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2011 07 31 * Partito Radicale * Senato * Nota sulla situazione economica * Maurizio Turco

Ai responsabili dei soggetti costituenti il Partito Radicale

Come vi avevo comunicato nell’ultima riunione che si è tenuta a Roma avevo preventivato per il Consiglio di Tunisi un costo di 80mila euro, avendone il Partito già anticipati 17mila e restando con un residuo di cassa di 30mila.

Il preventivo è stato confermato e pertanto ad oggi il Partito si trova con 1.113,4 euro in cassa e deve urgentemente ed assolutamente far fronte ai seguenti pagamenti:
- 50.000 euro alla Telecom
- 32.000 euro per residuo Tunisi (25.500 per aerei e 6.500 per l’albergo)
- 45.000 per stipendi e oneri. 

Allo stato attuale e fino alla riapertura della campagna di iscrizioni al Partito radicale – a meno di fatti nuovi - non sono previste ulteriori entrate mentre le uscite certe sono dovute alle spese fisse (la media è di 100.000 euro al mese) e alla convocazione del Congresso (almeno 300mila euro). Oltre alla struttura che costa 1.200.000 euro l’anno.

Oggi, per le informazioni a mia conoscenza e che ho trasmesso nel corso della riunione di Roma, la Lista Pannella ha 300mila euro in cassa, riceve ogni mese 55mila euro dai deputati e 150mila euro l’anno quale rimborso elettorale delle regionali.

E’ chiaro che anche volendo vedere in un unico contesto le situazioni del Partito e della Lista i mezzi a disposizione possono consentire il solo mantenimento della struttura e zero euro per le attività politiche. Questo nel momento in cui ci apprestiamo a fare un Congresso e quindi rilanciare l’iniziativa politica del Partito radicale in quanto tale.

Per il momento mi limito a chiedere a Marco che la Lista Pannella versi 150mila euro al Partito e di voler convocare al più presto il Senato per discutere del Congresso e quindi di tutto il resto.