adottare le misure necessarie per vietare l'abbandono, lo scarico e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti. Concetto ribadito con particolare riferimento ai rifiuti pericolosi dalla direttiva 91/689/CEE;
Premesso che da notizie di stampa si apprende che il 27 gennaio 2003 la Procura di Termini Imerese ha disposto l'archiviazione di un'indagine per inquinamento ambientale nei confronti del sindaco Luigi Purpi che era sotto inchiesta per non avere bonificato alcune discariche abusive. L'archiviazione sarebbe stata giustificata dal fatto che il sindaco ha dimostrato che aveva predisposto un progetto specifico, ma che non lo aveva potuto attuare per mancanza di finanziamenti (ALL.17);
Premesso che per quanto riguarda la bonifica dei siti contaminati, la misura 1.4.2. del programma operativo regionale per la Sicilia (programmazione 2000-2006 dei Fondi strutturali) prevede il censimento e il ripristino dei siti inquinati e che, in base alle informazioni di cui dispone la Commissione, questa misura non è stata finora oggetto di finanziamenti né di richieste di finanziamento;
Considerati gli articoli 211 e 226 del trattato CE;
Chiede alla Commissione di avviare il procedimento di cui all'articolo 226 del Trattato CE nei confronti della Repubblica Italiana per violazione della direttiva 75/442/CEE come modificata dalla direttiva 91/156/CEE nonché della direttiva 1999/31/CE.
Distinti saluti
Maurizio Turco