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1991.09.14 * antimafia? ANTIPROIBIZIONISMO!

Antiproibizionismo sulla droga e politica criminale contro la mafia
dopo l'assassinio di Libero Grassi a Palermo

Atti della sessione speciale del Consiglio generale del Cora

Bologna, 14 settembre 1991


Tutte le ragioni che trovate nell'introduzione a questa pubblicazione prodotta nel 1992 dal CORA, il coordiamento radicale antiproibizionista, sono tuttora valide.

Ma c'è di più. A chi oggi fa la guerra alla mafia sottoponendo gli oltre 650 detenuti in regime di 41bis a delle pratiche aberranti inseguendo pentimenti del corpo più che dell'anima, la lettura di questi interventi potrà giovare alla mente ed alla coscienza.

La storia della lotta alla mafia o, per dirla con Leonardo Sciascia prima e Giovanni Falcone poi dei professionisti dell'antimafia, non ha ancora acquisito la consapevolezza di "non pensare che il problema 'mafia', che il problema 'criminalità organizzata', si possano risolvere soprattutto attraverso l'intervento del sistema penale, mediante l'intervento della magistratura e, più in generale, delle forze dell'ordine. Non è lì che sta la chiave della soluzione perché l'intervento repressivo funziona e può funzionare, con risultati efficaci, solo quando esiste una diffusa normalità ed esistono deviazioni in qualche misura sporadiche. " come disse Gherardo Colombo a Bologna il 14 settembre 1991.
Nell'anno successivo le stragi di Falcone, Borsellino e gli uomini e le donne delle loro scorte.
E ci si invento' il 41bis.

Ma, come disse Gherardo Colombo ... non è lì che sta la chiave della soluzione perché l'intervento repressivo funziona e può funzionare, con risultati efficaci, solo quando esiste una diffusa normalità ed esistono deviazioni in qualche misura sporadiche.

INTRODUZIONE: A poco più di un anno di distanza pubblichiamo gli atti della sessione speciale del Consiglio generale del CORA sulla politica criminale contro la mafia dopo l'assassinio di Libero Grassi, perché in questi mesi nulla hanno perso della loro attualità. Non si può parlare di lotta alla Mafia senza porre la questione delle sue fonti di guadagno. E tutti sanno che il commercio delle droghe illegali rappresenta la principale fonte di reddito per le organizzazioni criminali. Grazie ai soldi del narcotraffico, i clan mafiosi sono sempre più ricchi, sempre più potenti, sempre più violenti. Ormai è una questione che mette a rischio le fondamenta stesse della democrazia e dello stato di diritto nel nostro Paese e nel resto del mondo. La legalizzazione delle droghe non risolverebbe nell'immediato il problema della criminalità organizzata ma, togliendole tutto il denaro che ricava dal commercio delle droghe, le assesterebbe un colpo mortale tanto più duro quanto più estesa nel mondo sarà una tale politica. Per questo quando si pone la questione "antimafia" la nostra risposta è "antiproibizionismo".

I testi sono stati trascritti dalla registrazione fornita da Radio radicale e non sono stati rivisti dagli autori.