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2004 04 29 * ACQUA * IL GOVERNO ITALIANO SI RIFIUTA DI RENDERE PUBBLICO IL BILANCIO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO "RISORSE IDRICHE" COSTATO 2.238 MILIONI DI EURO

A seguito di una richiesta di Maurizio Turco , Presidente dei deputati radicali al Parlamento europeo, la Commissione europea ha comunicato formalmente che le autorità italiane si rifiutano di rendere pubblico il rapporto finale del Programma Operativo Multiregionale "Risorse idriche" relativo al quadro comunitario di sostegno 1994/99. 

Dichiarazione di Maurizio Turco: 


"Il Programma Operativo Multiregionale "Risorse Idriche" da realizzarsi nelle regioni dell'Italia meridionale per il periodo 1994/1999 ha potuto contare su una dotazione finanziaria iniziale di 1.742 milioni di euro, a cui si sono aggiunti 496 milioni di euro relativi ai programmi operativi regionali, per un totale di 2.238 milioni di euro. 

Una cifra che è stata interamente spesa ma di cui è vietato conoscere e valutare la qualità della spesa. 

Che il POM "Risorse Idriche" costituisca un problema lo si evince anche dal fatto che la Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha promosso una "Indagine conoscitiva sull'utilizzo delle risorse dei fondi strutturali comunitari relative al periodo 1994-1999." con particolare riferimento alle risorse idriche. Indagine che avrebbe dovuto terminare i propri lavori il 31 dicembre 2002 ma che è ancora in corso. 

Inoltre, sulla prima pagina del sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti c'è un link a "P.O. Risorse Idriche" (http://213.175.14.12/RisorseIdriche) che rimanda alla stessa prima pagina del Ministero. 

Nel contempo la stessa Commissione si rifiuta di rendere pubbliche le note con le quali chiedeva alle autorità italiane informazioni complementari sui rapporti intermedi che aveva ricevuto con la motivazione che "il Programma Risorse idriche 1994/1999 sarà oggetto di ulteriori controlli ... (e) ... la divulgazione dei due documenti porterebbe un pregiudizio alla tutela degli obiettivi delle attività ispettive, di indagini e di revisione contabile." 
Eppure il 17 febbraio 2004 il Commissario europeo Barnier, rispondendo a una mia interrogazione, affermava che "il 4 dicembre 2003 la Commissione ha trasmesso allo Stato membro una proposta di chiusura, a cui le autorità italiane hanno manifestato il loro accordo il 16 gennaio 2004." 

E' quantomeno singolare che il Governo italiano (con il sostegno della Commissione europea) si rifiuti di rendere pubblica la valutazione su come sono stati spesi i denari dei cittadini europei ed italiani."