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2010 12 15 * Esercito, Turco e Comellini: maresciallo Iannarone sospende sciopero fame in attesa di un intervento di La Russa

Oggi il segretario del Pdm, Comellini, si è recato presso l'Ospedale militare “Celio” per incontrare il maresciallo dell'Esercito Gelsomino Iannarone che dallo scorso 2 novembre sta attuando uno sciopero della fame per protestare contro il provvedimento disciplinare con cui gli è stata comminata la sanzione della sospensione dal servizio per due mesi a seguito della sentenza di assoluzione emessa dalla Corte di Appello del Tribunale militare di Roma. Il maresciallo era stato accusato di aver disobbedito all'ordine di tagliarsi i capelli.
“Dopo un breve colloquio – dichiara Comellini - il maresciallo Iannarone, già fortemente provato da 43 giorni di digiuno assoluto, ha deciso di aderire all'invito di sospendere la protesta in atto che gli ho rivolto anche a nome del deputato radicale Maurizio Turco. Il militare tuttavia mi ha voluto confermare la sua intenzione di riprendere la protesta qualora, nei prossimi giorni, non ci dovessero essere interventi risolutivi da parte del Ministro della difesa.”
“Ieri ho depositato una interrogazione indirizzata al Ministro della difesa – dichiara Turco – perché mi sembra incredibile che mentre per un verso il Ministro La Russa non perde occasione per dichiarare la sua vicinanza e solidarietà ai militari dall'altro, chi agisce alle sue dipendenze, li si sottopone a provvedimenti disciplinari di inaudita gravità, facendo uso del potere sanzionatorio in modo illogico, arbitrario e strumentale”.
Adesso ci auguriamo un immediato intervento da parte del Ministro – concludono Turco e Comellini – perché essere solidali con i militari vuol dire anche e soprattutto comprenderne le necessità e soddisfarne le richieste, quando queste riguardano il riconoscimento di diritti, la tutela della salute e il riconoscimento delle patologie contratte durante e a causa del servizio prestato allo Stato.